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www.ildialogo.org USA: la giustizia come reato!,di Mario Mariotti

USA: la giustizia come reato!

di Mario Mariotti

La prova inconfutabile e incontrovertibile che a globalizzarsi, oltre al “mercancro”, è stata anche l’alienazione e l’imbecillità indotta dalla cultura dominante, è data da quei “segni dei tempi” che dovrebbero allertare la gente, e spingerla a capire e a cambiare pelle, e invece vengono metabolizzati nella più completa indifferenza, e usati anche per conservare il consenso a chi sull’alienazione dei popoli ha costruito il proprio potere.
Partiamo dagli USA. Colà, Obama vuol portare avanti la riforma sanitaria, perché oggi 45 milioni di cittadini sono esclusi dalla copertura mutualistica, che, in quel Paese, viene gestita dalle assicurazioni private, e lui vuol fare in modo che tutti i cittadini, nessuno escluso, possono usufruire del diritto umano fondamentale alla salute. Ora io mi chiedo: cosa può esserci di più giusto e di più ovvio di questo obiettivo, in un Paese che ha speso e spende cifre enormi in armamenti e in guerre d’aggressione mentre lascia un’ugualmente enorme frazione dei propri cittadini priva di assistenza sanitaria? Niente di più giusto e di più ovvio, anzi, niente di più ovviamente giusto! E invece no. Obama viene contrastato sia dai repubblicani che da una parte degli stessi democratici, e viene accusato di quello che, in quella cultura, è il crimine dei crimini, l’ipostatizzazione del Maligno, e cioè viene accusato di “socialismo”!.
Il voler garantire a tutti il diritto alla salute è inconfutabile che sia una cosa giusta, e quindi Obama viene accusato di volere la giustizia. Giustizia ed eguaglianza come reati! Come mai succede una cosa tanto assurda, quanto indecente, e di cosa essa può essere segnale? Primo: che in quel Paese, paradigma di libertà e democrazia, non esistono né libertà e né democrazia. Quarantacinque milioni di cittadini, infatti, non possono essere tanto liberamente alienati da non volere rivendicare per sé stessi questo elementare diritto. Negli USA, allora, essi non hanno voce, e dove i poveri non hanno voce, la democrazia e solamente formale, e sostanzialmente assente! Secondo: se in quel Paese la maggioranza pensa che il fare una cosa giusta sia ingiusto, allora è evidente che la cultura di tale maggioranza è inequivocabilmente razzista e fascista.
I poveri non devono avere l’assistenza sanitaria perché non la meritano, perché non hanno la qualità di coloro che hanno successo, e quindi soldi, e quindi la possibilità di assicurarsi privatamente.
Ecco che il mondo è diviso in vincitori e perdenti, in patrizi e plebei, in persone di successo e in vite senza valore, nella razza dei ricchi che devono dominare e in quella dei poveri che non devono avere visibilità, non devono disturbare, non devono farsi sentire, per non fare capire al prossimo che il “sogno americano”, e il “beati i ricchi”, è un’enorme e micidiale porcheria.
Terzo: se noi italiani non fossimo rimasti rincoglioniti dalla cultura della sede centrale dell’Impero, favola maligna nella quale i buoni sono i cow-bois, e i cattivi i Pellerossa, e i difensori della democrazia sono quei bravi ragazzi americani che hanno violentato, massacrato e contaminato ogni contrada del Pianeta, al fine di globalizzare l’area del “mercancro”, e la possibilità di moltiplicare i dollari, cioè il profitto a vantaggio delle proprie multinazionali, allora ci saremmo accorti che, per merito dei nostri vituperati comunisti, l’america per i poveri non era negli USA, ma qui da noi, dove si era riusciti a mettere in piedi quello stato sociale, scuola per tutti, sanità per tutti, cassa-integrazione per gli operai in difficoltà, che negli USA è ben lontano dal concretizzarsi anche oggi, date le difficoltà che trova Obama per realizzare quello che da noi, è stata una conquista di quasi mezzo secolo fa, e che oggi andiamo perdendo a causa della dematerializzazione della Sinistra. E dopo aver messo la proboscide negli USA, Paese in cui i presidenti, se piegano un po’ troppo a sinistra, vengono accusati di socialismo, e rischiano di andare a fare una partita a carte nell’al di là, coi fratelli Kenney e Martin Luter King; ora diamo un’occhiata alle nostre contrade.
