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www.ildialogo.org La musica non cambia,di Giovanni Carbone

Lettera
La musica non cambia

di Giovanni Carbone

Sono le ore 14 del 30 giugno ’09. RAI 3 sta trasmettendo le notizie del tg3 regionale. Il Commendatore, pardon, il Cavaliere - come mai la sua carriera non avanza? - mentre viene intervistato sull’ingresso del teatro S. Carlo, un nutrito gruppo di disoccupati, appesi ai ponteggi issati per il restauro della Galleria Umberto, gli dà del buffone tra fischi e pernacchie. Il Colletto Bianco, che più bianco non si può, afferma che quel trambusto proviene da un gruppo di sedicenti disoccupati opportunamente strumentalizzati dalla sinistra che ahinoi gode a far danni e come sempre rifiuta il dialogo per costruire insieme strategie utili alla ripresa dello Stivale, molto probabilmente per incapacità e mancanza di idee. 
Non appartengo ad alcuno dei partiti costituiti perché a mio avviso nessuno di essi professa con saggezza i pretestuosi programmi sciorinati. Oramai si parla di progetti e non più di ideali. Chiaramente, al fine di esercitare il mio diritto-dovere e ad evitare di dare il voto alla maggioranza, esprimo la mia preferenza ogni volta per l’opposizione. Questa volta ho sostenuto De Magistris. Se fossi però un iscritto del partito comunista per convinzione, mi sentirei oltremodo offeso dagli improperi del Presidente del Consiglio - già per questo certamente inaffidabile - che di fronte a non importa quale defaillance ne attribuisce le colpe ai comunisti senza alcuna prova.
Da napoletano so che quegli stessi disoccupati organizzati da anni manifestano pacificamente, negli ultimi tempi logicamente un po’ meno, i propri disagi. Le autorità locali, vaccinate alle continue proteste, come a Cerbero, gli lanciano di tanto in tanto qualche bocconcino per zittirli. Questi stessi, frequentando per un motivo o l’altro il Palazzo hanno scoperto col tempo gli altarini e il marciume che in esso si annida. Oggi ovviamente sono più forti e determinati. Si lasciano strumentalizzare e strumentalizzano.
Indubbiamente non si arrampicano tutti sui tubolari o sui tetti più visibili. Insomma sono un esercito schierato dove va il vento, ora a destra ora a sinistra, con l’unico scopo di racimolare tutto il possibile. Non è umano? Danno fastidio? Non vogliono capire che la loro vita conta poco? Che non sono cittadini di serie B o C o D ma che sono carne da macello? Non gli basta l’assegno di disoccupazione? Cosa pretendono ancora? Comunisti qualunquisti, pressappochisti e quant’altro!
Il Capo dello Stato, appartenuto alla sinistra, forse ancora di sinistra, non dà sfogo al suo spirito critico forte del suo bagaglio culturale e dei suoi ideali. Rimprovera alcuni PM di protagonismo, consente che Luigi De Magistris deponga la toga, fa passare leggi discutibili, invita chi? in vista del G8,  ad affievolire i veleni. Battiam battiam le mani arriva il direttor! Dov’è il saggio Pertini? Ma a paragone, il Presidente Napolitano è un oratore doc!
Bene! Il Presidente Napolitano, di fronte al comportamento di Berlusconi che offende la Sinistra, appare un vero signore: svergogna con il silenzio queste piccinerie!  E i disoccupati organizzati? Siamo sicuri che siano tutti strumentalizzati? Non si sentono offesi? Forse non sanno di essere stati ritenuti tali?
Vero è che i dimostranti - sciolte le righe - vanno dove sbarcare il lunario. La maggioranza vive di illeciti giudicati spesso irrilevanti dalla legge quando coinvolta. Già le carceri traboccano e gli Uffici giudiziari agonizzano… Sono gli ambulanti che vendono senza licenza. Sono quelli che fanno a cazzotti, quando piove, a piazzare gli ombrelli a frotte insieme agli odiati migranti che non si sa cosa devono inventarsi per campare. Gli slavi rovistano nei cassonetti e rivendono agli altri svantaggiati quello che vi trovano di più o meno buono. Moltissimi praticano l’umiliante accattonaggio. In tanti cercano nei telefoni pubblici le monete dimenticate. La maggioranza di essi porta scritto sul volto i segni della depressione.
Purché, per la data stabilita, i lavori all’Aquila siano ben eseguiti e completati. Bisogna fare bella figura! Sono occorsi 400 milioni di euro. Mi piacerebbe sapere come sono stati spesi. Busso alla porta dei mass-media. C’è qualcuno? Giovanni Carbone 30 giugno ’09
 


Mercoledì 01 Luglio,2009 Ore: 17:14
 
 
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