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La vera questione della crisi italiana: famiglie povere sempre pių povere

I dati in un documento di Bankitalia. Il 10% delle famiglie possiede il 44% della ricchezza, mentre il 50% delle famiglie appena il 10% della ricchezza.


Di seguito la sintesi del documento di Bankitalia fatta da Repubblica. In allegato il testo intregale del bollettino statistico di Bankitalia.

ECONOMIA
I dati nel supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia
Il 10% più abbiente detiene il 44% delle risorse economiche
La crisi impoverisce le famiglie
ricchezza -1,9% in due anni

ROMA - In due anni di crisi, tra il 2007 e il 2008, la ricchezza netta delle famiglie italiane è diminuita di circa l'1,9%. Ed è aumentata la concentrazione delle risorse economiche: il 10% più ricco ne detiene il 44%, mentre la metà più povera arriva appena al 10%. I dati sono stati forniti dalla Banca d'Italia nel supplemento al Bollettino statistico.

Alla fine del 2008, segnala Bankitalia, la ricchezza netta per famiglia ammontava complessivamente a circa 348 mila euro. A prezzi costanti si tratta di un calo del 6,5% (-3,5% a prezzi correnti), tale da riportare il dato sui livelli di inizio decennio. La ricchezza netta pro capite ammontava invece a circa 138 mila euro: a prezzi correnti è scesa del 2,6% sul 2007, a prezzi costanti del 5,6%.

Nel complesso, la somma delle attività reali e finanziarie al netto delle passività finanziarie risultava alla fine dell'anno scorso pari a circa 8.284 miliardi di euro. Il calo a prezzi correnti è pari all'1,9% (161 miliardi), come risultato di una rilevante riduzione delle attività finanziarie (-8,2%) e di un aumento delle passività (+3%), mentre la dinamica delle attività reali è risultata positiva benché meno sostenuta (3%) di quella degli anni precedenti. A prezzi costanti, la riduzione della ricchezza complessiva rispetto al 2007 è risultata pari al 5% (circa 433 miliardi del 2008).
Secondo stime preliminari, nel primo semestre 2009, la ricchezza netta delle famiglie sarebbe rimasta sostanzialmente invariata.

Alla fine del 2008 le attività reali rappresentavano circa il 69% della ricchezza netta (5.715 miliardi), le attività finanziarie circa il 41% (3.374 miliardi) e le passività finanziarie circa il 10% (805 miliardi). "Rispetto ai precedenti anni", si legge nel documento di via Nazionale, "la quota di ricchezza netta in attività reali è cresciuta, mentre quella detenuta in attività finanziarie ha subito una riduzione. La crescita della quota in passività finanziarie è stata lenta ma costante", sebbene il livello resti ancora piuttosto basso nel confronto internazionale. L'ammontare di passività delle famiglie italiane è infatti pari al 74% contro il 100% di Germania e Francia, il 130% degli Stati Uniti, il 140% del Canada e il 180% del Regno Unito.

 
 (16 dicembre 2009)

La ricchezza delle famiglie italiane 2008

Il documento integrale della Banca D'Italia



Mercoledė 16 Dicembre,2009 Ore: 15:26
 
 
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