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www.ildialogo.org FARE NOTIZIA OGGI.,di Carlo Castellini

Lettera
FARE NOTIZIA OGGI.

di Carlo Castellini

E' capitato a me la mattina di giovedì 16 luglio mentre le famiglie erano intente al loro pranzo giornaliero. Il pronto intervento della Croce Rossa e degli operatori della squadra mobile locale hanno placato l'animo dell'anziano agitato.


Al direttore e giornalisti di Teletutto Nunzia Vallini, Clara Camplani, Paola Pasini, Lilina Golia, Luisa Pedretti, Diego Archetti, Elisa Rossi. A tutta la redazione.
 
CARE AMICHE GIORNALISTE,
capisco che l’afa e il caldo umido di Luglio abbiano fastidiosi effetti sulle persone anziane e cardiopatiche, ma che questo clima abbia fatto presa anche su di voi, che apparite sempre belle, ben curate e pimpanti con vestiti firmati, questo mi stupisce non poco. Per questo vi invito a rettificare il senso ed il contesto della notizia, che avete diffuso nel TG della sera, (20.20.30) della duplice sparatoria che si è verificata al Villaggio Sereno, nella rientranza della via Undicesima, che noi chiamiamo “Piazzetta”. In essa avete accorpato la notizia della sparatoria di via Corsica (tentativo del padre di uccidere il figlio) ai due spari della via Undicesima.
La notizia che avete dato in maniera superficiale senza nessun commento, stravolge il senso di quanto è accaduto e fornisce della via ricordata un’immagine che non le compete, sia per la sua immagine attuale, sia per la storia passata. Lo scrivente testimonia che gli spari non erano rivolti contro la sua persona, ma verso l’alto, forse con l’intenzione di intimidire ed hanno lasciato come segno un foro ben visibile nella grondaia anteriore. “La piazzetta”, così chiamiamo noi la rientranza della Via Undicesima, che va dai numeri 13 al numero 35, ha reagito con lo stile comprensivo, paziente e solidale di sempre: la gente è accorsa per cercare di capire e dialogare e cercare di frenare, fin dove possibile, una caduta di stile che finora non si era mai verificata.
Sono accorsi i signori ANGELO FRANCHINI , GIUSEPPE PALMIERI, il signor LONARDINI, che hanno cercato di calmare e disinnescare l’ira dello sparatore che sembrava avesse perso la testa. Queste ed altre famiglie si erano prodigate anche prima dell’accaduto per portare aiuto a questa coppia ormai anziana che a volte perde la memoria del tempo, ha scarsa coscienza di se’, ed ha bisogno di essere supportata nella vita di relazione con gli altri.
Gli spari hanno sorpreso un po’ tutti i conoscenti e vicini. I sentieri oscuri della demenza senile o le scorciatoie dei labirinti mentali delle persone affette dal morbo di ALZHEIMER, non sono sempre facili né da accettare, né da spiegare, per la persona interessata, per i famigliari, e per le famiglie vicine. I nostri figli e conoscenti, sentendo la notizia, come l’avete diffusa, voi, come del resto gli articoli di BRESCIAOGGI e del GIORNALE DI BRESCIA, di FRANCO MONDINI ED ENZO GALLOTTA, si sono messi a ridere ed hanno ironizzato e pensato che l’afa e il caldo avesse colpito voi.
L’invito quindi mio e nostro è quello di RETTIFICARE LA NOTIZIA, arricchendola di quel minimo di particolari di interpretazione della medesima, che restituisca alle persone ed alla via sopra ricordata l’onore che le compete. Noi crediamo che questa debba essere la BUONA NOTIZIA. La Croce Rossa Italiana e le squadre della Mobile hanno svolto il loro compito; ma sono state le famiglie ad accorrere per prime ed a permettere con la loro vicinanza solidale di continuare a far vivere, fin dove è possibile, una coppia problematica, che ora sarà senza dubbio tenuta in considerazione con un occhio speciale.
Questa dovrebbe essere la BUONA NOTIZIA e lo dico a voi che siete così brave e professionali quando riferite dell’omicidio dei coniugi DONEGANI o delle tristi vicende della famiglia LORANDI, che non fanno altro che accrescere morbosità nel lettore e nell’ascoltatore.  Ora il protagonista della sparatoria, cui sono stati sottratti i due fucili da caccia in suo possesso, mi sta qui vicino a pochi metri; io avrei dovuto essere l’ipotetico obiettivo della sua doppietta impazzita.
Alcuni giorni prima mi aveva confidato le sue ansie, le sue manie, le sue paure, le sue insonnie. Mi aveva allungato la mano due volte, invitandomi a fare la pace; ma io non avevo mai ingaggiato una guerra. Ora non è più come prima; le famiglie vicine sono più allertate; anche se si cerca ancora di convivere con una coppia non facile, per i problemi che manifesta.
Ma presto o tardi, la demenza senile o il morbo di ALZHEIMER, potrebbero colpire anche noi.
 
Villaggio Sereno, 17 Luglio 2009. 
Via Undicesima, 15, 25125,
villaggio sereno, brescia.
 
CARLO   CASTELLINI


Venerdì 17 Luglio,2009 Ore: 15:56
 
 
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