- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (354) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org PIENA DI GRAZIA ("Kecharitoméne"). L’Immacolata e la nostra umanitŕ. Una nota di Ermes Ronchi,a cura di Federico La Sala

TEOLOGIA E FILOLOGIA. La logica di "Mammasantissima" e "Mammona" ("Deus caritas est") o la logica dell’Amore ("Deus charitas est") di Giuseppe, Maria, e Gesů?!!
PIENA DI GRAZIA ("Kecharitoméne"). L’Immacolata e la nostra umanitŕ. Una nota di Ermes Ronchi

L’annuncio dell’angelo si estende da Maria a ogni credente: gioisci, il tuo nome č "amato per sempre, amato mistero di peccato e di bellezza". In un mondo di disgrazia č possibile ancora trovare grazia, anzi č la grazia che trova noi.


a cura di Federico La Sala

L’Immacolata e la nostra umanità

Nemica del male amata per sempre

di Ermes Ronchi (Avvenire, 08.12.2009)

«Vergine, se tu non riappari / anche Dio sarà triste» (Turoldo). Se tu non riappari come alfabeto di speranza, come modello d’umano, il cristianesimo si fa triste, impoverito di tutta la dimensione gioiosa e danzante del Magnificat, della dimensione gratuita e festosa del vino di Cana, di un Dio che privilegia non lo sforzo, ma il dono. Si impoverisce del primo annuncio dell’angelo a Maria: «Kaire, sii lieta, sii felice, tu sei colmata di grazia».

Questa parola mai risuonata prima nella Bibbia, quel nome inaudito - Piena di grazia -, che ha il potere di stupire Maria perché nulla di simile aveva mai letto nel Libro, significa: tutto l’amore di Dio è su di te; significa: il tuo nome è "amata per sempre".

L’annuncio dell’angelo si estende da Maria a ogni credente: gioisci, il tuo nome è "amato per sempre, amato mistero di peccato e di bellezza". In un mondo di disgrazia è possibile ancora trovare grazia, anzi è la grazia che trova noi.

Questo nodo di ombra e di luce che compone la nostra umanità profonda, è affiorato alla coscienza della storia in molti modi, ad esempio nella architettura del romanico pisano e senese: sulle facciate, sulle fiancate, sui pilastri, sugli archi di queste chiese si alternano linee di pietre bianche e linee dal colore dell’ombra: verde scuro o nero. Questa alternanza di luce e di notte è la trascrizione sapiente della profonda conoscenza dell’uomo che il grande Medioevo conservava. Il bianco e il nero che si alternano in ogni persona umana, il bene e il male che intrecciano profondamente le loro radici nel cuore, spesso in modo inestricabile, in Maria non ci sono, lei è l’inizio dell’umanità finalmente riuscita.

«Non temere, Maria», aggiunge l’angelo. Lei è la donna senza paura. La paura entra nel mondo dopo il peccato. Nel paradiso terrestre Adamo parla con Dio e con il serpente, e non ha paura. Poi volta le spalle a Dio, e la prima emozione che prova è la paura: mi sono nascosto, ho avuto paura. Gli occhi della paura, la percezione di pericolo nascono con il male, perché il peccato è minaccia per la vita, è l’anti-vita.

Prima della caduta niente e nessuno era pericoloso per la vita, niente minaccioso. Il peccato porta il suo triste corteo di paure, perché in qualche modo percepiamo che è pericoloso per la vita, è diminuzione d’umano, sottrazione di esistenza.

Tuttavia Immacolata non significa preservata dalla lotta. Anche Lei ha lottato con il serpente, ha conosciuto la fatica del credere, la crescita nella fede, la noia del quotidiano, il dolore lacerante e poi l’abbraccio pacificante.

Immacolata non significa senza tentazioni o senza fatica del cuore. Anche Eva era immacolata, eppure è caduta, con il cuore diviso.

I dogmi che si riferiscono a Maria riguardano anche noi, sono la grammatica per capire l’umanità, per parlare la lingua di ogni uomo, perché il suo destino è il nostro. Celebriamo con l’Immacolata la festa di tutta la luce sepolta in noi e che dobbiamo liberare. Festa delle radici sante e profezia del nostro destino: "amati e santi", santi perché amati (Rom 1,7).

Piena di grazia la dice l’angelo, Immacolata la proclama il popolo cristiano ed è la stessa cosa. È bello risentire oggi, da Dio e dal suo angelo, i due nomi di Maria e, in Eva, di ogni creatura: nemica del male e amata per sempre. E ascoltare, in pagine piene di ali e di fessure sull’eterno, l’inedito: una donna che parla con Dio e con gli angeli come un profeta o un patriarca. E per la prima volta, nei dialoghi con il cielo, è a una creatura della terra che spetta l’ultima parola.

Ermes Ronchi


Sul tema, in rete, si cfr.:

  L’amore (charitas) che muove il Sole e le altre stelle ... non ha niente a che fare con "mammona", "mammasantissima", "padrini", e... "andranghatia".

  LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!

  "CARITAS IN VERITATE": FINE DEL CRISTIANESIMO. TOLTA AL PESCE ("I.CH.TH.U.S.") L’ACCA ("H"), IL COLPO ("ICTUS") E’ DEFINITIVO.

  CANOVA E IL VATICANO. Una gerarchia senza Grazie (in greco, Χάριτες - Charites) e un papa che scambia la Grazia ("Charis") di Dio ("Charitas") con il "caro-prezzo" del Dio Mammona ("Caritas").

  "DEUS CARITAS EST"(Benedetto XVI): UN FALSO FILOLOGICO, ANTROPOLOGICO E TEOLOGICO. Così Mammona, il Dio del "denaro" e del "mercato", inganna Papa Ratzinger, e Papa Ratzinger inganna gli esseri umani .... 
  FINE DEL CATTOLICESIMO E DELLA GERARCHIA ROMANA, ATEA E DEVOTA 
  "CHARITAS" (Amore, il dono del Dio della Grazia) o "CARITAS" ("Mammona", il Dio dell’Amore a "caro-prezzo")?! 
  Un contributo e una risposta di chiarificazione alle perplessità di due “charis-simi” amici

 DIO E’ AMORE (CHARITAS) E MARIA E’ "LA PIENA DI GRAZIA" ("Kecharitoméne"). UNA LEZIONE DI GIOVANNI PAOLO II (1996).

  PER LA CHIESA CATTOLICA, SAN GIUSEPPE E’ ANCORA UN "GOJ", UNO STRANIERO.

  VIVA L’ITALIA. LA QUESTIONE "CATTOLICA" E LO SPIRITO DEI NOSTRI PADRI E E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI. Per un ri-orientamento antropologico e teologico-politico.



Martedě 08 Dicembre,2009 Ore: 11:58
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Filosofia

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info