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www.ildialogo.org La violenza,di Lucrezia Nacci

La violenza

di Lucrezia Nacci

La saggezza di una bambina di 11 anni che fa un appello alla pace e al dialogo


Secondo me la violenza è una cosa terribile, a causa della  quale molte persone soffrono, vivono in condizioni drammatiche o addirittura muoiono.   
Purtroppo la violenza e’ un fenomeno molto diffuso nel mondo, dove ci sono tante guerre , molte delle quali purtroppo poco conosciute. Questo significa che noi non sappiamo esattamente quanto guerra, violenza, sofferenza umana siano devastanti.
Mi viene in mente la guerra che subiscono i popoli saharawi, che dura da trent’anni e produce fame, misera, malattie e condizioni di vita molto povere a questo popolo che vorrebbe vivere in pace nella propria terra.
Io ho avuto occasione di passare alcuni giorni insieme ai bambini saharawi in occasione della loro accoglienza estiva nella mia città
E quindi ho potuto vedere da vicino le loro condizioni, la loro sofferenza, la loro voglia di una vita tranquilla in pace .
Tutte le guerre impediscono il progresso delle popolazioni che le vivono e di solito le persone che più soffrono sono le donne ed i bambini. Le donne perché spesso subiscono violenze e maltrattamenti, i bambini perché spesso restano mutilati dalle bombe e dalle mine antiuomo che i nemici nascondono nei posti più impensati.
Le foto che mostrano le mutilazioni di questi bambini sono raccapriccianti, ma credo che tutti dovrebbero vederle, per rendersi conto della crudeltà umana.
La mamma mi ha fatto leggere insieme a lei alcune pagine del libro “Pappagalli Verdi” del dott. Gino Strada, il medico che ha fondato Emergency , un’associazione che attraverso tanti volontari medici opera i bambini in ospedali, che spesso sono tende attrezzate, nei luoghi dove c’e’ la guerra..
Una cosa che mi ha colpito e’ dove si racconta di una donna che spara , prendendo la mira con un fucile di precisione, ad un bambino che gioca con lo slittino nella neve.
Ecco, la guerra fa pure dimenticare ad una donna che quel bambino che sta uccidendo potrebbe essere suo, potrebbe averlo tenuto lei dentro la pancia per tanti mesi.
La guerra infatti produce violenza, e’ una reazione infinita. .
I bambini che passano la loro infanzia sotto le bombe, sempre attenti a doversi salvare, che respirano l’odio invece dell’affetto , la violenza invece della serenità diventano violenti da adulti. Lo stesso per chi in famiglia o per altre situazioni ha sofferto per la violenza., perché una
volta diventato grande diventerà violento nella famiglia, nella scuola, nella società.
Infatti, come potranno mai perdonare o dimenticare chi li ha costretti a vivere nel terrore gli anni più belli della loro vita?
Tutto questo però non vale solo per le guerre vere e proprie, quelle a cui pensiamo quando si usa questa parola, dove magari due popoli diversi si combattono.
C’e’ la violenza per esempio che nasce dall’odio fra persone che praticano religioni diverse.
Oggi per esempio e’ l’11 Settembre e nello stesso giorno di molti anni fa l’odio per dimostrare che una religione e’ più forte delle altre portò
un uomo ad uccidere migliaia di persone schiantando l’aereo che guidava contro le Twins Towers, cioè le “Torri Gemelle “ di New York. Io ero molto piccola allora, ma ne ho sempre sentito parlare come di una strage umana causata dall’intolleranza religiosa..
Invece a me pare impossibile che una religione, un Dio, anche se diverso dal nostro Gesù possa pretendere da chi lo segue l’uccisione di altri uomini.
La religione, tutte le religioni devono invece insegnare agli uomini la tolleranza, ed anche chi non crede deve vivere secondo questa regola.
Occorre rispettare l’altro, rispettare la terra, gli usi, la religione di chi e’ diverso da noi, perché la diversità non è un difetto.
Io mi ricordo di come erano belli i miei “amici” saharawi , quando la sera prima di dormire pregavano Allah, tutti seri, silenziosi , concentrati.
Avevo sentito dire che i musulmani non amano che gli altri li osservino mentre pregano ed invece loro ci facevano restare ed io li guardavo in silenzio, perchè in quel momento forse pensavano alla loro terra lontana, alla loro tenda nel deserto e forse pregavano il loro Dio perché portasse la pace.
La tolleranza porta la pace, il rispetto, per questo i popoli devono riconciliarsi, comprendersi, gettare via l’odio e la violenza , aiutarsi a vicenda.
Se gli uomini impareranno a vivere così scompariranno anche le ingiustizie, le torture, le sofferenze ed impareranno a combattere insieme per sconfiggere pacificamente altri nemici.
Ci sono ancora tante forme di violenza, tanti nemici che dobbiamo sconfiggere insieme, la mafia, ad esempio.
Anche la mafia produce sofferenza , perché l’uomo che la subisce perde la libertà, e’ soggetto a qualcuno più forte ma solo perché più potente e violento.
La mafia , la camorra, la n’drangheta ed altre associazioni provocano morte, povertà e le faide, le lotte fra famiglie avversarie hanno sterminato famiglie intere.
Anche in questo caso la violenza genera violenza, perché i bambini vengono educati con questi principi, non con i principi di legalità e giustizia.
Eppure questi ragazzi non sceglierebbero di vivere cosi’, sceglierebbero la liberta’ che la vita violenta dei loro padri mafiosi ha tolto, sceglierebbero di poter correre liberi invece di vivere con l’incubo della vendetta.
 Io credo che ci sia davvero molto da fare, dobbiamo impegnarci tutti insieme perché trionfi la tolleranza, la giustizia e tutti gli uomini si riconcilino e vivano finalmente in pace.
Bisogna non avere paura a combattere tutti insieme queste situazioni terribili.
Lucrezia Nacci , 11 anni , Sesto Fiorentino Scuola Media Statale Guido Cavalcanti Classe 2 F


Luned́ 28 Settembre,2009 Ore: 16:06
 
 
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