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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org I musulmani e l'olocausto,di Renata Rusca Zargar

I musulmani e l'olocausto

di Renata Rusca Zargar

Circola da tempo in rete una lettera non firmata nella quale si afferma che i musulmani neghino l'olocausto. Pubblichiamo molto volentieri questa risposta di Renata Rusca Zargar musulmana di Savona socia dell'ANED - Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti.


Gentilissimi in indirizzo,
questa lettera (vedi allegato in formato PDF), non firmata né da chi l’ha scritta né da chi l’invia, mi è stata mandata per l'ennesima volta via e-mail. Nelle precedenti volte, l'ho cestinata e basta. Quando è arrivata anche a mia figlia Samina di 18 anni, lei ha chiesto in famiglia cosa dovesse fare. Le è stato risposto che solo persone ignoranti possono immaginare e creare ad arte una simile lettera o divulgarla perché tutti sanno, prima di tutto, che qualsiasi accusa (e assai di più un'accusa così grave!) deve essere documentata da prove. Sono allegate –le abbiamo chiesto- copie di articoli di giornale inglesi comprovanti ciò? Che ne dice la stampa internazionale? Si parla del dibattito evidentemente in corso di fronte a tale gravità? Erano tutti d'accordo in Gran Bretagna per modificare la realtà storica pur di far piacere a una minoranza? Un fatto così pesante non avrebbe risonanza (con PROVE!) internazionale? Ne ha parlato la BBC o la CNN che sentiamo quotidianamente? Mancando di tali risposte, le abbiamo detto che su internet circolano cose molto brutte (violenza, pedofilia, ecc.) e che questa è, proprio come quelle, una lettera gratuitamente fomentatrice di odio e che deve essere cestinata.
Avendo ora ripensato con calma ai contenuti della lettera, vorrei aggiungere, però, qualche mia considerazione personale. Io insegno italiano e storia, prima nelle scuole medie e poi al Liceo Artistico, dal 1975. Sono socia dell'ANED e moltissimi  miei alunni hanno vinto (per aver presentato studi, temi, ricerche, ecc.) il viaggio pellegrinaggio ai Campi di sterminio nazisti tramite i Concorsi dell'ANED e anche il viaggio al campo di sterminio italiano Risiera di San Sabba (circa 5000 le vittime tra slavi, ebrei e resistenti italiani più tutti quelli "smistati" ad Auschwitz, Birkenau, Dachau).
E' evidente che molte delle cose affermate nella lettera sono pura verità. Meno male che molto è stato documentato, non solo dagli Americani, perché da tempo esistono tesi negazioniste dell'Olocausto affermate da noti studiosi americani, francesi, inglesi, che vogliono far passare lo sterminio per una semplice mortalità a causa delle sofferenze della guerra (fame, malattie, ecc.). Purtroppo, i tedeschi hanno distrutto molti documenti, che puntigliosamente andavano compilando, prima di lasciare i campi, ma qualcosa è rimasto. E' molto importante divulgare quanto più possibile le informazioni sull'Olocausto, ricordando anche che non è solo sterminio di ebrei ma di omosessuali, rom, handicappati, vecchi, nemici politici, cosa della quale non si parla spesso. Qui dalla Liguria, ad esempio, il regime fascista ha spedito, tra l'altro, nei campi di sterminio molti "politici", che erano le persone che nel marzo 1944 avevano scioperato (come si sa lo sciopero era proibito!). A proposito di questo, devo purtroppo dire che in Italia i libri di storia (non so per far piacere a chi) non sono molto meglio dei presunti libri inglesi. Ad esempio, su "La città dell'uomo" di Fossati Luppi Zanette Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, c'è un solo paragrafo che parla dei trasferimenti coatti di manodopera, un paragrafo intitolato "Il sistema concentrazionario nazista" e un paragrafo "La distruzione degli ebrei d'Europa". In tali pagine sono appena nominati i prigionieri politici, i dissidenti, gli “asociali”, gli omosessuali, gli zingari, i preti, i testimoni di Geova, i criminali comuni, i comunisti. Non c'è dubbio che persone sensibili all'orrore dello sterminio si debbano adoperare perché queste cose siano divulgate maggiormente. Purtroppo, qui a Savona (non sarà certo così dappertutto), questo avviene molto poco: alle riunioni dell'Aned ci sono i poveri ex deportati, ormai vecchi (molti sono già morti), che lamentano che sui libri di storia si parli così poco del loro sacrificio e di tutti i compagni che hanno perso la vita, oltre a qualche figlio di deportato e a qualche insegnante di storia (2 o 3). Per il resto, tutto tace perché la cittadinanza non partecipa.
