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www.ildialogo.org «L'onestà come peccato»,di Mario Mariotti

«L'onestà come peccato»

di Mario Mariotti

Data la qualità dei "fatti e non parole" messi in opera dal governo dell'ineffabile bipede di Arcore, si rivela sempre più necessario ed opportuno che l'"uomo della provvidenza bagnasca" si impadronisca di tutto quello che resta di non completamente condizionato della nostra informazione italiana. Altrimenti io penso che sarà piuttosto difficile ed impegnativo per lui riuscire a convincere gli allocchi colpevoli del reato di onestà, cioè la maggioranza degli Italiani, che le loro aliquote di tassazione devono rimanere attorno al 30%, mentre quelle degli evasori, dei miliardari che hanno falsificato i bilanci, sottratto documenti, date false comunicazioni al fisco ed asportato capitali all'estero, devono essere condonate ad un miserrimo 5%, operando in questo modo una vera e propria incitazione a delinquere.
É vero che anche all'estero l'"allocco italiano" é il primo nella lista dei candidati per l'Oscar dell'alienazione, dell'ingenuità dell'incoscienza etica, ma quando le cavolate sono troppo evidenti, si corrono dei rischi. Sarà allora opportuno mettersi d’accordo anche con Bagnasco e tutta la CEI, per fornire al popolo di Dio, pellegrino in Italia, la giusta lettura della summenzionata manovra dello scudo fiscale. Eccola pronta! Dato che i ricchi epuloni hanno già all'inferno la fiamma in pilota nel bruciatore che li aspetta, e quest'ultimo e anche supportato da un compressore che velocizza il flusso del gas propano liquefatto, il GPL, diamo loro una qualche consolazione nell'al di qua, e lasciamoli irridere, beffeggiare e sfruttare indegnamente il popolo sempre più numeroso dei poveri Lazzari.
Appena la vera ed unica "compagna" rimasta, sorella morte, busserà alla loro porta, loro andranno nei tormenti (chissà se saranno assistiti da qualche confessore o cappellano militare), mentre i poveri Lazzari li guarderanno da lassù, felici della fottitura temporale e temporanea e della gioia eterna del paradiso. Chissà che Tempio ed Impero non riescano a farla franca anche questa volta!
Ma quella di cui abbiamo trattato fino a qui non è certo l'unica perla evacuata dal governo dei "fatti e non parole". L'altra, la più bella e la più preziosa, é quella della clandestinità come reato! Dato che questo è il governo del fare e non del predicare, io lo invito proprio a mettere in atto il suo specifico, il fare, e voglio caratterizzare il quadro della situazione che sortirebbe da questo "fare". Dato che le badanti regolarizzate sono state meno di 300 mila, e si stima esse siano più di 600 mila, ecco che ci sono alcune centinaia di migliaia di badanti colpevoli del reato di clandestinità da catturare, da colpire con la multa dei 10 mila euro (che costituiscono gli "spiccioli" del loro capitale accumulato) e da rispedire nei loro Paesi d'origine; ed ecco che ci sono centinaia di migliaia di Italiani colpevoli di aver ospitato e nascosto le clandestine nelle loro case.
Qui le cose si complicano: i vecchietti non autosufficienti li mettiamo a carico delle Stato nelle strutture sanitarie, nelle case protette che non esistono, e nelle prigioni della Repubblica che sono gia talmente sature da aver bisogno di muri di gomma per potersi dilatare e contenere i nuovi ospiti? E cosa ne facciamo degli altri componenti delle famiglie che ospitavano le badanti-delinquenti per clandestinità, cioè degli adulti sani colpevoli di complicità nel reato di clandestinità?
Se li mettiamo insieme a quegli imprenditori che sfruttano in nero i propri operai nell'edilizia e nei lavori stagionali in agricoltura, a coloro che competono con gli integralisti islamici nell'usare violenza sulle donne, soprattutto fra le mura domestiche, a coloro che si impasticcano e si ubriacano e ammazzano il prossimo sulle strade, e se poi li mettiamo insieme ai micro-evasori fiscali che non sono macro-evasori perché non hanno quello su cui evadere, mi sa che la mezza Italia dei sani deve diventare secondina della parte delinquente, (che delinque) dei propri concittadini!
Poveri noi! Fra poco dovremo andare a confessarci se abbiamo rubato troppo poco, e i consigli che ci verranno dal di là della grata saranno quelli di non pensare alle brutture della terra) e di impegnarci nel volontariato, perché l'oligarchia dei ricchissimi ha gia mangiato tutto, (l'8 per mille no di certo), e per gli allocchi non restano che le briciole ..... E anche sotto questo profilo gli allocchi, cioè noi, sono proprio fortissimi! Una volta il volontariato si faceva per coprire le carenze del potere politico, che pensava solo ad ingrassare sé stesso e la cerchia dei propri intimi, nei settori della sanità, negli eventi catastrofici, nelle iniziative a favore dei disabili e dei non-autosufficienti.
Oggi sembra che esso apra il proprio intervento anche in rapporto al problema-sicurezza. Dato che il governo non vuole prendere i soldi a quelli che li hanno, che li portano all'estero, che evadono, che denunciano redditi irrisori usando la Ferrari per andare dove è ormeggiata la propria barca nei fine-settimana, le forze dell’ordine sono scarse, mal organizzate e mal pagate, e il problema sicurezza esiste, ed anche si amplifica, perché i poveri e i disperati, sempre più numerosi, sono facili prede di quelli che compongono la malavita organizzata; e allora appare cosa buona e giusta dare vita alle ronde per sorvegliare il territorio, e continuare a votare per coloro che sono alla radice dei problemi per risolvere i quali ci vogliono proprio le ronde.... Comunque, per concludere con una nota di ottimismo, mi sembra anche necessario dire che il popolo degli allocchi non si é ancora del tutto globalizzato.
Abbiamo una informazione che altera la realtà, ed opera a favore della metamorfosi dei cittadini-lavoratori in allocchi-consumatori mai sedati, ma esiste ancora il popolo colpevole del reato di onestà, è molto più diffuso di quanto appaia e quello che sostiene il positivo e mette in opera l’onestà e la solidarietà.
Il Beati i ricchi non ha ancora contaminato tutti; e coloro che vivono onestamente, fanno il proprio lavoro per contribuire al bene comune, pagano le tasse senza rischiare l'infarto, cercano di togliere sofferenza e di portare il necessario e la gioia a coloro che accostano nel cammino della propria vita, ci sono, esistono, e sono determinati a resistere. A loro io credo manchi solo una cosa: la consapevolezza che solo la riscoperta di un progetto socialista, che non sarebbe poi altro che cristianesimo incarnato, potrà farci uscire e guarire dalla metastasi che nella nostra società ha la radice nel capitalismo privato, nel mercato, nella competizione. Dovremo aggredire la radice, e un ramo di lei e dentro a noi stessi ..... Quindi occhi aperti, e resistenza!
 
Mario Mariotti


Sabato 24 Ottobre,2009 Ore: 16:50
 
 
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