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www.ildialogo.org Dalla finestra all'eremo,di Mario Mariotti

Editoriale
Dalla finestra all'eremo

di Mario Mariotti

Come faranno mai i sacerdoti di un Dio che é stato assassinato dai sacerdoti perché voleva liberare l'umanità dai sacerdoti, a far conoscere un Dio che li nega in quanto tali, cioè sacerdoti? Come faranno mai i sacerdoti, che si considerano "Alter Cristus", a seguire e ad imitare il Signore quando Lui se la prende proprio coi sacerdoti? Come faranno mai i sacerdoti a non irritare o indignare l'Altissimo quando viene annoiato e perseguitato dalle loro preghiere e defatiganti liturgie, mentre Lui stesso ci ha fatto sapere, attraverso Gesu, che ci é Padre; e che il Padre, come ogni padre, per i suoi figli fa tutto il possibile per amore, e non perché e stato sollecitato ad intervenire dalle loro preghiere?
E tu, Benedetto, che in un raptus di lucidità hai fatto un appello a favore degli operai che perdono il posto di lavoro, quando ti renderai conto che quando canti una musica che va bene a tutti, significa che il tuo concerto non solo è inutile, ma anche dannoso, perché ti fa acquisire dei meriti che non meriti e che andranno a danno di coloro che tu stai impuffando da sempre, e per i quali oggi stai facendo il tuo appello? Intanto dovresti pontificare su una realtà, il lavoro, in rapporto alla quale tu stesso dovresti essere pontificato; esso, il lavoro, oltre ad essere un diritto e un dovere umano fondamentale, é anche e sostanzialmente la vera condizione eucaristica: ognuno fa di sé stesso pane per gli altri spendendo la propria vita svolgendo attività e compiti utili e necessari al bene comune, e a lui stesso arrivano i frutti degli altri che si sono spesi per lui. Se questo é vero come é vero, allora non dovresti perdere occasione, tutte le volte che ti affacci dalla finestra del palazzo apostolico, ( spero che gli Apostoli non si in..dignino vedendo come i loro successori trattano sé stessi, da poveri pescatori a monarchi faraonici), di catechizzare il prossimo sulla verità fondamentale che la vera eucarestia é il lavoro, e che finché lasceremo a piede libero il capitalismo privato, il mercato e la competizione, questa eucarestia verrà negata a tanti, a troppi nostri fratelli, perché il fenomeno é strutturale, e i competitivi vincono, e i non competitivi perdono, e il mercato e la legge del più forte che detta le condizioni al più debole, e il privato che accumula enormi capitali si trova in condizione di comprare e di usare anche la Verità, comprando i mezzi di informazione che costruiscono e comunicano la sua verità.
Vuoi che io ti predica il futuro, il risultato del tuo appello? I sindacati, privi di memoria storica sulla collocazione di Santa Romana Chiesa, sempre e indefettibilmente dalla parte dei ricchi e dei potenti, si sono gia messi in ginocchio per ricevere una benedizione che conta come il due di coppe quando a briscola comanda bastone; il governo si dichiara, commosso e in comunione con te con Sua Santità, mentre lascia che i ricchi diventino sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, e invece di occuparsi dei più poveri, mettendo le mani in tasca ai ricchi, si occupa di mettere in atto delle riforme che impoveriscano ancora di più i servizi sociali, scuola, sanità e c., e mettano al riparo i ricchissimi dai loro guai giudiziari, originati dall’eccesso di velocità dell'accumulo; gli imprenditori faranno qualche concessione di facciata, ma poi, facendo appello al dogma della competitività, molleranno alla guazza i lavoratori eccedenti, e a questi ci dovrà pensare la fiscalità generale attraverso gli ammortizzatori sociali, pagati, in definitiva, prevalentemente dalle tasse degli stessi lavoratori.
Ecco il risultato dell'appello apprezzato “da lo universo mondo"! Il I° gennaio, in occasione della 43° Giornata Mondiale della Pace, tu hai lanciato il tuo messaggio: "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". Ecco un altro esempio di puro suono, di una proposizione cui manchino o il soggetto o il verbo, di uno che parla tacendo o che tace parlando. Prova ad ascoltare cosa hanno detto Evo Morales e Hugo Chavez al vertice di Copenhagen sui cambiamenti climatici.
"Se noi non identifichiamo la causa della distruzione dell'ambiente, e quindi della vita e dell'umanità, non risolveremo mai il problema. E la causa e quella cultura di morte che e il capitalismo, e il "vivere meglio" sfruttando gli altri e violentando la Terra. Ad esso va contrapposta quella cultura della vita che é il socialismo, il "vivir bien", che é vivere in solidarietà, in uguaglianza, in complementarità, in reciprocità .... " .
Caro Benedetto, dato che qui ci sono i soggetti ed i verbi, e non solo il "vogliamoci bene tutti", non sarà il caso che tu ceda il posto, la finestra, ai precedenti personaggi, e ti ritiri in un eremo a pregare per la tua anima, che corre grossi rischi, data la tua ostentata comunione ieri con Bush il guerrafondaio, e oggi con Berlusca il corruttore? Il discorso fatto bene non l'hanno pronunciato solo Morales e Chavez; anche Laonardo Boff denuncia in modo chiaro, cristallino, il capitalismo, che reca solo dolore, anche alla Terra, per cui c'è opposizione frontale fra ecologia e capitalismo; ma tu, Benedetto, hai condannato la Teologia della Liberazione, e tolto autorità a quella parte di Chiesa che, finalmente, si era messa dalla parte dei poveri, dei lavoratori, degli sfruttati. Anche di questo dovrai rendere conto, per cui, corri a pregare....
Per quanto riguarda me, ecco il mio ultimo messaggio, terribile domanda cui bisognerà trovare un'adeguata risposta: Se la politica rimane ostaggio dell'economia, e questa é dominata dai poteri forti, dagli ultramiliardari, cancri maligni che succhiano la vita a sterminate moltitudini di nostri fratelli che sono “fuori mercato” e se gli eletti dal popolo sono assatanati a conservare il consenso di coloro che li eleggono, chi potrà mai imporre quelle politiche impopolari che sono necessarie per introdurre la cultura del necessario, indispensabile al Pianeta per sopravvivere, e l'economia di comunione, essa pure indispensabile a quella sterminata quota di umanità che oggi é fuori mercato, é ostaggio della fame, delle malattie, dello sfruttamento all'interno di un mondo che, potenzialmente, potrebbe dare il necessario e la gioia a tutti i viventi?
Mario Mariotti


Domenica 28 Febbraio,2010 Ore: 16:36
 
 
Commenti

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Autore Cittą Giorno Ora
teresa Benedini Brescia 01/3/2010 09.15
Titolo:Grazie
Grazie, semplicemente grazie per parole che non sono solo parole: E' tutto un programma di vita, di vita piena!

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