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www.ildialogo.org La barzelletta sull'ergastolo di Berlusconi,di Carmelo Musumeci

Le voci dal carcere
La barzelletta sull'ergastolo di Berlusconi

di Carmelo Musumeci

Questo articolo è tratto dalla mail list creata per dare voce ai condannati all’ergastolo ostativo, quello senza nessun beneficio, senza mai un giorno di permesso: anni e anni, decenni, senza mai un giorno fuori dal carcere, senza mai un Natale in famiglia, senza mai un abbraccio libero con i propri cari. Tutto questo per reati commessi anche 20-30- 40 anni prima.
Le persone condannate all’ergastolo ostativo, anche quando scontato 20-30 anni di reclusione e hanno realizzato una radicale trasformazione interiore, NON POTRANNO USCIRE VERAMENTE MAI DAL CARCERE e, dunque, viene a morire il fine educativo della pena (Art. 27 della nostra Costituzione “Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”) Nessuno è colpevole per sempre.
Tutto quello che leggerete proviene direttamente da loro: noi siamo il loro tramite, la loro voce che esce fuori, perchè internet e posta elettronica in carcere non sono ammessi.
www.urladalsilenzio.wordpress.com

Gruppo "Urla dal silenzio" su Facebook:
http://www.facebook.com/group.php?gid=155797882305&ref=ts

Nell'attesa dell'arrivo del Capo dello Stato all'inaugurazione dell'anno giudiziario, Silvio Berlusconi racconta una barzelletta ai presidenti delle Camere e ad alcuni magistrati:

- Dio è preoccupato per la degenerazione regnante sulla terra,e invia Gesù in missione.
Dopo 33 anni, però, suo figlio ancora non ritorna.
Passa qualche altro decennio e di Gesù nessuna traccia.
Dopo100 anni sente alle porte del paradiso un imprevisto "toc toc".
Dio apre le porte del Paradiso. "Papà" esclama Gesù.
"Figlio mio, che cosa è successo?
Ti aspettavo 60 anni fa".
E Lui: "Papà in terra è successo di tutto, non c'è più la pena di morte e mi hanno dato l'ergastolo".
(Fonte: Corriere della Sera sabato 30 gennaio 2010)

Signor Silvio Berlusconi, poche volte ho sentito una barzelletta di così pessimo gusto,  forse perchè, per l'appunto, sono un ergastolano.
Forse lei non sa, se lo faccia spiegare dai suoi famosi e bravi avvocati, che in Italia esistono due tipi di ergastolo.
Uno normale, che ti da la speranza, ma non la certezza, un giorno di poter uscire,  mentre con l'altro, l'ergastolo ostativo, non hai nessuna speranza se non passi il tuo ergastolo a qualcun'altro.
Io non so che tipo di ergastolo aveva il suo Gesù della barzelletta che ha raccontato, ma le assicuro che se aveva quello ostativo non sarebbe mai uscito se anche lui non avesse fatto come Giuda.
L'ergastolano ostativo per tornare ad essere un uomo libero può solo donare la sua vita alla morte.
Signor Silvio Berlusconi,  raccontare barzellette sugli ergastolani è come ridere sui morti,  perchè in Italia con l'ergastolo ostativo non c'è speranza.
E non hai scelta!
Hai solo la scelta di togliere la libertà ad un altro per avere la tua.
Signor Silvio Berlusconi, se siamo uomini non possiamo vivere senza speranza, solo gli animali ci riescono.
La criminalità organizzata non si sconfigge solo con il pentitismo, si sconfigge soprattutto con l'abolizione dell'ergastolo ostativo.
L'ergastolo è una pena di morte a gocce ed è sbagliato dire che assomiglia alla pena di morte perchè è molto peggio,  in questo modo continui a vivere, ma smetti di esistere: ti lascia la vita, ma ti ammazza il futuro.
Signor Silvio Berlusconi,  lo sa che cosa è la cosa più brutta della giornata dell'ergastolano?
Che domani inizia tutto daccapo, che sarà un giornata come ieri, come sarà domani e dopodomani, come sarà per sempre...
Un ergastolano ostativo non può fare altro che prepararsi a morire.
Signor Silvio Berlusconi, è già così dura la nostra vita, se può, non ci prenda per il culo raccontando barzellette sugli ergastolani.

Carmelo Musumeci
Carcere Spoleto febbraio 2010


Marted́ 02 Febbraio,2010 Ore: 15:26
 
 
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