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www.ildialogo.org DIALOGO TRA SORDI? I LEFEBVRIANI NOMINANO IL TEAM PER NEGOZIARE LA “PIENA COMUNIONE” CON IL VATICANO,da Agenzia ADISTA

DIALOGO TRA SORDI? I LEFEBVRIANI NOMINANO IL TEAM PER NEGOZIARE LA “PIENA COMUNIONE” CON IL VATICANO

da Agenzia ADISTA

 

35156. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Sarà mons. Alfonso De Galarreta, successore del negazionista mons. Richard Williamson come responsabile del seminario argentino di La Reja, a guidare il team di esperti nominato dalla lefebvriana Fraternità Sacerdotale S. Pio X per le “discussioni teologiche” con la Santa Sede. Ad annunciarlo – senza ricevere smentita – è stata l'agenzia online argentina Panorama Catolico Internacional. Il “dialogo dottrinale” del Vaticano con i lefebvriani è stato voluto da Benedetto XVI, in seguito alla sua decisione, nel gennaio scorso, di revocare la scomunica ai quattro vescovi tradizionalisti ordinati da mons. Lefebvre: i colloqui avranno lo scopo di aprire la strada al rientro della Fraternità e dei suoi preti nella “piena comunione” con la Chiesa cattolica, passando dal “pieno riconoscimento del Concilio Vaticano II” richiesto dalla Segreteria di Stato nella sua nota del 4 febbraio scorso. “Iproblemi che devono ora essere trattati – aveva scritto Ratzinger nella sua lettera ai vescovi di tutto il mondo per spiegare la revoca della scomunica del 10 marzo (v. Adista n. 35/09) – sono di natura essenzialmente dottrinale e riguardano soprattutto l’accettazione del Concilio Vaticano II e del magistero post-conciliare dei papi”.
Mons. De Galarreta forse non ha gli stessi modi provocatori del suo predecessore al seminario argentino dei lefebvriani, ma non è di certo molto diverso da lui dal punto di vista dottrinale. È uno dei quattro vescovi – come Williamson, il superiore della Fraternità mons. Bernard Fellay e il francese mons. Bernard Tissier de Mallerais – ordinati da mons. Lefebvre nel 1988. Di fronte alle recenti aperture vaticane nei confronti dei tradizionalisti, in una intervista rilasciata in maggio al bollettino del suo seminario, Iesus Christus, mons. De Galarreta ha ribadito il suo rifiuto delle “novità ispirate ai principi liberali, neomodernisti” del Concilio Vaticano II, “come la libertà religiosa, la libertà di coscienza, l'ecumenismo, la democrazia che è entrata nella Chiesa con la concezione della 'Chiesa comunione' e della 'Chiesa popolo di Dio' attraverso la collegialità, che limita l'autorità del papa e dei vescovi”. Insomma, “non c'è molto da salvare” nel Concilio, che ha “introdotto dottrine radicalmente opposte alla tradizione ed alla fede cattolica”.
Il vescovo sembra anche avere ben poca fiducia nell'esito del “dialogo dottrinale” con Roma: impossibile, dice, un “accordo con Roma” con tanto di “riconoscimento canonico” della Fraternità, né “in un futuro prossimo né lontano”. “Noi escludiamo questa possibilità. Sappiamo che fintanto che non vi sarà un ritorno alla Tradizione da parte di Roma, qualsiasi accordo pratico o canonico è incompatibile con la confessione e la difesa pubblica della fede sarebbe la nostra morte. Nel migliore dei casi, parlando umanamente, avremo diversi anni di colloqui”.
De Galarreta è il vescovo che ha ordinato in giugno tre preti nel seminario tedesco dei lefebvriani a Zaitzkofen, un'ordinazione fortemente criticata dai vescovi tedeschi e dichiarata illegittima dal Vaticano. Ed è proprio in Germania che la tensione tra tradizionalisti e gerarchia rimane altissima. In un'intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Rundschau, il card. Karl Lehmann, arcivescovo di Magonza ed ex-presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha liquidato i lefebvriani come un “bacino di raccolta per tutti i possibili delusi e frustrati”: “Ci sono quelli che non vanno d'accordo con la modernità, altri che non accettano la Rivoluzione francese, altri ancora che sono contrari alla libertà di religione o alla riforma liturgica degli anni '60”. Molti però, secondo Lehmann, sono alla fine riconciliabili con la Chiesa anche se questo non toglie che ci siano degli “irriformabili”, come mons. Williamson: “Forse - osserva il cardinale - si sarebbe dovuto distinguere prima e con più chiarezza” tra questi e quelli. Lehmann critica però le voci, insistenti in Germania, che chiedono per i lefebvriani una nuova scomunica: “Nel mondo di oggi, non c’è nulla di così oscuro e arretrato come la scomunica, eppure quando qualcuno, come i lefebvriani, non rientra nello schema, subito si leva la richiesta di scomunica” e una “nuova Inquisizione” non sembra più una cosa così cattiva. Certo, conclude, “se i lefebvriani continueranno a comportarsi sconsideratamente e a giocare con il papa e con la Curia, bisognerà davvero dire che non appartengono alla nostra comunità. Ma certo non con i vecchi strumenti”.
Quanto al resto del team lefebvriano, secondo quanto annunciato in luglio da mons. Tissier de Mallerais, sarà composto da dieci persone, preti che insegnano nei seminari lefebvriani o esperti di teologia. Il loro lavoro sarà sotto la “supervisione” dei quattro vescovi lefebvriani - compreso, quindi, mons. Williamson. Tra i nomi circolati fino ad oggi, c'è quello dell'abate Grégoire Celier, coautore con Olivier Pichon nel 2007 del libro-intervista Benoît XVI et les traditionalistes, nel quale presenta al giornalista - che non condivide molte posizioni della Fraternità - le idee di quest'ultima e le prospettive di una riconciliazione futura con Roma.
Da parte cattolica invece, è a lavoro il neo-segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, mons. Guido Pozzo, ex-segretario aggiunto della Commissione teologica internazionale, un cattolico “identitario” che in passato ha dichiarato che sono necessarie delle “precisazioni” sull'apertura della Chiesa al mondo sancita dalla Gaudium et spes. Tra i nomi chiave del gruppo cattolico, circola quello del domenicano svizzero p. Charles Morerod, nuovo segretario della Commissione teologica internazionale. (alessandro speciale)

 

 

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail Sito www.adista.it



Luned́ 31 Agosto,2009 Ore: 14:16
 
 
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