Ho notato, invece, andando a Mauthausen, che le scolaresche tedesche visitano in gran numero i campi di sterminio perché in Germania si è studiato il passato, lo si è accettato (e non negato) per poterlo superare. Non mi sembra che altrettanto si faccia qui con la Risiera di San Sabba o Fossoli. Qui, in Italia, siamo rimasti prigionieri del "buonismo": nessuno ha mai fatto niente di male, sì forse le leggi razziali, ma... Nessuno è stato fascista, nessuno ha partecipato alle squadracce che hanno terrorizzato, picchiato, costretti all'olio di ricino, bruciato, confinato, ucciso, chi non era d'accordo, ben prima delle leggi razziali. Qui nessuno è stato collaboratore dei nazisti quando hanno massacrato donne, bambini, vecchi italiani ovunque... Le stragi e i loro autori non vengono ricordate, addirittura si vogliono commemorare i morti che hanno compiuto quelle stragi, che hanno mandato i loro fratelli italiani nei campi di concentramento e sterminio italiani e tedeschi. Si dice che i morti siano tutti uguali: è vero, bisogna avere pietà umana per tutti e lasciare il resto a Dio, se ci si crede. Ma commemorare persone che hanno dato del loro come Hitler, Mussolini, Stalin, Saddam Hussein (in tempi più moderni, per fare un esempio) e i loro stretti collaboratori, mi sembra troppo! 
Quindi, andate, se appena potete, a visitare i campi di sterminio: io ci sono stata due volte, insieme con ex deportati che mi spiegavano. Provate la scala della morte di Mauthausen, entrate nella grotta di Ebensee, dove nostri concittadini sono stati massacrati! Leggete i libri dei deportati, ascoltate le loro testimonianze fino a quando è ancora possibile!
Bene, nella lettera si dice che la popolazione musulmana nega l'Olocausto. Perché dovrebbe? L'Olocausto l'hanno fatto i tedeschi e gli italiani, tutti cristiani, non i musulmani. Non è un loro problema, nonostante l'Europa, per risolverlo, l'abbia scaricato su di loro, in Palestina. E' il Presidente iraniano Ahmadinejad che ha organizzato a Teheran, nel dicembre 2006, una conferenza sulla Shoah, alla quale hanno preso parte esperti, nella maggioranza negazionisti, da tutto il mondo (63 studiosi di 30 paesi). Il suo gesto è stato molto significativo, perché ha dimostrato di assecondare questo tipo di tesi, giocando sulle sofferenze dei Palestinesi per crearsi una maggiore leadership, ma gli studiosi che hanno aderito non erano certo musulmani! E non credo proprio che tale presidente rappresenti i musulmani in genere (la maggioranza dei musulmani sono sunniti e non sciti, tra l’altro) ed abbia così tanto credito in Europa!
Nella lettera si dice anche che lo sterminio avveniva “mentre la Germania e la Russia volgevano lo sguardo in altre direzioni”.  Per quanto riguarda la Germania non c’è dubbio, in quanto anche se i tedeschi del tempo (ma dov’erano?) dicono che non ne sapevano niente, a tutti i popoli, nel corso della storia, anche agli italiani, è sempre piaciuto sentirsi dire che 1) erano di una razza superiore 2) erano destinati in quanto superiori a dominare il mondo. Per questo, forse, hanno chiuso un po’ gli occhi, come gli italiani, del resto. Per quanto riguarda la Russia, dapprima Stalin si era alleato con Hitler per la spartizione della Polonia e di altri paesi, ma poi Hitler, nella seconda metà del 1941, ha invaso i popoli “inferiori” slavi dell’Unione sovietica, “miscela di giudaismo e bolscevismo”. L’Unione sovietica ha combattuto, ovviamente, allora contro la Germania e quindi non si può dire che abbia chiuso gli occhi. Auschwitz, come molti altri campi, fu liberato dai sovietici, ad esempio, dunque la documentazione non è solo americana. A Mauthausen, sempre come esempio, morirono nelle camere a gas moltissimi prigionieri sovietici. I russi hanno avuto nella seconda guerra mondiale più di venti milioni di morti, tra cui otto milioni di civili!
Ora io credo che la lettera in questione sia stata inviata solo per discreditare i musulmani. Il discredito è il primo passo verso l’eliminazione, proprio come è successo agli ebrei. Mi rendo conto che eliminare un miliardo e quattrocento milioni di persone nel mondo sia più difficile che accanirsi contro i rom, gli immigrati generici, ecc. (fatto però che dovrebbe dare da pensare!). Ma il discredito aiuta a rendere impossibile la vita alle persone per bene, io l’ho sperimentato di persona. In famiglia, sappiamo cosa sia questo razzismo strisciante camuffato! E noi siamo già privilegiati perché abbiamo cultura, siamo combattivi, non dobbiamo elemosinare lavoro, né cercare un appartamento in affitto!
Così sono ancora più contenta di essere musulmana, perché qui in Italia i musulmani sono una minoranza da difendere.
Non so se voi siete cristiani. Purtroppo, non ci sono quasi più veri cristiani in Italia (se non come soggetto di identificazione contro qualcun altro), lo so bene perché quando parlo a scuola di Santi o di altre questioni che magari emergono studiando la letteratura italiana, nessuno ne sa niente! E molto pochi seguono l’ora di religione, gli altri vanno al bar o luoghi similari (naturalmente le mie figlie musulmane seguono, invece, l’ora di religione perché non amo le perdite di tempo al bar e non ho paura della conoscenza, purché corretta).
Conosco bene la religione di Gesù (ho felicemente studiato a suo tempo dalle suore) e penso che se oggi Lui tornasse, si schiererebbe dalla parte dei musulmani che soffrono insulti e persecuzioni morali continue. Non starebbe vicino ai seminatori di odio e non invierebbe lettere non firmate false e tendenziose.
Io, infine, questa risposta la firmerò, sperando che la facciate girare, così come avete fatto con l’altra.
 
Renata Rusca Zargar
Savona


Sabato 13 Dicembre,2008 Ore: 19:11
 
 
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