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www.ildialogo.org Lettera aperta per il diritto di culto,di Gruppo "Camminare Insieme"

VIII Giornata del dialogo cristiano-islamico
Lettera aperta per il diritto di culto

di Gruppo "Camminare Insieme"

Il seguente documento-appello è stato stilato, letto e approvato dal gruppo 'Camminare Insieme' durante la serata del 22 ottobre 2009 organizzata per celebrare' l'VIII^ Giornata del Dialogo Interreligioso


Lettera aperta
 
agli Amministratori dei Comuni del Distretto Ceramico
zona di Modena e Reggio Emilia
e. p.c. ai Parroci delle Comunità Cristiane presenti
nel territorio del Distretto Ceramico
e.p.c. ai Responsabili dei Luoghi di Culto Islamici di Sassuolo
e.p.c. a tutti gli uomini e le donne di buona volontà
 
 
Il gruppo ‘Camminare Insieme’, composto da cristiani praticanti diverse parrocchie delle Diocesi di Reggio e Modena e da cittadini musulmani residenti nel Distretto della Ceramica, organizza, da quasi una decina di anni, iniziative formative e momenti conviviali, per far crescere tra gli aderenti alle due diverse esperienze religiose conoscenza, apprezzamento reciproco e maggior fraternità.
Un gruppo che è nato subito dopo l’attentato alle Torri Gemelle l’11 settembre 2001, con l’impegno di essere un piccolo seme di speranza in un momento particolarmente difficile che esisteva e che purtroppo esiste ancora tra l’occidente e l’oriente, tra le diverse realtà culturali e religiose.
Da subito abbiamo messo al primo posto una modalità di incontro conviviale e rispettoso delle ricchezze altrui.
Oggi dopo quasi 10 anni di esperienza ed iniziative ringraziamo Dio di averci fatto incontrare e sperimentare tanti doni.
Alla base del nostro impegno c’è un documento ‘Nostra Aetate’ del Concilio Vaticano II°,questa dichiarazione contiene concetti e affermazioni ribaditi a più riprese sia da Giovanni Paolo II° sia da Benedetto XVI°:
«La Chiesa guarda con stima i musulmani che adorano l'unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti anche nascosti di Dio, come si è sottomesso Abramo, al quale la fede islamica volentieri si riferisce».
Inoltre ci siamo ritrovati nell’appello fatto dai Parroci, alcuni mesi or sono, che con una lettera aperta intervenivano sulla libertà di culto:
”...crediamo sia fondamentale il valore dell’accoglienza e del dialogo e, inoltre, pensiamo importante che ogni singola persona possa fruire dei diritti e debba assolvere ai doveri di una società improntata alla giustizia..”.
“....dialogare non significa derogare dai propri principi e dalle proprie convinzioni, anzi! Dialogare – spiegavano - significa partire da ciò in cui si crede, quindi per i cristiani in Gesù e nella sua Parola, nei suoi atti, nel suo esempio, che non hanno chiuso la porta ai ‘diversi’ da noi, ma hanno aperto le braccia fraternamente e senza riserve mentali a tutti coloro che hanno un cuore aperto...”.
Abbiamo poi partecipato lo scorso anno alla stesura di un appello/dichiarazione, redatto dal tavolo cattolico-islamico di Modena, nel quale vengono enunciate finalità che ispirano il nostro cammino:
“....come cittadini e come credenti, ci impegniamo a fare nostri e a promuovere i valori che già sono fissati in modo autorevole dalla Costituzione italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione” (art. 3).
.....come credenti cristiani e musulmani, dichiariamo pertanto di volere opporre un rifiuto assoluto ad ogni forma di violenza e di esclusione dell’altro, perché nelle nostre città si diffonda una autentica “cultura di pace” tra tutte le etnie e le religioni.
 
