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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org RISPOSTA DI GESU' A PAOLO di MODICA,di Ernesto Miragoli

Crocifisso
RISPOSTA DI GESU' A PAOLO di MODICA

di Ernesto Miragoli

Caro Paolo,
ho letto la tua lettera che non trovo per nulla impertinente e vedo se riesco a risponderti con semplicità, chiarezza e concisione.
1. Anch'io sentii il Padre lontano, proprio nel momento in cui ne avevo più bisogno e non mi vergognai, né mi vergogno tuttora, di rimproverarlo perché ebbi la sensazione d'essere abbandonato. Tu sei stato coerente: non credi nel mio Dio e quindi sarebbe stato abbastanza sciocco pregarlo nel momento più difficile della tua vita. Vorrei però dirti che il Dio biblico veterotestamentario al quale ho cercato di dare un volto (è appena morto un teologo che per tutta la vita ha cercato di spiegare me come "Sacramento dell'incontro con Dio") non è iracondo e collerico (sono difetti che non gli appartengono), ma è solo e semplicemente Padre. Se ti piacciono di più Zeus e la sua corte, non posso farci nulla, ma lì sì ci sono un po' di soggetti iracondi, collerici, invidiosi, gelosi, libertini…Il Padre mio non è così. Devo riconoscere che (quasi) tutti coloro che hanno parlato nel suo nome hanno accreditato questa immagine di Lui e che Lui non ha mai fatto nulla per smentirla, se non dando l'incarico a me che ci ho provato per tre anni circa e mi pare d'esserci riuscito se anche su apprezzi il mio messaggio d'amore e di fratellanza.
2. Amore e fratellanza che sono segno di Lui, Padre di tutti, che non si è mai sognato di prendere la bacchetta magica e farne uscire la luce, la notte, le acque, le stelle…il suo essere "Creatore" è qualcosa di più profondo di queste bellissime cose che noi ammiriamo (e che sappiamo anche distruggere molto bene) : è ispirare in ognuno di noi il senso del mistero, di quel qualcosa che ci trascende e che cerchiamo di capire; il suo essere "Creatore" è farci sentire parte di qualcosa di più grande di tutti noi (il cosmo?, l'umanità?, la trascendenza?) con rinnovata quotidianità "ab aeterno".
Per cui ti dirò che non sono così curioso ed ansioso, come lo sei tu, d'attendere le risposte da Ginevra: qualunque esse siano mi vanno bene e sono certo che, fra qualche secolo, ce ne saranno di più complete al punto che queste che stanno per venire appariranno preistoria.
3. Ci sono cose, nella tua lettera, che condivido pienamente: io non sono nato il 25 dicembre in una notte fredda ed oscura e non credo che mia madre avrebbe dovuto essere vergine prima, durante e dopo il parto; Paolo di Tarso è stato un ottimo organizzatore della mia dottrina sapendosene appropriare e compiendo il primo sincretismo fra la morale veterotestamentaria, quella greco-romana e la novità che cercai di portare io. Ha annacquato il mio messaggio, ma devo riconoscergli un merito:s'è dato un gran da fare per portare il Vangelo in giro per il mondo e, soprattutto, ha intuito che si doveva arrivare a Roma per divulgare il messaggio.
4. Ci sono cose che non condivido nella tua lettera:
- non assisterò particolarmente Obama. Prima di tutto non capisco perché mi chiedi di farlo se non credi al Padre mio. In ogni caso non farò eccezioni per Obama perché non mi sembra migliore di Bush o di Clinton. S'è dato da fare per diventare Presidente degli U.S.A? Bene! Dimostri al suo popolo di saperlo fare!
- ti confesso che non mi sono mai dato da fare per orientare la scelta su quello che dovrebbe essere "…la pietra su cui poggia la mia chiesa", tranne che per Simone figlio di Giona che ho soprannominato Pietro. Del resto…tu sai che i suoi successori (ad es. Bonifacio VIII,Alessandro VI, Giulio II, Pio V, Pio IX…) se li avessi nominati davvero io…beh…intelligenti pauca.
Dimenticavo: questa lettera te la scrive un tipo che per un po' è stato prete attivo nell'organico della mia chiesa cattolica, poi s'è sposato e la mia chiesa cattolica non vuole più che spezzi il Pane della Parola e della Vita. Il motivo? Fa sesso con una donna che è sua moglie e pensa che gli sono pure nati tre figli! Che cosa brutta, per la mia chiesa, partecipare all'opera di "Creazione" (vedi il punto n 2) del Padre mio!  Non so perché, vista la tua lettera, s'arroga il diritto di risponderti per me, ma glielo lascio fare perché ha tanti difetti, ma mi pare che abbia una virtù: crede fino in fondo nel mio messaggio e cerca di viverlo ogni giorno, testimoniandolo nella vita (e prendendo tanto fregature nel mio nome).
A presto. Scrivimi ancora.
(Per) Gesù di Nazaret…Ernesto da Como
 
