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www.ildialogo.org Rassegna stampa del 6 dicembre 2009,di José F. Padova

Rassegna stampa del 6 dicembre 2009

di José F. Padova

 Per chi ancora si illudeva che la crisi economica attuale servisse di lezione: ma a chi? Non certo a coloro che l'hanno provocata. Anzi, la pacchia è già ricominciata, grazie allo stordimento mediatico, pur accorgendocene, non siamo in grado di opporci. A chi serve il deficit del bilancio pubblico? e per fare che cosa?
In questo articolo si conferma il sospetto che credo a molti sia già balenato: come mai B. e sodali hanno scavato subito un buco enorme, si pensi a ICI e Alitalia, annunciandone altri (ponte sullo Stretto; ecc.), senza dare il minimo ascolto a chi voleva dissuaderli? La risposta la dà Tremonti: "Non ci sono soldi", quindi: taglio a scuola, ricerca, solidarietà sociale, investimenti sul territorio disastrato, ecc. E contemporanea strizzatona d'occhio a riciclatori, evasori, mafiosi: scudo fiscale!
Le Monde Diplomatique, a una cinquantina d'anni di distanza, segue la via del rimpianto "Mondo" di Pannunzio: cerca le cause profonde dei fenomeni sociali contemporanei. E ovviamente è osteggiato - Sarko e soci non lo aiutano certo a criticarli - e sempre con le casse piangenti. Prima o poi ne sentiremo, un'altra volta, la mancanza.


Le Monde Diplomatique, dicembre 2009
Un debito provvidenziale
Editoriale di Serge Halimi (traduzione dal francese di José F. Padova)
Grazie ad abbondanti iniezioni di denaro pubblico le banche hanno ritrovato il loro colorito [abituale]. Emergono addirittura dalla crisi finanziaria più grandi e più potenti che mai. E quindi ancor più in grado di prendere «in ostaggio» gli Stati all’arrivo della prossima tempesta. È il momento che i governi occidentali e le banche centrali hanno scelto per suonare di nuovo le campane a stormo contro il debito.
Messo astutamente fra parentesi finché era necessario sborsare cifre al di là di ogni comprensione logica per salvare Goldman Sachs, la Deutsche Bank o BNP Paribas, lo spettro del fallimento infine riemerge, questa volta, allo scopo di accelerare l’invasione delle logiche di redditività commerciale in attività che ne erano salvaguardate. Appesantito dalla panne economica, il peso dell’indebitamento serve una volta di più come pretesto per lo smantellamento della protezione sociale e dei servizi pubblici. Un anno fa si prediceva il coma dei liberisti, ma essi trovano ..........[Leggi tutto]

JFPadova



Domenica 06 Dicembre,2009 Ore: 16:09
 
 
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