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www.ildialogo.org In occasione della visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma ricordiamo un pioniere del dialogo fra cristiani ed ebrei,di Monica Martinelli (ufficio stampa EMI)

In occasione della visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma ricordiamo un pioniere del dialogo fra cristiani ed ebrei

di Monica Martinelli (ufficio stampa EMI)

Renzo Fabris
Una vita per il dialogo cristiano-ebraico
 
un libro di Brunetto Salvarani
 
con una lettera del Cardinale Carlo Maria Martini, la prefazione di Paolo De Benedetti
e la postfazione di don Giandomenico Cova
 
È un momento complesso per i rapporti tra Chiesa e Comunità Ebraica: domenica 17 gennaio Benedetto XVI visiterà la Sinagoga di Roma in uno storico incontro che vede la presenza e il sostegno delle più importanti e autorevoli personalità del mondo ebraico internazionale, dal presidente del World Jewish Congress e dell'European Congress al rabbinato internazionale e israeliano. Ma Giuseppe Laras, presidente dell'assemblea rabbinica italiana, ha dichiarato che non parteciperà all'incontro come forma di protesta verso un Pontificato, che secondo le sue dichiarazioni al giornale tedesco Jüdische Allgemein, avrebbe indebolito il "fraterno rapporto" tra ebrei e cristiani.
La casa editrice EMI, da sempre promotrice del dialogo interreligioso, in questi giorni ricorda la figura di Renzo Fabris che con il suo lavoro ha contribuito a rendere il dialogo ebraico cristiano, se pur difficile, possibile e fecondo.
IL libro Renzo Fabris, una vita per il dialogo cristiano ebraico, scritto da Brunetto Salvarani è il giusto tributo ad uno dei pionieri del dialogo fra cristiani ed ebrei (1929-1991): primo presidente del SIDIC, organismo per il dialogo ebraico- cristiano e fondatore nel 1991 dell'associazione Italiana Amici di Nevé Shalom Wahaat as Salam, nei suoi numerosi scritti egli ha sviluppato ed approfondito con sguardo anticipatore e lungimirante molti temi riguardanti la realtà di Israele, nella storia e nel tempo presente.
Il Card. Carlo Maria Martini, nella sua lettera che apre il volume, commenta così l'iniziativa di Salvarani: Renzo Fabris era uno di quei cristiani che, pur portando avanti il suo lavoro professionale, credeva fermamente nel dialogo ebraico-cristiano e faceva di tutto per promuoverlo. [...] Sono lieto che vi siano iniziative per ricordarlo.
 
Il volume presenta gli snodi cruciali del percorso culturale di Fabris: i principali temi affrontati, gli
interrogativi aperti, il lascito sul dialogo cristiano-ebraico e la comprensione cristiana del mistero d'Israele. Fabris colloca le sue riflessioni nell'orizzonte di un'esistenza pienamente nel mondo, da laico, sposato, padre di famiglia, molto impegnato anche in ambito lavorativo e professionale.
 
«Se si guarda indietro, si deve riconoscere che la strada percorsa non è poca: si è invertita una tendenza millenaria d'incomprensioni, di rancori e di contrasti, e si è diffusa la coscienza che una nuova tendenza è in atto nel mondo cristiano. Contemporaneamente però, si ha l'acuta e tormentosa consapevolezza che per rimediare a ciò che si è fatto nei secoli scorsi, per strappare cioè tutte le radici cristiane dell'antisemitismo e, inoltre, per approfondire il valore del rapporto che unisce la chiesa al popolo d'Israele, bisogna ancora fare moltissima strada. "Il concilio Vaticano II - riconosce il documento della Santa sede del 1974 - ha indicato la via da seguire per promuovere una profonda fraternità tra ebrei e cristiani. Ma un lungo cammino resta ancora da percorrere" (R. Fabris)
 
Dio dei nostri padri,
tu hai scelto Abramo e la sua discendenza
perché il tuo Nome fosse portato alle genti:
noi siamo profondamente addolorati
per il comportamento di quanti
nel corso della storia hanno fatto soffrire questi tuoi figli,
e chiedendoti perdono vogliamo impegnarci
in un'autentica fraternità
con il popolo dell'alleanza.
 
(Foglio deposto da Giovanni Paolo II tra le fessure delle antiche pietre del
Tempio al Muro Occidentale a Gerusalemme, il 26 marzo 2000)


Monica Martinelli
(ufficio stampa EMI)
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cell. 331 3996944
Tel. 051 326027
Fax 051 327552
www.emi.it



Venerd́ 15 Gennaio,2010 Ore: 20:12
 
 
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