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www.ildialogo.org Crisi sociale e manovre di palazzo,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Crisi sociale e manovre di palazzo

di Giovanni Sarubbi

Cristiani di tutto il mondo unitevi e fate sentire la vostra voce.


Operai di Melfi in lotta per la difesa del posto di lavoro

Boffo dunque alla fine si è dimesso. Si è dimesso lo stesso giorno della pubblicazione su Avvenire di un elenco di ben 10 falsità che il direttore de “il giornale”, secondo Boffo, ha scagliato contro di lui. Tutto falso, dieci volte falso, ma si è dimesso lo stesso. Perché dimettersi se le accuse di Feltri sono tutte false? Io mi sarei aspettato una immediata citazione per danni nei confronti di Feltri. Invece no, ci sono le dimissioni che non hanno un senso logico.

Di li a poche ore c’è stato l’incontro fra il cardinale Bagnasco e la Lega Nord nelle persone di Bossi e Calderoli. Gli autori delle “leggi porcate”, i promotori della xenofobia e islamofobia, coloro che si sono sposati con riti celtici e che hanno promosso riti pagani sulle sponde del fiume Po, sono stati ricevuti come i più genuini difensori delle “radici cristiane dell’Italia e dell’Europa”, tanto che Bossi ha potuto dichiarare di “aver scoperto che la Chiesa cattolica non ce l'ha con la Lega”. Tutto nello stesso giorno, quasi a dimostrare come si tratta di fatti strettamente legati fra di loro.

Sia chiaro noi non ci stracceremo le vesti per le dimissioni di Boffo anche rispetto a quello che abbiamo scritto l’altro ieri. Egli non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo. Si è limitato a pubblicare parzialmente su Avvenire un articolo del giornalista Nicotri, con tanto di link al suo sito contenente attacchi durissimi contro Bertone e Benedetto XVI, dicendo così implicitamente di sapere bene da dove veniva l’attacco nei suoi confronti e quale ne era lo scopo.

L’omosessualità di Boffo, presunta o reale che sia, è il pretesto che è stato usato contro di lui per affermare il rigido allineamento che tutte le strutture della Chiesa Cattolica Romana devono avere con ciò che si pensa in Vaticano. Nessuno può sgarrare, come fra l’altro dimostra l'avvio da parte della “Congregazione per la dottrina della fede” di un processo inquisitorio contro i 41 preti che all’inizio del 2009 firmarono un appello “per la libertà sul fine-vita” promosso dalla rivista MicroMega dopo la morte di Eluana Englaro. La polizia segreta vaticana è all’opera e ha sguinzagliato i suoi agenti.

Siamo oramai al “Papa Re”, ad un nuovo e più devastante potere temporale del Vaticano nei confronti dell’Italia. Altro che “vicario di Cristo” o di Dio che dir si voglia. Quello che si intravede all’orizzonte fa venire la pelle d’oca.

Non sappiamo ovviamente se siano veri tutti gli scenari e le ipotesi che circolano in questi giorni sulla stampa ma, come si dice, la dove c’è fumo c’è pure un po’ di arrosto o per lo meno un fuoco che brucia. E comunque la si metta nulla di buono c’è all’orizzonte per i semplici cittadini dell’Italia, per quelli che non posseggono un patrimonio di svariati miliardi di euro e che vivono con la pensione o lo stipendio da operaio o impiegato, peggio se precari.

Bagnasco ed il duo Bossi-Calderoli avranno trovato l’intesa sulla questione degli immigrati? E su che cosa si sono messi d’accordo? Perché la CEI ha voluto dare una patente di credibilità e di cattolicità alla Lega Nord, un partito che da quando è nato ha fomentato gli odi per gli immigrati, per i meridionali, per gli islamici, per i rom? Che necessità ne aveva? Le tante comunità cristiane che in Italia si stanno opponendo concretamente all’obbrobrio del “pacchetto sicurezza”, accogliendo e proteggendo gli immigrati senza permesso di soggiorno, potranno continuare a farlo o saranno denunciate dagli stessi vescovi o direttamente dal Vaticano? Purtroppo non si tratta di una domanda tendenziosa: è già successo in America Centrale e in Sud America, nel periodo della lotta cruenta contro la “Teologia della liberazione” che ha prodotto migliaia di martiri, fra cui Oscar Romero. E cosa farà il Vaticano contro quelle chiese, come per esempio la Chiesa Valdese, che si sono espresse contro il “pacchetto sicurezza”? E sulle condizioni di vita e di lavoro degli operai, degli impiegati, dei tantissimi cassintegrati, dei precari della scuola o di quelli prodotti dalle leggi che hanno legalizzato il caporalato e il supersfruttamento, che posizioni assumerà la gerarchia cattolica? Penserà solo alle sue finanze e ai suoi tanti privilegi?

Oramai in tutta Italia ci sono centinaia di situazioni di crisi aziendali che stanno portando i lavoratori a praticare forme di lotta spettacolari: ci si incatena sui tetti, sui carri ponte, davanti ai provveditorati, o si fanno manifestazioni in mutande per dire che la situazione è drammatica e che chi non ha nulla da perdere è disposto a tutto per difendere il proprio diritto alla vita. Stanno praticando l'evangelico “se qualcuno ti vuole depredare del tuo mantello tu denudati completamente, denuncia platealmente la sua ingordigia”.

Ma lo scenario politico che si intravede nelle manovre in corso e di cui il “caso Boffo” fa parte, ci dicono che il Vaticano non ha in mente il bene del popolo italiano, non ha interesse a sostenere un blocco sociale imperniato su chi suda e lavora, su chi difende l’ambiente, su chi si oppone all’arricchimento di pochi individui ai danni dell’intera collettività nazionale. Il blocco sociale che si intravede nelle manovre in corso è sempre imperniato sul grande capitale industriale e finanziario, lo stesso che è responsabile della pesante crisi economica che stiamo vivendo. Quello a cui sta lavorando il Vaticano è un blocco sociale guidato magari da un premier più presentabile, meno screditato e pericoloso per gli stessi capitalisti nostrani come è Berlusconi. I giornali fanno il nome di Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e Presidente della Fiat, e di Pierferdinando Casini, leader UDC. Cosa cambierebbe per la povera gente? Questo è il contributo che la gerarchia cattolica vuole dare al superamento della più grave crisi economica, politica, morale e sociale della nostra collettività nazionale? E sulla guerra, nella quale il nostro paese è impegnato in varie parti del monto con circa diecimila soldati italiani dislocati nei punti più caldi, cosa vuole fare il Vaticano? E sulla immane questione dei rifiuti che sta per distruggere definitivamente l'ambiente della regione Campania e su cui tanti cristiani si sono impegnati? E sul riscaldamento globale, la morte per fame di alcuni miliardi di esseri umani? Come si concilia il termine “cattolico”, cioè universale, con manovre di palazzo, con imboscate scandalistiche, con la mancanza di misericordia nei confronti di chi soffre, a fronte di una sporcizia, di cui lo stesso Ratzinger parlò prima della sua elezione, che permea gran parte della gerarchia cattolica?

Per la gerarchia della chiesa cattolica valgono le parole scritte dal profeta Ezechiele: «Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza.» (Ez 34,2-4 )

Cristiani di tutto il mondo unitevi e fate sentire la vostra voce.

 



Sabato 05 Settembre,2009 Ore: 19:47
 
 
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