A tutto ciò ci impegna la nostra coscienza di credenti, perché tale è la volontà di Dio, espressa nei libri sacri delle nostre due fedi:
 
 “Beati gli operatori di pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio (Vangelo di Matteo 5, 9)”, “Se possibile, per quanto dipende da voi, siate in pace con tutti gli uomini (lettera di San Paolo ai Romani 12, 18)”.
“Utilizzate i vostri beni per la causa di Dio, e non precipitatevi nell’abisso con le vostre stesse mani. Fate il bene, perché Dio ama coloro che fanno il bene (Sura 2, 191)”.
 
Per questi motivi, il 22 ottobre, il gruppo ‘Camminare Insieme’ aderendo all’VIII^ Giornata del Dialogo Interreligioso promosso da diverse Associazioni a livello nazionale, si è ritrovato, erano presenti un centinaio di persone, in buona parte giovani, dopo un momento dedicato alla lode, alla preghiera, (i cattolici si sono recati in cappella per la recita del Vespro mentre i fratelli e le sorelle di fede musulmana in un’altra stanza, all’uopo allestita, per la loro 5^ preghiera del giorno), si è passati poi al momento conviviale dove si è potuto assaggiare specialità preparate dai presenti: cus-cus, tortini di riso, penne al salmone, dolci tipici e altro ancora.
Dopo la presa visione di un video che ha raccontato i momenti salenti vissuti da alcuni componenti il gruppo durante l’anno (VII^ Giornata del Dialogo ‘celebrata a Fiorano’, convegno di Missione Oggi a Brescia, l’iniziativa a Sondrio con Pax Christi e altro ancora..) è stato stilato, letto e approvato un documento-appello che più sotto si allega.
 
A conclusione dell’incontro viene letta la seguente Lode a Dio:
 
“O Dio, grazie per averci fatto incontrare e per non aver avuto paura delle differenze che esistono tra di noi.
O Dio, siamo uomini e donne che pur venendo da esperienze, popoli, culture e religioni diverse abbiamo immensa fiducia in Te.
O Dio fa in modo che le nostre comunità che vivono ed operano in questo territorio riescano a rispettarsi e ad apprezzarsi.
O Dio che sei grande nella misericordia regala a noi e al mondo intero il dono della Pace e della Concordia.
O Dio non vogliamo stancarci di essere segni e strumenti di riconciliazione.
O Dio vogliamo essere a servizio della Verità e dell’Amore.
O Dio ti chiediamo il dono della comunione tra di noi.
O Dio invochiamo il tuo aiuto affinché ogni uomo e ogni donna possa elevare a Te la propria preghiera anche attraverso spazi di culto adeguati ed idonei. 
O Dio sciogli il cuore di tante persone che ancora non riescono ad accettare che siamo stati creati per diventare fratelli e sorelle.
O Dio noi crediamo tantissimo nella forza e nella potenza della Preghiera e ci impegniamo da oggi a ricordarci reciprocamente in essa”.
 
 
 
 
Documento - Appello
 
La vera Integrazione parte dal Rispetto delle Regole ma anche dal Diritto alla Libertà di Culto per tutti
 
Il gruppo ‘Camminare Insieme’ riunitosi per l’VIII^ Giornata del Dialogo Interreligioso, ha espresso una forte preoccupazione per come si stia acutizzando, anche nel nostro territorio, in modo particolare in una fase storica, già caratterizzata da tensioni sociali, provocate dalla forte crisi economica, lo ‘scontro’ nei confronti dei cittadini di fede musulmana.
In modo particolare, come credenti nell’unico Dio e come figli dello stesso padre nella fede Abramo, siamo preoccupati per quello che sta avvenendo in questi mesi cioè l’evoluzione (sarebbe meglio dire l’involuzione) che hanno avuto i diversi itinerari relativi alla chiusura e alla diversa ricollocazione dei cosiddetti luoghi di culto islamici di Via Circonvallazione prima e di Via Cavour oggi e nei mesi scorsi della ‘scuola’ d’arabo presente presso l’Istituto E. Morante, da parte delle diverse autorità competenti.
Mentre per la prima, Via Circonvallazione Sud-Est 189, che aveva caratteristiche e aspetti legali di tipo differente, dopo molte traversie e prese di posizioni da più parti, compresa quella dei sacerdoti del Vicariato Valle del Secchia, che qui sotto riportiamo,
 
