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www.ildialogo.org Chiunque governi difenda la Rivoluzione Islamica la giustizia la pace,di amina salina

Iran
Chiunque governi difenda la Rivoluzione Islamica la giustizia la pace

di amina salina

cari amici fratelli, amiche sorelle,
nel difficile compito datoci da Allah -sw- di difendere la Verità, ancor più arduo è decifrare ciò che sta avvenendo in un grande Paese con una splendida cultura e storia come l'Iran. Le notizie di tutti i tipi si susseguono senza sosta nei lanci d'agenzia sia da parte di chi osteggia il Governo o addirittura la Repubblica Islamica in quanto tale, sia da parte di chi cerca di salvare le istituzioni islamiche e di evitare che il Paese divenga di nuovo,  come è stato per lunghi anni della sua storia, un protettorato anglo americano.
 C’è un tentativo da ambo le parti di delegittimarsi a vicenda. In pratica le fonti governative dipingono tutti gli studenti come controrivoluzionari, riportano atti di sacrilegio da parte di chi avrebbe distrutto copie del Corano, insultato le figure sacre della tradizioni sciita. D’altra parte gli studenti dipingono come un dittatore Ahmadinejad, presidente regolarmente eletto, anche dopo le dichiarazioni rese dai loro leader ai primi di Agosto secondo i quali i brogli non esistevano. Le schede sarebbero state ricontate e la vittoria sarebbe andata al presidente eletto con il sessanta per cento dei voti contro meno del trenta per cento del suo avversario. I video postati su youtube riportano di violenze da entrambe le parti sia degli studenti che della polizia e manifestazioni oceaniche di milioni di persone a favore del presidente eletto.
 Quello che da' da pensare è l'errore grossolano commesso da politici di grande esperienza quando l’opposizione ha delegittimato le elezioni presidenziali nello stesso modo in cui le cancellerie occidentali hanno distrutto la vittoria di Hamas nelle elezioni palestinesi del 1996. In Palestina riuscirono a spuntarla ed infatti Gaza fu distrutta. Ciò non giustifica l'uso della violenza in forme senza precedenti da parte della polizia dei bassij e dei pasdaran, tuttavia spiega la paura che hanno queste persone di veder crollare la Rivoluzione Islamica e ritrovarsi un Governo filo occidentale da un giorno all'altro grazie alle manifestazioni di poche migliaia di borghesi cittadini.  Quello che è certo è che Ahmadinejad gode di un sostegno indiscusso da parte della popolazione povera e delle campagne e da parte delle popolazioni di tutto il mondo islamico. Le potenze straniere non hanno bisogno di un intervento militare perché i loro sostenitori li hanno in casa, sono quei giovani e meno giovani di quelle famiglie importanti del Paese che non hanno mai accettato la Rivoluzione Islamica così come l’ateismo non può accettare la fede magari la rispetta ma non l'accetterà' mai.  I partigiani del caos sono dappertutto in Iran. Se riuscissero nell'intento di creare il caos senza che alcuno possa raddrizzare la situazione attraverso un qualsiasi Governo nei limiti della Rivoluzione Islamica, l'Iran potrebbe anche essere attaccato o subire un colpo di stato reazionario filo-imperialista. Con relativo Governo fantoccio come l'Iraq e l'Afghanistan. Nascerebbe un movimento di guerriglia autoctona di chi vuole di muovo i mullah al potere e nella mischia entrerebbero facilmente i terroristi quaedisti che si specializzano in Iraq a tutt’oggi nello sterminio indiscriminato degli sciti, inclusi anziani donne e bambini. Ciò innescherebbe una guerra a bassa intensita' della quale sarebbero contenti solo i mafiosi, i trafficanti di armi e droga, gli usurai, i commercianti di alcolici e i delinquenti di tutti i tipi, sempre a loro agio nelle guerre assieme alle spie dei servizi segreti occidentali e non solo.  Ecco perché Bush non ha ancora attaccato l'Iran, Obama non attaccherà certo ma ha altre frecce nel suo arco..Altro che diritti civili.
Spero di sbagliarmi .  
salam
amina salina
   


Marted́ 05 Gennaio,2010 Ore: 19:37
 
 
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