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www.ildialogo.org Sulla costruzione della moschea a Ravenna,di Ravenna Solidarietà

Sulla costruzione della moschea a Ravenna

di Ravenna Solidarietà

 

Comunicato stampa.
Mentre la nostra società sta attraversando una forte crisi economica che ferisce con la disoccupazione e la perdita dei posti di lavoro, la politica ha tempo di occuparsi solo del proprio teatrino sulla costruzione della moschea.
I cittadini ravennati preoccupati della situazione economica delle proprie famiglie chiedono una responsabilità maggiore da parte della classe politica locale.
Sul tema moschea riassumiamo la nostra posizione come segue: “Piccola Moschea, GRANDE ipocrisia”.
Sappiamo tutti che un diritto se non viene goduto da tutti si trasforma in un privilegio. Noi vogliamo che questa classe politica risponda alle esigenze di tutti i cittadini nessuno escluso così come chiediamo che gli stessi cittadini e tutte le comunità presenti nella nostra società appoggino le loro richieste conformi alla Costituzione e alle leggi di questo paese.
Compito della politica è quello di facilitare l’esercizio dei diritti, non certo quello di creare degli ostacoli dannosi per tutta la comunità.
Giudichiamo provocatorio e strumentale il titolo del comunicato firmato dal consigliere Ancisi “quando gli stranieri si rivoltano ai loro avvocati d’ufficio”.
Noi di Ravenna Solidarietà non abbiamo avvocati di ufficio così come non hanno avvocati di ufficio i cittadini stranieri. Tanto meno ci siamo rivoltati contro qualcuno. Coerenti con il nostro impegno nella difesa di tutte le libertà fondamentali, compresa quella di culto sia in forma individuale che collettiva, riteniamo che la sua richiesta di limitazione alla costruzione della moschea per solo 200 fedeli sia discriminatoria nei confronti della comunità islamica e dei singoli fedeli che non avranno la possibilità di frequentare un loro luogo di culto. Quindi anche incoerente con i buoni propositi che lo stesso aveva messo nero su bianco nel suo famoso Odg sull’integrazione degli stranieri. Vorremmo dal Consigliere Ancisi un suo progetto che esprima una soluzione per i fedeli musulmani che eventualmente rimarranno senza possibilità di preghiera. È l'unico modo per dimostrare che il suo diktat sulla dimensione della moschea alle Bassette non sia una discriminazione che trasforma un diritto di tutti in un privilegio di pochi.
Il coordinamento delle associazioni Ravenna Solidarietà ribadisce che sta preparando la lettera da inviare all’Unar (Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali) e al Consiglio europeo con la quale cercherà di spiegare come un semplice diritto si trasforma in un grande strumento nelle mani della politica, a favore di una facile ricerca di consensi elettorali. Ma che va contro gli interessi dei singoli cittadini, dell’intera collettività così come contro gli stessi diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione italiana.

 




Sabato 21 Novembre,2009 Ore: 16:37
 
 
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