- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (383) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org OGGI SI E’ COMPIUTA QUESTA SCRITTURA,

III TEMPO ORDINARIO – 24 gennaio 2010
OGGI SI E’ COMPIUTA QUESTA SCRITTURA

Commento al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM


Lc  1,1-4; 4,14-21

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Quattro volte Gesù, secondo il Vangelo di Luca, entra in una sinagoga, e ogni volta è sempre in una situazione di grande conflitto. La prima volta, quella che la liturgia ci presenta oggi, addirittura cercheranno di ammazzarlo.
Vediamo il perché. La liturgia ci presenta l’inizio del Vangelo di Luca, con l’intenzione dell’evangelista di descrivere accuratamente i fatti che altri hanno già narrato, e poi si salta subito, per quelle improvvise alchimie dei liturgisti, al capitolo 4.
“Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito”, e dopo le tentazioni del deserto, “e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe”. Ecco l’evangelista incomincia a prendere le distanze; le sinagoghe sono loro. Già la comunità cristiana si è distaccata da quella ebraica e quindi c’è questa differenza, sono le loro sinagoghe.
“E gli rendevano lode”, gli rendevano lode ma a Nazaret, a quanto pare non accadde la stessa cosa. “Venne a Nazaret” – Nazaret è un borgo di trogloditi, cioè gente che viveva ancora nelle grotte, un borgo selvaggio, conosciuto per essere un covo di nazionalisti, cioè di persone attaccate a ideali religiosi di supremazia di Israele e di violenza contro i dominatori romani – “e, secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga”, è la prima delle quattro volte in cui Gesù entrerà nella sinagoga nel Vangelo di Luca, e ogni volta sarà occasione di conflitto, “e si alzò a leggere.”
“Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia” e le letture liturgiche nella sinagoga seguivano un ciclo triennale, pertanto ogni sabato era ben prevista, ben prescritta, la lettura da fare. Ma Gesù, ecco che fa la prima infrazione. Gesù non legge il testo previsto per la liturgia di quel giorno, dice invece che “aprì il rotolo e trovò”. Questo ‘trovare’ è frutto di ‘cercare’, il verbo greco adoperato dall’evangelista è eurisko, da cui viene il famoso eureka.
Eureka che cos’è? Ho trovato perché ho cercato. Quindi Gesù cerca non la lettura del giorno, ma qualcosa di diverso. E cerca il passo del profeta Isaia, al capitolo 61, dove c’è l’investitura del Messia. «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione»”, l’unzione in ebraico si dice mashìah, da cui il termine Messia, che poi tradotto in greco è Cristo, che significa l’unto.
L’unto cos’è? L’unto è quell’uomo investito della forza, della potenza di Dio, che lo rende una persona divina, una rappresentanza di Dio e della sua forza. «E mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio»”. Il lieto annunzio che i poveri attendono quale può essere? La fine della loro povertà. “A proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista”.
Qui non si tratta tanto di restituire la vista ai non vedenti; le prigioni erano tutte sotto terra e i prigionieri, i carcerati, stavano completamente al buio, quindi restituire ai ciechi la vista significa liberare i prigionieri, liberare gli oppressi, come continua “«a rimettere in libertà gli oppressi e a proclamare l’anno di grazia del Signore»”.
Ecco perché è la buona notizia per i poveri, l’anno di grazia del Signore è il giubileo, dove, secondo la prescrizione del Libro del Levitico, avviene la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Quindi Gesù parla di questo periodo benevolo di liberazione per tutte le persone, ma, stranamente … il versetto continuava con “il giorno di vendetta del nostro Dio”.
E Gesù invece non lo legge; Gesù non è d’accordo con il profeta Isaia. E’ d’accordo col proclamare l’anno di grazia del Signore, cioè il segno della liberazione, ma non è d’accordo con la vendetta sui dominatori. Quindi il versetto continuava con il giorno di vendetta del nostro Dio e Gesù, invece, lo censura, Gesù non lo legge.
Allora Gesù già ha fatto una prima infrazione, ha cercato un testo che non era quello liturgico; adesso ne compie anche un’altra: omette la seconda parte di questo versetto. Poi “riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette”. Il ‘sedere’ è la posizione del maestro, la posizione di colui che insegna, ebbene, l’atmosfera è carica di tensione – peccato che la liturgia spezzi questo episodio in due domeniche, privandolo di tutto il suo pathos, di tutta la sua carica emotiva – “Nella sinagoga gli occhi di tutti erano fissi su di lui”.
C’è grande tensione, queste due infrazioni, ma soprattutto il fatto che Gesù non ha parlato della vendetta, che è quello che gli abitanti di Nazaret, nazionalisti esacerbati, aspettavano. “Allora incominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta quella scrittura che voi avete ascoltato»”. E qui non capisco perché nella traduzione il traduttore ha eliminato un elemento importante “con i vostri orecchi”.
L’evangelista vuole abbinare gli occhi nella sinagoga (gli occhi di tutti erano fissi su di lui) con gli orecchi. Perché questo? Perché è un evidente allusione al profeta Ezechiele, cap. 12, vers. 2, dove il profeta scrive “Figlio dell’Uomo tu abiti in mezzo a una genia di ribelli che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono perché sono una genia di ribelli”. Quindi questi occhi fissasti su Gesù non vedono veramente chi è, e le orecchie che ascoltano il suo messaggio non capiscono perché sono una genia di ribelli.
E qui termina la versione liturgica, che poi continua, lo vedremo, col commento di domenica prossima, quando tutta la sinagoga si rivolterà contro Gesù, e deciderà di assassinarlo. La prima volta che Gesù è entrato in una sinagoga.
 


Mercoledì 20 Gennaio,2010 Ore: 16:09
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Il Vangelo della domenica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info