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www.ildialogo.org LA RELIGIONE DEL BAAL-LISMO E LA POLITICA DEL MENTITORE(1994-2009). L'ANTICRISTO TRA NOI. Un commento di Gianpasquale Santomassimo,a cura di Federico La Sala

L’ITALIA, IL VECCHIO E NUOVO FASCISMO. "La freccia ferma" (Elvio Fachinelli) e "La banalità del male" (Hannah Arendt). A "Regime leggero", verso la catastrofe...
LA RELIGIONE DEL BAAL-LISMO E LA POLITICA DEL MENTITORE(1994-2009). L'ANTICRISTO TRA NOI. Un commento di Gianpasquale Santomassimo

Il tentativo più massiccio e riuscito di scristianizzazione della società italiana mai avvenuto nella nostra storia


a cura di Federico La Sala

L’anticristo fra noi

 

di Gianpasquale Santomassimo (il manifesto, 29.08.2009)

Non fu l’unghia bisulce del Diavolo, ma furono le poppe di Tinì Cansino ad annunciare la venuta dell’Anticristo nel Drive In dell’Italia gaudente e volgare degli anni Ottanta. Comunque si concluda questo ciclo lunghissimo della vita italiana, dovremo alla fine registrare il tentativo più massiccio e riuscito di scristianizzazione della società italiana mai avvenuto nella nostra storia.

Ma qui non si sta parlando solo dello stile di vita del premier, delle sue «scostumatezze» e del «gaio libertinaggio» (in realtà triste e compulsivo) a cui si abbandona: ed è significativo che solo gli scandali sessuali abbiano risvegliato sconcerto in una parte della Chiesa, incapace di vedere quello che è dietro l’apparenza vistosa, il commercio di corpi, di intelligenze, di volontà, femminili e maschili, che è parte integrante di un sistema di disvalori che opera e prevale da trent’anni.

Il fondo anticristiano del blocco sociale e culturale che domina l’Italia non può a lungo venire mascherato dall’ossequio untuoso e ipocrita, tipico di un clericalismo ateo, alla religione come fattore di ordine e stabilità, alle battaglie di contenimento e repressione che parte della Chiesa giudica «irrinunciabili» sul terreno della bioetica e dei diritti della persona.

Ma emerge da tempo qualcosa che chiama in causa i fondamenti stessi di una civiltà, che non dipende da decisioni «storiche» della Chiesa in quanto istituzione (quante battaglie «irrinunciabili» della Chiesa dell’Ottocento sono finite giustamente nel dimenticatoio assieme al Sillabo?) ma investe il deposito primario e realmente inalienabile del messaggio cristiano.

Su accoglienza ed emigrazione la maggioranza di governo ha espresso, nella sua cultura quotidiana ancor più che nelle leggi, quanto di più anticristiano fosse possibile e ipotizzabile. Le uscite estive della Lega hanno solo incrudelito qualcosa che era già diffuso e percepibile, ormai quasi consuetudinario in una società postcristiana ossessionata solo dai problemi delle tasse e della sicurezza.

Per la Lega l’identità cristiana è una tradizione locale come la polenta taragna o la corsa nei sacchi, che serve, quando serve, solo a marcare lontananza ed estraneità con quello che è oltre il piccolo orizzonte che presidia. Gli sfugge qualunque elemento che richiami alla misericordia, alla carità e all’amore del prossimo che è ciò che rende riconoscibile e credibile la sostanza stessa del cristianesimo.

È del tutto tipico che si tenti di risolvere il contrasto che sta aprendosi con contropartite di potere e vantaggi in favore del Vaticano, sul piano legislativo e normativo, un do ut des che fa della Chiesa un Mastella enormemente più grande da compensare e rabbonire. Non è detto che questo non possa funzionare nell’immediato: la polemica interna al mondo cattolico testimonia di uno scontro tra clericali e democratici ricorrente e abituale negli ultimi decenni. Dove i cattolici democratici si sono trovati in questi anni a difendere valori universali della democrazia italiana e della forma storica che essa ha assunto nell’esperienza repubblicana: mentre il grosso della sinistra tentava Bicamerali e Grandi Riforme, a uomini come Dossetti, Scoppola, Elia, Scalfaro è stata affidata la difesa della civiltà costituzionale italiana. Non da soli, ma in posizione predominante e con coraggiosa limpidezza.

Ma la partita che si è aperta adesso non riguarda la Chiesa in quanto istituzione, e neppure il solo mondo cattolico nel suo complesso, ma l’intera società italiana e la sua identità più profonda, che esce snaturata e irriconoscibile da trent’anni di dominio culturale e da quindici anni di egemonia politica di questa destra.


Sul tema, in rete, si cfr.:

1994-2008: LA LUNGA E BRILLANTE CAMPAGNA DI GUERRA DEL CAVALIERE DI "FORZA ITALIA" CONTRO L’ITALIA. Alcuni documenti per gli storici e i filosofi del presente e del futuro

L’ITALIA E L’ATTACCO DI COGLIONERIA. Una lettera del 2006

TRE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA: OSCAR LUIGI SCALFARO, CARLO AZEGLIO CIAMPI, GIORGIO NAPOLITANO, CHE NON SANNO PIU’ CHE SIGNIFICA, GRIDARE COME PERTINI, "FORZA ITALIA"!!! E ’AFFIDANO’ IL COMPITO A UN PARTITO!!!

L’ITALIA, IL VECCHIO E NUOVO FASCISMO, E "LA FRECCIA FERMA". La lezione sorprendente e preveggente di Elvio Fachinelli

IL REGNO DEL MENTITORE. L’ITALIA SOTTO L’EFFETTO LUCIFERO. Il contributo di Philip Zimbardo (recensione di Umberto Galimberti) per capire

LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!

BIBBIA, INTERPRETAZIONE, E "LATINORUM" CATTOLICO-ROMANO. Contro lo Spirito evangelico ("charitas"), la Federazione biblica cattolica avalla il tradizionalissimo e menzognero magistero della "Deus caritas est" e della "Caritas in veritate" di Papa Ratzinger.

CRISTIANESIMO, CATTOLICESIMO E BERLUSCONISMO.

DAL DISAGIO ALLA CRISI DELLA CIVILTA’: FINE DEL "ROMANZO FAMILIARE" EDIPICO DELLA CULTURA CATTOLICO-ROMANA.



Sabato 29 Agosto,2009 Ore: 13:33
 
 
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