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www.ildialogo.org Genova, città sull’orizzonte del mondo,di don Paolo Farinella

Genova, città sull’orizzonte del mondo

di don Paolo Farinella

[pubblicato su la Repubblica/Il Lavoro (locale) lunedì 28 dicembre 2009, p. VI con il titolo:
«Quel rito dell’amore xenofobo che ribalta verità e realtà»]
Finisce un anno, un anno comincia. Il rituale si perpetua inesorabile come una condanna a morte. Auguri, auspici, complimenti, propositi, banalità, sorrisi veri e finti, tutto fa brodo nel pentolone delle ovvietà amene della bontà che è d’obbligo almeno una volta all’anno, a Natale. Anche la Lega diventa buona e manda a dire con un doppio comunicato ufficiale della segreteria provinciale di Genova (23-12-2009) che «il Natale deve essere un momento di Comunione, non di divisione» (notare la maiuscola nella parola «Comunione»). Detto e fatto: per mettere in pratica il Natale, festa di «Comunione», i leghisti indicono uno pseudo referendum contro la costruzione di una moschea al Lagaccio, a Genova, in Italia e in tutto il mondo occidentale. La Lega ligure in omaggio alle tradizioni culturali di scambio di Genova con l’Oriente (basti pensare solo a San Giorgio!), vuole isolare la nostra gente per manovrarla meglio e si lancia in improvvisazioni di tradizioni cristiane che di cristiano non hanno né il sapore né l’odore. Scambiano il Mare Mediterraneo che unisce occidente oriente e Africa per un laghetto dove nuotano le oche padane.
Nello stesso comunicato la Lega aggiunge che «non si deve mischiare politica e religione». Detta da chi della religione sedicente cattolica ha fatto e va facendo una dichiarazione di guerra a tutto ciò che non è «bianco» o comunque palliduccio, questa dichiarazione è il massimo della sfacciataggine ideologica. Su questo punto i leghisti hanno imparato subito dal loro compare Berlusconi che dopo avere subìto un attacco violento per le banalità violente che ha urlato in comizio, ha avuto anche il coraggio di mettersi a predicare l’amore che vince sulla violenza e il perdono, ma non troppo. Con Berlusconi nelle vesti di cotanto padre e maestro «buono» di valori cristianucci, la Lega inneggia alla «Comunione» di Natale nei paraggi del «dio Po», dei riti celtici e dell’amore che nei cuori, purché xenòfobi.
E’ il ribaltamento della verità e della realtà: o è irresponsabilità o i leghisti non sanno quello che scrivono e dicono. Se si ascoltassero, forse qualche dubbio li assalirebbe. Invece no! Persistono nella loro recidività e protervia. E’ vero che molti cattolici votano Lega, ma questo fatto non è una prova, semmai è una colpa perché è la negazione fondamentale dell’etica cattolica e della dottrina sociale della Chiesa, sancendo così una incompatibilità radicale tra essere cattolici e aderire e/o votare Lega.
A San Torpete sono nati quattro bambini Gesù: palestinese/egiziano, africano, cinese e italiano e per buon peso il Gesù cinese è una bambina, perché come insegna la Scrittura «Dio opera tutto in tutti» (1Cor 12,6) e in Gesù «non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio né femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Gal 3,18). Il segretario provinciale della Lega che mi sprona a leggere le Scritture si eserciti a cercare questi passi se ancora possiede una Bibbia. L’augurio che faccio a Genova è un serio e profondo esame di coscienza per continuare ad essere quello che è sempre stata «tradizionalmente»: una città di mare, civile e, perché no?, anche cristiana, sull’orizzonte del mondo.
 
L’articolo precedente è la risposta al seguente comunicato della Lega provinciale ligure, qui di seguito riportato:
 
COMUNICATO STAMPA della Lega ligure
DON FARINELLLA ED IL PRESEPE MULTIETNICO A PARTO PLURIMO
 
Anche questo Natale deve far discutere. Dopo il caso della Moschea nel presepe (anno 2008) di Don Prospero quest'anno è la volta di Don Farinella, parroco di San Torpete a Genova che invece di pensare ai poveri ed ai problemi di chi abita il suo quartiere ha deciso di lanciare una provocazone proprio nei confronti della Lega accusata di razzismo e paganesimo. ll Farinella ha quindi deciso che molto cristianamente la Vegine Maria quest'anno, non partorirà solo un Bambin Gesù, ma ben quattro, di diversa razza e colore.
ll carrocio genovese, non accetta etichette da nessuno, "La Lega non è un partio confessionale ma è un Movimento composto anche da molti cattolici che hanno a cuore le proprie tradizioni. Gesù si è fatto uomo non per dividersi in  una o più razze,ma per rappresentare l'umanità nella sua universalità. -Commenta Edoardo Rixi - "La Messa politica anunciata per domani alle 21.00 è poi un vero affroto alla tradizione cristiana. Non, questo prete sembra un Iman". - "Noi - continua Rixi - difenderemo il Natale della nostra tradizione fino in fondo. Non vogliamo accettare provocazioni ma invitiamo il parroco a moderare i toni, almeno a Natale. ci auguriamo poi che nelleFestività avrà modo di rileggersi le Sacre Scritture."


Mercoledì 06 Gennaio,2010 Ore: 16:26
 
 
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