“....di fronte ad un fenomeno complesso e relativamente nuovo per il nostro territorio e per la nostra cultura, di fronte al quale ci si trova impreparati e si avverte la fatica stessa delle autorità civili, responsabili della vita pubblica, nel prendere le necessarie decisioni",
 
si è giunti ad una soluzione, benché provvisoria e minima, per quel che riguarda le altre realtà, a tutt’oggi, non si vedono vie d’uscita.
Avendo nel nostro gruppo ‘Camminare Insieme’, fratelli e sorelle che partecipano alla vita e al culto in Via Cavour ci è sembrato importante utilizzare un appuntamento come quello dell’VIII^ Giornata del Dialogo Interreligioso per fare alcune proposte:
 
1°) Innanzitutto siamo a chiedere all’Amministrazione Comunale di Sassuolo, Sindaco e funzionari competenti, di favorire la sistemazione/regolarizzazione degli abusi, presenti nel Luogo di Culto di Via Cavour, cosa già richiesta dai rappresentati la Comunità.
Tutto questo per favorire l’utilizzo della struttura, nel più breve tempo possibile, visto l’avanzare della brutta stagione, spazio utile per l’incontro dei membri dell’Associazione e per lo svolgimento della preghiera quotidiana e in particolare quella del Venerdì.
Sarà indispensabile chiedere ai responsabili la Comunità di trovare i giusti accorgimenti di gestione del Luogo di Culto per mantenere buoni rapporti con il vicinato.
 
2°) Invitiamo inoltre le Amministrazioni Comunali del Distretto della Ceramica, sia quelle del versante modenese sia quelle del versante reggiano, a organizzare un Tavolo Permanente che prenda l’impegno, ormai non più derogabile, di trovare soluzioni fattibili per la realizzazione o la individuazione di un “luogo” che favorisca/permetta i momenti di culto e le attività socio-educative dell’intera comunità musulmana dell’area. 
Riteniamo che i costi per tali soluzioni debbano essere a carico degli aderenti la Comunità Islamica.
La nostra esperienza dice che i cittadini e le famiglie che frequentano i luoghi di culto sono le persone più sensibili e più disponibili, presenti nella composita realtà musulmana, e sono capaci di indirizzare nel tempo la stragrande maggioranza della loro comunità ad un reale dialogo e ad una fruttuosa collaborazione con le diverse istituzioni.
Il muro contro muro, la poca chiarezza che regna e il ping-pong che si registra nelle ultime settimane sta inasprendo gli animi e sta facendo crescere un malessere nella comunità islamica dell’intero distretto che non riusciamo ad immaginare quali problemi possa creare.
 
3°) Chiediamo poi a tutti i Parroci dei Vicariati che insistono sull’area del Secchia di sensibilizzare i Cristiani loro affidati su questa precaria e difficile situazione nella quale versano tanti credenti di una delle tre grandi religioni monoteistiche.
 
4°) Proponiamo infine a tutti gli uomini di buona volontà, che non si riconoscono in una esperienza religiosa specifica, di partecipare attivamente, nelle forme e nei modi che si renderanno utili e necessari, per favorire la pacifica convivenza nelle nostre terre di uomini e donne provenienti da realtà culturali, sociali e religiose differenti dalla nostra.
 
Pace - Salaam
 
A nome del Gruppo ‘ Camminare Insieme’
 
Anna, Siham, Totò, Zakaria, Claudio, Mohamed, Zineb e Luisa
 
22 ottobre 2009
 
 


Venerdì 23 Ottobre,2009 Ore: 11:07
 
 
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