 
Lettera a Gesù
Caro Gesù,
è molto tempo che non ci sentiamo, da quando, dopo un lungo percorso, ho ritrovato la mia serenità minacciata dalla malattia, nella non-fede.
Ti potrà sembrare strano che nel momento di maggior bisogno, nella disperata ricerca di un Dio, non trovandolo, siano state proprio la convinzione e la personale consapevolezza che Dio non c’è ad avermi ridato una insperata ed inattesa serenità insieme alla certezza che la mia vita non può che essere  nelle mie mani.
In tutta franchezza non sono mai stato entusiasta del dio biblico, iracondo e collerico, tanto da invidiare Zeus o Giove agli antichi greci e romani, che trovo più saggi, ironici e divertenti. Ti confesso poi che attendo con molta curiosità ed interesse gli studi scientifici al CERN di Ginevra: sai come sarà divertente, ed al contempo affascinante, se verrà fuori che il “bosone di Higgs”, la microscopica particella che si pensa avrebbe dato forma alla materia, è responsabile della creazione di tutto quel po’ po’ di roba che risponde al nome di Universo? Tutto ciò metterebbe definitivamente fine alla favoletta che racconta di come l’universo sia stato creato in 7 giorni da un Dio barbuto e severo, che ancora oggi austero ci osserva dall’alto della sua nuvoletta d’ordinanza.
Caro Gesù, nella speranza di non tediarti, questa mia lettera fa seguito alla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, sulla presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche, che ha stabilito che essa è ritenuta una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni.
Come puoi immaginare, tale decisione ha suscitato un mare di polemiche. C’è chi ha parlato di decisione aberrante, chi addirittura ha affermato che la presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo, ma che esso è un simbolo della nostra tradizione!!!
Quello che in me suscita molte perplessità sulla vicenda è che, come al solito, si dà più importanza all’immagine fredda di un crocifisso appeso ad una parete, ridotto ad una tradizione, che all’essenza della tua parola.
Avevi ragione perfettamente quando affermavi che questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me!
In verità non credo sia necessario essere un fervente cristiano per apprezzare il tuo messaggio d’amore e fratellanza! Ho sempre amato vedere in te un uomo tra gli uomini, tutt’altro che divino, con le sue fragilità e le sue debolezze e che ha pagato con la propria vita il coraggio delle proprie idee. Di contro l’idea di un Cristo mistico-illusionista mi ha sempre fatto sorridere; nell’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ad esempio, il vero miracolo, a mio avviso, sta nel fatto di come tu abbia voluto condividere il poco cibo con una moltitudine di persone. Diversamente, volendo vedere in te grandi doti “magiche” di moltiplicatore di pani e di pesci, con pertinente ironia, non sarebbe stato più redditizio se tu avessi messo su una panetteria o una pescheria!? Questo aspetto magico però è stato sempre preferito di gran lunga dalla teocrazia dell’opportunismo che, con questi “effetti speciali”, da 2000 anni controlla le masse timorate di dio, a discapito di quello di un uomo dalle grandi idee ancora molto attuali ed ancora molto scomode.
Perché è innegabile come la tua sia stata una vita di condivisione soprattutto con gli ultimi, gli umili, leggasi oggi immigrati, omosessuali, tutti quelli che subiscono discriminazioni a causa di un diverso colore della pelle, tutta quella massa enorme di popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà.
Mi duole ammetterlo, ma il tuo “verbo” non è che abbia insegnato molto a noi uomini di “buona volontà”, anzi, penso tu sia stato l’uomo più strumentalizzato della storia: quanti crimini, quanti misfatti sono stati compiuti ed ancora si compiono in tuo nome!
Come non ricordare quel crocifisso oggi oggetto di disputa Comunitaria che, come raccontarono i primi missionari, spaventava i cosiddetti selvaggi quando essi lo mostravano loro, e quanti cosiddetti selvaggi furono massacrati in Sudamerica ed in Africa in nome di un nuovo Dio e di una nuova civilizzazione. Per non parlare della Santa (santa de che?) Inquisizione o della grande “considerazione” che avevano delle donne i padri fondatori Sant’Agostino e San Girolamo. Sarebbero queste le radici giudaico-cristiane che avrebbe dovuto riconoscere la moderna e laica Europa unita? A mio parere le nostre origini sono piuttosto nell’umanesimo (dove per la prima volta è l’uomo al centro dell’universo) e soprattutto nell’Illuminismo e nei suoi ideali di uguaglianza e fratellanza.
La storia ci dice come il grande equivoco, nato dal grande falso storico conosciuto come “dono di Costantino” (si ama piuttosto ricordare l’imperatore romano per la sua conversione in hoc signo vinces, ma che in realtà fu un opportunistico instrumentum regni), abbia generato più che una chiesa (che in realtà tu, anticlericale ante litteram, di certo non auspicavi, sicuramente non in questi termini…) un “mostro politico” rispondente al nome di ‘Chiesa Cattolica Apostolica Romana’ e che, in realtà, sovrapponendosi alla Roma Imperiale in decadenza ne abbia ereditato l’immenso potere, evidenziato anche dal fatto di come la lingua ufficiale sia appunto quella di Cesare (il latino) e non quella del Cristo (l’aramaico).
