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www.ildialogo.org Il futuro dei docenti non abilitati,di Marino Daniela, Docente precaria non abilitata

Lettera
Il futuro dei docenti non abilitati

di Marino Daniela, Docente precaria non abilitata

Qualsiasi riforma DEVE e PUO' interessare i nuovi, MAI coloro che hanno già iniziato un percorso da anni.
E' stato cosi quando furono introdotte le Lauree triennali (ciò in armonia con il PRINCIPIO della IRRETROATTIVITA' delle norme di diritto amministrativo); cosi sarà quando "partirà" la riforma dei Licei (abolizione del latino nei licei scientifici di indirizzo, brillante decisione visto che si parla di Licei!?).
Adesso c'è questa esecrata riforma della formazione dei docenti che la Gelmini chiama " reclutamento" (so che c'è una differenza tra i termini "formazione" e "reclutamento"...mah! ). Ma, a quanto pare, per il Ministro, l'abilitazione non ha alcun valore!
La Gelmini afferma che i tutor, in quanto docenti esperti, grazie al servizio svolto, dovranno insegnare ai giovani come insegnare. Allora, perchè i docenti con parecchi anni di servizio, anche se non abilitati, non sono ritenuti capaci di insegnare ai giovani? Sembra, quindi, che una tale considerazione sia priva di pregio, tantè che Berlusconi è contento, non si esprime, non dice una parola su questa riforma che aumenterà , notevolmente, la disoccupazione.
Ma la crisi è quasi superata, tutto va bene, licenziamenti non ce ne sono, tutti viviamo nel "paese delle meraviglie" e infatti i giornali e i telegiornali ci informano solo dei suoi " balletti rosa". Altri problemi in Italia non ce ne sono! A questo punto, però, il silenzio della stampa è vergognoso poichè nessuno riporta le proteste del personale scolastico ma ci informa solo, e continuamente, degli immigrati che non tolgono lavoro agli italiani, non gravano sulle spese dello Stato e di tante altre cose.
Non so, invece, quali parole usare per le recenti dichiarazioni della Lega su problemi privi di importanza quali l'inno di Mameli etc... E' vergognoso continuare a sentire gente che ci accusa di "mangiare alla faccia dello Stato".
Fino ad oggi, siamo stati educati, gentili, rispettosi e corretti ma mi rendo conto che tutto ciò non paga, in Italia solo i DELINQUENTI hanno tutti i privilegi e il rispetto delle istituzioni e non scontano un giorno di pena per le loro malefatte.
Sono stata una delle idiote a votare Destra ma mi rendo conto che "l'uno o l'altro per me pari sono" perchè è ancora più vergognoso il silenzio della Sinistra che si occupa solo di giocare a rimpiattino con la Destra.
Il mio è uno sfogo. Uno sfogo impetuoso del cuore. E' lo sfogo di una persona che ha creduto in un sogno e, adesso, non ha più nulla in cui sperare. Non vorrei arrivare al punto di vergognarmi di essere italiana!
Marino Daniela
Docente precaria non abilitata
 


