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www.ildialogo.org La COREIS Italiana sostiene l'intervento del Presidente Fini: «L'integralismo è la negazione della religione: Ebraismo, Cristianesimo e Islam unite dal valore centrale della persona nel suo rapporto col Dio Unico»,

Notizie - Montecitorio, conferenza sui rapporti tra Occidente e Mondo Musulmano
La COREIS Italiana sostiene l'intervento del Presidente Fini: «L'integralismo è la negazione della religione: Ebraismo, Cristianesimo e Islam unite dal valore centrale della persona nel suo rapporto col Dio Unico»

Si è svolta questa mattina a Roma, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, la conferenza Il consolidamento del dialogo tra l'Occidente e il Mondo Musulmano, che ha visto intervenire come relatori il Sottosegretario On. Stefania Craxi, il Deputato del PD On. Umberto Ranieri, il Segretario Generale del Consiglio di Cooperazione dei Paesi Arabi del Golfo Abdulrahman bin Hamad Al-Attiyah, il professor Hoda Al-Helaissi e la professoressa Hessa Lootah. Hanno partecipato alla conferenza il Presidente della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, e il Vice Presidente della COREIS, Imam Yahya Pallavicini.

Ha aperto i lavori il Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini, autore di un intervento particolarmente significativo, cui la COREIS Italiana intende esprimere il proprio sostegno. "La religione è amore, umanità, spiritualità: è sentire le affinità, non evidenziare le differenze. La sua finalità è tendere ad associare, non a dividere. L'integralismo, l'odio e il razzismo sono la negazione della religione", ha affermato il Presidente della Camera. "Non a caso, le tre Religioni del Libro condividono il valore centrale della persona nel suo rapporto con il Dio Unico. La storia delle relazioni tra l'Occidente e il Mondo Musulmano conferma che la fede religiosa è stata causa di guerre e di conflitti non in quanto tale, ma perché utilizzata e strumentalizzata nel corso dei secoli per fini politici di espansione e di egemonia".

"Gli attacchi del terrorismo fondamentalista - che non hanno risparmiato nessuna parte del mondo - sono stati l'ultima mistificazione in cui la religione è stata invocata a sostegno di una volontà di sopraffazione. Il cinico e criminale piano dell'estremismo non è però riuscito", ha proseguito l'On. Fini. "E' stata smentita la teoria di un inevitabile conflitto tra le civiltà in cui l'Occidente e l'Islam si sarebbero dilaniati. La cultura occidentale e la cultura islamica sono in realtà storicamente intrecciate e dispongono di solide basi per dialogare e agire insieme. Nell'età della globalizzazione, dell'interdipendenza e delle migrazioni, le civiltà, le religioni, le culture sono una ricchezza insostituibile perché sono il contraltare dell'omologazione e del pensiero unico".

Il Presidente della Camera Fini ha infine sottolineato con un certo ottimismo lo sviluppo convergente di Occidente e mondo islamico: "L'Occidente sta recuperando il senso pubblico della religione, divenendo più consapevole dell'importanza del pluralismo culturale e facendosi maggiormente carico delle sue responsabilità nel rapporto tra Nord e Sud del mondo. Tale processo conduce all'affermazione di una laicità positiva nella quale trova ampio spazio il riconoscimento del ruolo centrale sociale svolto dalle religioni nella prospettiva di una società libera e aperta. A sua volta, sebbene non manchino alcune inquietudini, relative ad esempio alla politica interna ed estera di un grande Stato a maggioranza islamica come l'Iran, il mondo musulmano è impegnato in una riflessione sulla democrazia e sui diritti dell'uomo che sta conducendo a profonde riforme della vita pubblica".

Come occidentali di fede islamica, i musulmani italiani della COREIS sono lieti di ribadire il proprio sostegno alle espressioni di quei rappresentanti politici che, come il Presidente Fini, intendono far prevalere le ragioni intelligenti del dialogo, della conoscenza reciproca, della collaborazione tra religioni, culture e popoli diversi. I membri della COREIS Italiana coniugano in se stessi fede e cittadinanza, religione e appartenenza nazionale, costituendo la smentita evidente dei timori di coloro che agitano una presunta incompatibilità tra Islam e cultura occidentale. I valori spirituali dell'Islam e quelli civili del nostro Paese costituiscono l'identità coerente, senza contraddizioni o confusioni, degli italiani di religione islamica, che continuano a svolgere un prezioso ruolo di ponte per quel dialogo tra Occidente e mondo islamico auspicato oggi dal nostro Presidente della Camera.

 
Yunus Distefano
Portavoce e responsabile per le relazioni con la stampa
della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana
Tel 333 6982421


Mercoledì 21 Ottobre,2009 Ore: 16:26
 
 
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