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XXX TEMPO ORDINARIO – 25 ottobre 2009
RABBUNI’ CHE IO VEDA DI NUOVO

Commento al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM


Mc   10, 46-52
[In quel tempo], mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
 
Questo episodio è strettamente legato a quello precedente, alla richiesta di Giacomo e Giovanni di avere i posti donore accanto a Gesù nel momento del suo trionfo. Quindi va letto in questa ottica.
Vediamo, GesùGiunsero a Gerico. Gerico è lultima città prima della terra promessa che Giosuè aveva varcato con i suoi, e mentre partiva, levangelista adopera un verbo usato per lesodo, quindi è lesodo la tappa finale di Gesù, viene presentato uno strano personaggio: il figlio di Timèo, Bartimèo. Prima viene presentato con il nome in greco, figlio di Timèo e poi con lequivalente aramaico.
Normalmente Marco, quando doveva presentare un termine aramaico, prima lo presentava in questa lingua e poi nella sua traduzione in greco. Per esempio, quando dice Talità kum, che significa fanciulla alzati, oppure quando dice Effatà” che significa apriti, qui invece c’è prima il termine greco, il figlio di Timèo, Timèo significa lonore, lapprezzato, e poi lequivalente in aramaico.
Questo perché levangelista vuol farci capire Attenzione! Perché, al di là della realtà storica, questo è un personaggio altamente simbolico nel quale ti voglio raffigurare i discepoli - Giacomo e Giovanni che, nonostante Gesù avesse detto che andava a morire, loro hanno orecchi ma non odono, hanno occhi, ma non vedono, e pensano al loro trionfo.
Questo è il figlio di Timèo. E strano che venga presentato come il figlio dellonore, ma non viene detto il suo nome, è senza nome.
Che era cieco. Ecco perché era cieco, come aveva detto Gesù, rimproverando i suoi discepoli, hanno occhi, ma non vedono. Il motivo della cecità ce lo svela levangelista, sedeva lungo la strada.
Lungo la strada, nel capitolo 4 di questo Vangelo, al versetto 15, Gesù spiegava che il seme è gettato per terra e immediatamente viene Satana e lo rapisce. Satana è immagine del potere. I discepoli sono accecati da questa ideologia nazionalista del potere, per cui non comprendono la parola del Signore.
Sentendo che era Gesù il Nazareno, Nazaret è la città della Galilea dove serano asserragliati gli zeloti, quindi dire Gesù il Nazareno significava il bellicoso, il rivoluzionariocominciò a gridare e a dire «Figlio di Davide»!
E cieco. Gesùè il Figlio di Dio, non il Figlio di Davide. Figlio, in quella cultura, significava colui che rassomigliava al padre nel comportamento; Figlio di Davide si riferiva allattesa del messia, un messia potente nella forza e nella violenza, come Davide, il re che era riuscito a riunificare le dodici tribù e a dare loro una capitale, Gerusalemme, ma tutto attraverso la violenza.
Gesù non è il Figlio di Davide, Gesùè il Figlio di Dio. Gesù non toglie la vita, ma Gesù offre la sua. Ecco il motivo della cecità; il cieco si rivolge a Gesù chiamandolo Figlio di Davide. Quindi Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!Con questa frase non sta chiedendo di riacquistare la vista. Abbi pietà di me, è il popolo ch vede nel Figlio di Davide la soluzione alla sua sofferenza, alla dominazione. Come quando, allingresso di Gerusalemme, Gesù viene accolto da Osanna al Figlio di David!
Ebbene, nonostante molti lo rimproverino, lui grida ancora Figlio di Davide, abbi pietà di me!Chiede a Gesù di restaurare la monarchia del re Davide. Gesù si fermò e disse «Chiamatelo!»
Lo chiama, come chiama i discepoli che gli sono sempre lontani, lo accompagnano, ma non lo seguono. Gli sono distanti perché sono vittime di questa ideologia religiosa.
Lo chiamano ed ecco che incominci la conversione del discepolo. Egli, gettato via il suo mantello …” il mantello indica la persona, quindi la rottura con il proprio passato, la rottura con la propria ideologia finalmente è lui che va da Gesù, non è Gesù che va incontro al discepolo, ma è il discepolo che deve andare da Gesù e seguirlo.
Allora Gesù gli dissee Gesù si rivolge a questo cieco con le stesse identiche parole con le quali si era rivolto a Giacomo e Giovanni per la loro richiesta Che cosa vuoi che io faccia per te?Quindi levangelista, attraverso questo schema letterario, vuole far comprendere che, nellepisodio di questo cieco, è la spiegazione della richiesta di Giacomo e Giovanni.
E il cieco gli rispose «Rabbunì»”non lo chiama più Figlio di Davide. Rabbunì” era un termine reverenziale che veniva usato per Dio; i maestri di Israele venivano chiamati Rabbi, ma Dio veniva chiamato Rabbunì”, quindi il discepolo incomincia a comprendere.
Che io veda di nuovo!Quindi prima ci vedeva, è diventato cieco, non è nato cieco. E stata lideologia religiosa, nazionalista, di questo trionfo di Israele e del messia, che lo aveva reso cieco.
E Gesù gli disse «Va, la tua fede ti ha salvato»”, quando il discepolo comprende questo entra nella liberazione. E subito vide di nuovo, quindi è tornato a vedere come prima di essere accecato dallideologia, e lo seguiva lungo la strada. Qui la traduzione èlungo la strada, ma non è così. Lungo la strada ha un significato negativo, rappresenta il seme che è stato tolto via dagli uccelli cioè dal Satana ma ènella strada, cioè la strada di Gesù; finalmente il discepolo segue il Signore.


Venerd́ 23 Ottobre,2009 Ore: 10:34
 
 
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