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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org IL POTERE DELLE PAROLE SULLE DONNE,

DA UN RACCONTO DI MARIA SOAVE BUSCEMI
IL POTERE DELLE PAROLE SULLE DONNE

SECONDA PARTE


LE DONNE NON SONO IMPURE MA SOLO FERMENTATE. AVVIENE COL REGNO DI DIO LO STESSO CHE AVVIENE COL LIEVITO CHE UNA DONNA PRENDE E NASCONDE IN TRE MISURE DI FARINA AFFINCHE’ TUTTO FERMENTI”. ( A CURA DI CARLO CASTELLINI).


“IL POTERE DELLA PAROLA SULLE DONNE”, DI MARIA SOAVE BUSCEMI, RACCONTO DELL’AUTRICE, SECONDA E ULTIMA PARTE, TRATTO DA COMBONI FEM.IT. A CURA DI CARLO CASTELLINI.

GIOVANNA E LE ALTRE.
 Dalla memoria del mio cuore viene una storia, una parabola che Gesù raccontò al tempo in cui visse in mezzo a noi. Giovanna era discepola di Gesù. Con MARIA DI MAGDALA, GIOVANNA e molte altre donne faceva parte del movimento dell’Uomo di NAZARETH. GIOVANNA , donna forte e decisa, donna con il cuore in fiamme per la sequela di GESU’ e la sequela del Regno di Dio.
Giovanna, una capigliatura del colore del fuoco e due pezzettini di cielo che abbelliscono il viso chiaro, dipinto con piccole lentiggini, di quella donna forte e decisa. Probabilmente era della tribu’ di DAN. Era nata nelle verdi valli del Nord della Galilea, al confine con il LIBANO. Luogo di acque cristalline, pascoli abbondanti per le famiglie che vivevano di pastorizia, abbracciate da bellissime montagne di neve e da un cielo sempre azzurro, del colore degli occhi di GIOVANNA.
Scorreva nel sangue di GIOVANNA la memoria di un tempo di speciale fraternità. Anni e anni prima i suoi antenati, erano usciti dalla schiavitù ed erano vissuti in mezzo alle montagne, in condivisione e tenerezza. Donne bambini e persone anziane erano accolte e rispettate in quel mondo verde e cristallino della tribù di DAN. Là nessuna donna si vergognava o era discriminata. Il tempo della luna era un tempo di benedizione e fertilità per la casa, la terra e gli animali…..Gli uomini guardavano ringraziando e meravigliandosi delle donne in tempo di luna.
DONNE FERMENTATE, NON IMPURE.
Venne, poi, il tempo dei re e delle guerre. Tempo di terre accumulate nelle mani di pochi. Tempo di tributi e del tempio. Tempo di discriminazione e di esclusione. Sacerdoti e teologi a servizio del potere, inventarono l’impurità delle donne e i re le scacciarono dalla vita della società insieme ai bambini e agli anziani. Tutte le impurità inventate dai sacerdoti e dai teologi del tempio dovevano essere pagate con chili di farina che il SOMMO SACERDOTE immagazzinava per sé stesso e gli altri capi.
 Le donne di quel tempo di re, sacerdoti e templi ascoltavano parole cattive sul loro corpo. “LA DONNA E’ CATTIVA…..NON HA NESSUNA IMPORTANZA…..”; “IL PANE SENZA FERMENTO E’ PURO COME L’UOMO….LA DONNA E’ IMPURA COME IL PANE CON LIEVITO”. Le parole toglievano con il passare del tempo la dignità delle donne.
E GIOVANNA ascoltava ancora l’eco di queste parole che calpestavano il suo corpo. Ma il gruppo di Gesù era diverso. Era uno spazio di amore e rispetto per i bambini, le donne e gli uomini. Nel gruppo di Gesù c’erano discepoli e discepole e MARIA MADDALENA era chiamata “APOSTOLA DEGLI APOSTOLI”. Là, GIOVANNA, non sentì più vergogna del suo essere donna. Amò il suo corpo, il suo tempo di luna, e le coliche sparirono dal suo ventre. Con gioia GIOVANNA diceva a sé stessa ed alle altre:”SIAMO BELLE! IL NOSTRO SANGUE E’ SACRO! SIAMO DONNE FERMENTATE!”.
Dopo aver cominciato a partecipare al movimento di Gesù, GIOVANNA non si sentì più impura per il fatto di essere donna. Mise da parte i chili di farina e non pagò più il sacrificio del Tempio. Cominciò ad avere coraggio ed a rompere il feticcio della parola cattiva, del simbolo diabolico…..GIOVANNA prese la farina, il lievito e li mischiò lentamente , molto lentamente con l’acqua…..piangeva e diceva:”IO SONO DONNA, IL MIO SANGUE E’ SACRO! IL MIO CORPO E’ LIEVITO!IO DO’ VITA!”.
 In quella notte il gruppo di Gesù celebrò la condivisione con il pane che GIOVANNA  aveva preparato. Nel momento più scuro della notte, quando tutto era silenzio, Gesù si sedette di fianco a GIOVANNA e, con voce dolce, raccontò questa parabola:”AVVIENE COL REGNO DI DIO LO STESSO CHE AVVIENE COL LIEVITO CHE UNA DONNA PRENDE E NASCONDE IN TRE MISURE DI FARINA AFFINCHE’ TUTTO FERMENTI”. (MARIA SOAVE BUSCEMI).  A CURA DI CARLO CASTELLINI.
 
 
 


Mercoledì 07 Gennaio,2010 Ore: 15:53
 
 
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