Martedì 01 Settembre,2009 Ore: 15:24
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
vincenzo lombardo raffadali 06/9/2009 23.29
Titolo:PRECARI: CHE FARE?
Gentile precaria non abilitata,
a differenza di Lei io sono beatamenete in pensione da ex insegante di ruolo. C'è un'altra differenza fra Lei e me: io non ho mai votato destra, nè centro destra. nè centro. Non solo: quand'ero all'università mi sono fatto sei mesi di occupazione perchè pensavo e speravo di cambiare il mondo. Quello che è venuto fuori non era esattamente quello che sognavamo, ma è indubbio che il mondo del lavoro, sulla spinta di quelle sollecitazioni, realizzò nel giro di un decennio conquiste eccezionali. Io stesso sono entrato di ruolo nel 1974, dopo tre anni di incsrico a tempo indeterminato ed un corso abilitante. Vorrei che non pensasse che queste cose sono successe per bontà e generosità unilaterale dei governanti del tempo. Nei prini anni settanta, ancora sull'onda della carica riformatrice del 68, abbiamo fatto scioperi e manifestazioni massicci per ottenere la stabilità del posto di lavoro. E si può dire che per un lungo periodo il fenomeno del precariato scomparve dalla scuola. Un breve inciso.
Ricordo che nel 1969 un giovane lecturer canadese ci tenne una conferenza sulla "dope fiction", dove fece capire a noi giovani studenti ignorantelli e un pò provinciali quale fosse il ruolo della fiction popolare, quella di allora, fatta di rotocalchi che rappresentavano ed esaltavano il mondo dorato dei vip: alienare il nostro cervello dalla realtà vera e catapultarlo in una dimensione irreale, dove i problemi di ogni giorno non avevano più spazio e tu vivevi come in trance, accarezzando e anelando a raggiungere la condizione di felicità che sembrava carattirizzare l'esistenza dei personaggi virtuali. Guardi, se anche non mi avesse insegnato nient'altro quella università, mi è bastata quella conferenza per farmi diventare una persona critica e niente affatto disposta a farsi abindolare dal luccichio del mondo virtuale propinato abilmente da quell'animale della persusione occulta che è Berluconi. Se la fiction popolare era dannosa quando la TV quasi non esisteva e tu dovevi uscire di casa ed andare a comprare il rotocalco, figurarsi oggi che essa ti entra in casa tutti i giorni 24 ore su 24 ed a titolo gratuito.
Secondo me Lei non è stata un'idiota a votare Destra. Nel forum in questo stesso sito mi è capitato tempo fa di sostenere che i genitori hanno una colpa relativa se i figli crescono disattati e/o fuorviati. Ancor meno colpa hanno gli insegnanti, per la semplice ragione che le vere agenzie formative sono ormai fuori dalla famiglia e dalla scuola. Esse si chiamano: TV, cinema, internet, amici. Non solo: se la potenza persuasiva dei media ha la forza distruttiva della pubblicità(v. Confessioni di un commesso viaggiatore)come fa l'insegnante o il genitore a difendersi dall'aggressione? Mi è stato obiettato: usando il senso critico. A me questo pare un nonsense. Essendo il fine della persuasione l'annullamento del senso critico, va da sè che il target del messaggio mediatico non è più in grado di esercitare tale senso critico, per il solo fatto che ne è stato espropriato.
Forse se Lei avesse preso parte a quella conferenza sulla dope fiction sarebbe stata imunizzata vita natural durante contro l'idiozia, come Lei dice, e non avrebbe mai votato un camaleonte piduista- o suoi alleati- edonista e autoritario, al quale non frega niente della scuola, specie se pubblica, e di chi vi sta dentro.
Infine mi consenta un' ultima osservazione. Lei dice " la Sinistra si limita ad imitare la destra e non gliene frega niente dei precari". Questo linguaggio rispecchia esattamente quanto ho finora sostenuto sull'influenza nefasta dei media. Lei parla, non si offenda, come un telegiornale o come un portavoce di Berlusconi. Nel suo ultimo intervento su questo sito Raniero La Valle sostiene che la sinistra non c'è. Immagino che volesse dire in parlamento. E questo è un dato oggettivo. La Sinistra non c'è. Guardi, però, che la vita civile non si esaurisce nel parlamento. Lei, col suo dramma di lavoratrice precaria dall'esistenza incerta- che è l'aspetto più tragico- ne è una prova vivente. Ma la sinistra c'è. Lei non la vede, perchè i detentori dei media non hanno alcun interesse a farla vedere.
Per sapere se la sisnistra ha a cuore il destino dei precari La invito- spero non si scandalizzi- a visitare il sito di Rifondazione Comunista e cliccare sul blog di Ferrero. Siccome non mi interessa in particolare fare pubblicità ad una specifica parrocchia, può anche visitare il sito PCL o SL.
Si accorgerà che la realtà è, anche in questo caso, molto diversa da quella che ci fanno apparire.
Auguri di cuore perchè abbiate un futuro degno di essere sognato. Ma si ricordi che la storia vera, quella dei cambiamenti profondi, non l'hanno mai fatta i regnanti ma i sudditi, uniti e determinati.
Distinti saluti
vincenzo lombardo (ex collega e convinto sostenitore del carattere socialmente criminale di tutte leggi che hanno inneggiato al lavoro flessibile e precario)
Autore Città Giorno Ora
vincenzo lombardo raffadali 07/9/2009 08.39
Titolo:PRECARI: CHE FARE?
P.S: Ho appena letto sul sito l'interessante intervento di Barbara Spinell su La Stampa, proprio sulla manipolazione dei media. La invito a leggerlo: è istruttivo e formativo, quasi quanto la conferenza sulla dope fiction di 40 anni fa.

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