Inoltre il capo di essa si definisce tuo “vicario in terra”, ma non sarebbe meglio dire il vicario in terra di Paolo di Tarso, il cittadino romano fondatore di quel cattolicesimo inteso come il tradimento della dottrina di Cristo?
Non sono né un teologo né un uomo di fede, né tantomeno è mia intenzione dare lezioni di etica e di morale a chicchessia, amo semplicemente definirmi un essere pensante che esprime la propria opinione su ciò che ha modo di osservare. Da buon ateo amo però riflettere sul tuo messaggio e concordo con la affermazione di un altro grande uomo quale il mahatma Ghandi «Mi piace il vostro Cristo, non mi piacciono i vostri cristiani. I vostri cristiani sono così diversi dal vostro Cristo».
Ad onor del vero non mi sento di affermare, in maniera assolutistica, che c’è del marcio in Danimarca! Giovanni XXIII, grande  papa, tentò di rendere la Chiesa meno farisaica e più intimamente vicina ai tuoi insegnamenti; i tanti sacerdoti, come Don Santoro, che sono lontani dai giochi di potere delle alte gerarchie e quotidianamente vicini ai drammi di quegli umili a te tanto cari; quei vescovi come Giancarlo Bregantini che ha fatto della propria missione pastorale anche una pericolosa lotta civile contro l’illegalità, in un territorio ricco di storia e di cultura come la Locride (ex magna Grecia) e dove lo Stato è tutt’altro che presente; per dovere di cronaca il primo è stato punito per le sue idee “progressiste” (in verità molto simili alle tue), il secondo è stato trasferito, inspiegabilmente (o forse no…), come un impiegato delle poste in altro luogo!
Caro Gesù, scusami se sono indiscreto, avresti magari programmato una nuova capatina dalle nostre parti?
Se ci stai pensando, ti pregherei (è un modo di dire, io sono avulso alla preghiera) di farlo quanto prima perché qui la situazione rischia di degenerare ed una tua nuova venuta potrebbe restituire un po’ di doverosa chiarezza.
Mi permetto di suggerirti alcuni interventi: potresti chiudere quel “paradiso” (fiscale) che è lo IOR proprio perché, come predicasti a suo tempo, non si può servire Dio e Mammona, ed i dettami di questo Istituto di Opere Religiose (???) rispondono più al secondo che al primo. E poi che ti frega, mica c’hai conto corrente allo Ior! Potresti schiarire le idee a quei parlamentari che, in tuo nome (ebbene sì!), vogliono imporre un’assurda legge sul fine vita, dimenticando che tu sulla croce sei morto da solo, abbandonato dal tuo dio che non è corso ad aiutarti, mentre noi, grazie alla futura legge, avremmo un monsignore, un cardinale, o la Binetti di turno a prolungare la nostra vita fin quando la macchina vorrà. Pensa un po’ che fortuna!!!
Potresti fare una miriade di cose, avresti talmente tante grane da mettere a posto che difficilmente troveresti il tempo di partecipare a Porta a Porta!
Ti chiedo di pensarci nonostante i miei dubbi sulla tua esistenza. Sai, credere soltanto sulla base dei vangeli è troppo poco (la cosiddetta fonte interna), ed i luoghi santi di Gerusalemme sono così autentici così come lo è il castello di Biancaneve a Disneyland! Ma non è questo il punto perché, al di là di tutto, resta valido un messaggio sicuramente condivisibile.
E poi, perdonami, possibile che tu e Mitra (altra divinità, n.d.r.) siete nati entrambi il 25 dicembre e tutti e due da una vergine?
Caro Gesù, perdona la mia impertinente ironia, ma io sono dell’avviso che bisogna scherzare con i fanti e soprattutto con i santi per non restare ingessati in stupide credenze dogmatiche. E poi, in questa valle di lacrime, un po’ di ironia forse aiuterebbe a vedere le cose nella loro autenticità.
In realtà, da ateo dissacrante quale sono, ti confesso (è un altro modo di dire, io sono avulso anche alla cattolica confessione) che la stima nei tuoi confronti è immutata, ma forse siamo proprio noi atei ad apprezzare maggiormente il tuo esempio di condivisione nella sua autenticità.
Perdonami ancora se mi dilungo in due piccolissime richieste… Se ti è possibile, se è nelle tue facoltà, ti prego (ma resto sempre avulso…) di vegliare sul presidente Obama perché lui si che è un uomo di buona volontà ed aiutalo a realizzare il suo sogno di un mondo migliore; infine la prossima volta che si dovrà eleggere il tuo vicario spero tu sia più accorto, perché negli ultimi 30 anni sei stato, a mio avviso, un po’ retrò nella scelta e, come si dice nella lingua di Cesare, errare humanum est, perseverare diabolicum… ma uno alla Martini non sarebbe stato preferibile?
Ti saluto caramente e con san(t)a impertinenza,
Paolo Di Modica
 


Mercoledì 06 Gennaio,2010 Ore: 22:45
 
 
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Il crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici? Facciamo chiarezza

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