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www.ildialogo.org Venti di guerra sull'Iran,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Venti di guerra sull'Iran

di Giovanni Sarubbi

DI nuovo ricominciano a soffiare fortemente i venti di guerra, questa volta contro l’Iran. Alcune fonti di informazione hanno dato notizia del movimento di navi e sommergibili da guerra israeliani, dotati di missili cruise,  verso il Mar Rosso. L’Amministrazione Obama, come è già successo nel gennaio 2008 con l’attacco a Gaza, non dovrebbe opporre alcun veto all’eventuale attacco all’Iran da parte Israeliana, con la non trascurabile differenza che nel 2008 Obama non era ancora insediato ufficialmente alla Casa Bianca. Il sogno di un Presidente USA “pacifista” si sta dunque progressivamente sgretolando come dimostra, fra l’altro, la pesante offensiva che gli USA stanno conducendo in Afghanistan nell'ultimo mese e che vedono l’Italia pesantemente coinvolta in vere e proprie azioni di guerra.
E mentre le navi e le truppe prendono posizione e si preparano a scaricare sulla gente iraniana il loro potenziale distruttivo, continua anche la guerra psicologica, quella che serve a preparare l’opinione pubblica mondiale e quella occidentale in particolare, a non opporre alcuna resistenza alla guerra o addirittura ad appoggiarla perchè è stata scatenata contro "lo stato canaglia di turno". E’ quanto sta accadendo proprio in queste ore anche mediante l’uso della rete e di tutti gli atri mezzi di comunicazione di massa.
Abbiamo ricevuto più di un messaggio che ci invita a sostenere una  “Giornata d'azione mondiale per i diritti in Iran”  per il 25 luglio. Circola anche un messaggio attribuito al premio nobel per la pace, l’iraniana Shirin Ebadi, che chiede alle donne di tutto il mondo di appoggiare il movimento che si è sviluppato in Iran a partire dalle ultime elezioni presidenziali che hanno riconfermato il presidente uscente Ahmadinejad. Questi messaggi stanno circolando ampiamente anche fra le mailing-list della ex “sinistra arcobaleno” ed è molto probabile che vedremo di nuovo molti degli ex parlamentari dei gruppi di “Sinistra e Libertà” e della neonata “Federazione della sinistra alternativa”, partecipare ad iniziative davanti alle sedi diplomatiche iraniane insieme ai partiti della destra che, non rispettando i diritti umani in Italia, vedi la nuova legge razzista sull’immigrazione, sono durissimi a chiederne il rispetto in Iran.
A tutti coloro che ci hanno scritto diciamo che noi non siamo disponibili a farci strumentalizzare e a partecipare ad iniziative che puzzano di imbroglio lontano un miglio e soprattutto non possiamo partecipare ad iniziative che vedono coinvolti partiti e personaggi politici che in Italia hanno fatto strame dei diritti umani e delle libertà fondamentali, a cominciare da una informazione libera e indipendente. Gli stessi partiti e personaggi politici che hanno dato all’Iran un vero e proprio ultimatum al G8 dell’Aquila e che non solo non fanno nulla per fermare tutte le guerre in corso, ma si preparano a sostenere Israele quando questa deciderà di attaccare l’Iran, come è già successo con Gaza.
Chi è per la pace, e noi lo siamo fortemente, chiede innanzitutto il disarmo di tutte le nazioni e non appoggia o promuove nessuna azione che in qualsiasi modo possa servire a giustificare una guerra contro qualsiasi popolo, come sta invece succedendo con l’Iran. E uno schema che abbiamo visto ripetersi più volte ed è incredibile che ci siano ancora persone che ci caschino così platealmente.
Ci auguriamo allora che i pacifisti italiani sappiano scegliere con attenzione i propri compagni di strada e non si facciano prendere dall’odio antireligioso, come quello usato contro gli ayatollah iraniani, che non è mai una cosa buona.


Venerd́ 24 Luglio,2009 Ore: 16:05
 
 
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