Qui l’economista Tremonti, responsabile fra l’altro di quei tagli di personale nella scuola che renderanno la vita impossibile agli insegnanti in servizio, dato il numero sempre più elevato di scolari e data la molteplicità delle etnie degli stessi, e renderanno la vita ancora più impossibile alle famiglie di quelli che resteranno disoccupati, ebbene costui rispolvera i messaggi socialisti, facendo finta di prendersela con le banche, (le quali sono state aiutate da lui senza contropartita), e invitando gli economisti a tenere il becco chiuso perché le loro previsioni sbagliano sempre. Si vede che lui stesso non è un economista, bensì un allevatore di bachi da seta nelle ex colonie dell’Impero fascista; e inoltre deve essere grato del buon lavoro dei chirurghi estetici, che sono riusciti ad immobilizzargli l’espressione del viso facendo apparire che lui creda a quello che dice, viso che altrimenti, si deformerebbe per le ignobili risate originate dalle fesserie che lui stesso pronuncia ai danni dei semplici residenti nel nostro Stivale.
Sempre qui poi, il Cavaliere, che negli ultimi tempi è stato insignito anche del titolo di donnaiolo, chiedendo scusa alle prostitute che ci precederanno nel Regno dei Cieli, unito al santo protettore della Padania, essa pure dalle radici cristiane, si è dato da fare per far capire a S. R. Chiesa (vedi caso Boffo) che se lei prende la piega di sputtanarlo, lui stesso che ha in mano l’informazione, la tirerà in ballo facendo uscire dagli armadi gli innumerevoli scheletri che essa tiene ben riposti, e riguardanti quella sfera sessuale di segno opposto che accompagna il suo pluriaccessoriato passaggio in questa nostra valle di lacrime, trasformata, per lei, in confortevole “residence” attraverso i privilegi e i concordati coi potenti di questo mondo. A seguito di questo avvertimento vengono rinsaldati i legami fra governo e S. Sede, Nostro Signore Gesù Cristo deve continuare a fare da parafulmine anche ai puttanieri ed ai pedofili, oltre che, e cosa ben più grave e micidiale, al “mercancro”, e coloro che sarebbero stati posti per fare le guardie della città cambiano di mansione, e si mettono a benedire il polimorfo casino…
Andate tranquilli, fratelli. Lasceremo annegare ed angariare qualche migliaio di poveri, ma avremo finalmente la sicurezza, mentre la delinquenza autoctona emigrerà su Marte, in cerca di acqua e di polli da spennare. Andate tranquilli fratelli. Vareremo anche il piano-casa stanziando miliardi di euro. Per ora dei centomila appartamenti promessi ne faremo solo mille, mentre gli altri novantanovemila verranno costruiti in futuro, in un futuro indeterminato, nel futuro dello stesso futuro.
Inoltre dovete sapere, cari concittadini che avete perso o perderete il lavoro, che le vostre difficoltà sono solo virtuali, e che la crisi si supera aumentando i consumi, spendendo soldi che non si hanno, e che tutto verrà superato attraverso il sorriso e l’ottimismo di coloro che si trovano al verde e disoccupati. Se poi metteremo insieme S. Gennaro e Padre Pio, avremo il miracolo…
Mi fermo qui, per non annoiare il prossimo ed arrivare alla conclusione. Mentre il Paese procede alla beatificazione di Mike Buongiorno, e riserva i funerali di Stato ad uno dei primi collaudati artefici del rincoglionimento della gente operato dalla TV, attraverso la perpetua omelia della competizione e del “Beati i ricchi”, (nessuno sembra rendersi conto che è questo tipo di cultura che ha fatto naufragare la Sinistra ed ha contaminato l’universo mondo, per cui tutti oggi stiamo nuotando nel liquame), noi italiani stiamo diventando lo zimbello dell’Europa e dello stesso globo terraqueo: all’estero non si spiegano come mai noi ci riconosciamo, e continuiamo a dare fiducia, a un leader che sputtana, che offende sistematicamente sia l’etica che la logica aristotelica, usando il Paese per i propri interessi privati e arrivando a dire che non è vero che ha detto quello che ha detto.
Anch’io non me lo spiego, ed è questo il problema dei problemi; (me lo spiego benissimo, perché è stata la TV a portare a spasso la metastasi): la qualità culturale di coloro che si riconoscono e votano per il suddetto bipede, cavaliere…
Mi sa che le nostre agenzie formative ed informative, che ci hanno portato fino a qui, possono anche dichiarare fallimento e convertirsi alla trappa, col voto del silenzio perpetuo.
Del male ne hanno già fatto abbastanza, anche troppo, e in una dimensione quasi irreversibile. Ma questo non lo faremo certamente: gli stessi che ci hanno portato nel casino sono quelli che oggi si accreditano di possedere la ricetta per uscirne. Possiamo continuare a sperare, e a dare fiducia, a questa gente?
 
Mario Mariotti


Domenica 20 Settembre,2009 Ore: 16:45
 
 
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