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www.ildialogo.org GENOVA, CAPITALE DELLA DIGNITA’,di don Paolo Farinella

GENOVA, CAPITALE DELLA DIGNITA’

di don Paolo Farinella

[pubblicato su la Repubblica/Il Lavoro (locale) del 19 luglio 2009, p. XIV con il titolo: «Morettini, ovvero la rivincita del valore morale politico»]
In un mondo di trafficanti che inquinano la Politica (con P maiuscola), finalmente possiamo porre un punto fermo con nome e cognome. Nome: Massimiliano. Cognome: Morettini. Ruolo: già Assessore alle politiche giovanili del comune di Genova. Nel maggio dello scorso anno, coinvolto nello scandalo dell’appalto delle mense scolastiche, Morettini fu l’unico a dimettersi subito dal suo ufficio, a presentarsi spontaneamente al magistrato e ad affidarsi col cuore trafitto e la vita politica stroncata alla valutazione della Giustizia. La presunzione di innocenza in l’Italia è una semplice barzelletta e nemmeno delle più pulite. In un Paese governato da un presidente del consiglio che per sfuggire la Giustizia, non esita a distruggere legalità e istituzioni e a istituzionalizzare la bugia e la falsità come metodo di governo. In questa melma indecente, oggi siamo onorati di riconoscere a Massimiliano Morettini l’orgoglio di una città di cui non si è servito, ma che ha servito con dignità. Ci aspettiamo che l’Amministrazione, tramite il Sindaco, gli restituisca, almeno moralmente, quello che gli spetta: l’onorabilità e la riconoscenza della comunità civile per l’esempio di valore morale e politico. Lui ne ha diritto, noi ne abbiamo il dovere.
Questo fatto ci porta dentro altri fatti che coinvolgono Genova, perché tra i rinviati a giudizio vi è il Professor Giuseppe Profiti, pezzo da novanta negli affari meno nobili che passano per Genova.  Ex ufficiale delle Fiamme Gialle, è stato Direttore Generale per le risorse finanziarie presso la regione Liguria dal 2001 al 2008, gestendo direttamente la vendita alla Regione Liguria di quasi tutto il patrimonio immobiliare dell’Ospedale Galliera. Nominato dall’arcivescovo di Genova, non si è fermato nemmeno di fronte a famiglie che sono state gettate sulla strada senza uno straccio di preavviso: ah, la famiglia! Cellula primaria della società e della Chiesa e anche struttura portante della mafia! Per un’Opera Pia, moralmente garantita dall’arcivescovo, è un ludibrio. Profiti per quattro anni come Regione finanziava il Galliera e come vicepresidente del Galliera ritirava i finanziamenti. Controllato e controllore. Un berlusconetto regionale. Per premiare la sua onestà morale e la sua dirittura amministrativa, il card. Tarcisio Bertone lo ha nominato direttore dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, proprietà del Vaticano.
Il  «nuovo» Galliera è approdato alla fase degli appalti e la stampa (ancora libera!) informa che vi sono state offerte con sconti di quasi il 100%, quindi, a rigore di logica, gli offerenti che inneggiano il mercato con cui fanno i gargarismi prima e dopo i pasti, ci rimetteranno. Qualcosa non quadra: c’è del marcio al Galliera, perché chi sconta del 100% o ha già rubato o sa di  rubare ancora di più. Di nuovo, chiediamo all’arcivescovo di Genova di conoscere i veri termini dell’«affaire» nuovo Galliera; che pubblichi i curricula di tutti i membri del consiglio di amministrazione e le ragioni per cui sono stati nominati; che cacci pubblicamente chi sta intrallazzando alle spalle della città e della morale. Se la Regione mette un terzo dei costi, noi cittadini abbiamo il diritto di sapere e il cardinale il dovere di informare, senza reticenze, senza omertà. Ho saputo che dopo il mio articolo (Repubblica 5/7/2009) sul caso vergognoso e senza decenza che vede implicato un innocente, il neurologo Angelo Patrone, qualche membro del consiglio si sia risentito. Stia tranquillo il consiglio del Galliera, non deve risentirsi di me che conto come il due di briscola, ma in se stesso deve rigurgitare di indignazione se permette che l’Opera Pia del Galliera raggiunga simili livelli di nefandezza e di indecorosità. Se anche il custode dorme, chi custodirà la dignità?


Giovedě 30 Luglio,2009 Ore: 16:15
 
 
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