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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Sovraffollamento all’inferno,di Carmelo Musumeci

Le voci dal carcere
Sovraffollamento all’inferno

di Carmelo Musumeci

Questo articolo è tratto dalla mail list creata per dare voce ai condannati all’ergastolo ostativo, quello senza nessun beneficio, senza mai un giorno di permesso: anni e anni, decenni, senza mai un giorno fuori dal carcere, senza mai un Natale in famiglia, senza mai un abbraccio libero con i propri cari. Tutto questo per reati commessi anche 20-30- 40 anni prima.
Le persone condannate all’ergastolo ostativo, anche quando scontato 20-30 anni di reclusione e hanno realizzato una radicale trasformazione interiore, NON POTRANNO USCIRE VERAMENTE MAI DAL CARCERE e, dunque, viene a morire il fine educativo della pena (Art. 27 della nostra Costituzione “Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”) Nessuno è colpevole per sempre.
Tutto quello che leggerete proviene direttamente da loro: noi siamo il loro tramite, la loro voce che esce fuori, perchè internet e posta elettronica in carcere non sono ammessi.
www.urladalsilenzio.wordpress.com

Gruppo "Urla dal silenzio" su Facebook:
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In questi giorni in un vecchio giornale ho letto:
“Una signora lasciò i suoi due cani nel bagagliaio della sua station wagon con i finestrini aperti per andare a fare un servizio. Al suo ritorno trovò i vigili.
-È tutto in regola protestò. Ho pure attrezzato il portabagagli con la rete di divisione. Cosa volete da me?
I vigili risposero semplicemente:
-La legge dice chiaro che un cane deve avere uno spazio vitale minimo di otto metri. Le sembra che ci siano otto metri dentro il baule? E la multarono.”
 
Peccato che in carcere non ci sono vigili!
A parte l’ironia, l’Italia è uno strano paese, un cane deve poter disporre di almeno otto metri  quadri,  mentre in molticarceri alcuni detenuti devono in cella fare a turno per strare in piedi.
Il sovraffollamento incomincia a farsi sentire anche a Spoleto.
Stanno arrivando molti detenuti anche da altri carceri e stanno incominciando a mettere due detenuti in cella singola, con l’agibilità a contenere una sola persona.
Spero per l’Assassino dei Sogni che con me non ci provi perché perderebbe.
In tanti anni di carcere lo Stato mi ha sempre trattato come una belva e mi ha fatto diventare un lupo solitario.
Mi ha fatto vivere in una solitudine infinita, sconfinata, solo in compagnia di me stesso.
E quando la solitudine ti entra nella tua testa, nel tuo cuore, e nella tua anima, un uomo ombra non ne può più fare a meno.
Lo Stato, nell’Isola del Diavolo dell’Asinara, mi ha sottoposto per cinque anni al regime di 41 bis, di cui un anno e sei mesi in totale isolamento,  con il cancello,  blindato e spioncino chiuso, con solo due ore d’aria senza mai vedere e parlare con altri detenuti.
Lo Stato mi ha sottoposto a otto mesi di regime di sorveglianza particolare del 14 bis nella cella liscia, isolato da tutti gli altri detenuti, senza televisione e fornellino.
Dopo tanti anni d’isolamento, di regimi duri e punitivi,  mi hanno abituato e mi sono abituato a stare da solo e non riuscirei più a stare in compagnia di un altro detenuto in una cella.
Ci hanno provato a mettermi un detenuto in cella nel carcere di Nuoro,  ma dopo tre giorni l’Assassino dei Sogni si  arrese  perché ogni volta che andavo al passeggio mi sdraiavo per terra,  costringendo le guardie a portarmi in cella di peso.
Una volta al direttore del carcere di Parma, quando sono andato volontario, per stare da solo, alle celle di punizione ho detto:
-Né in questa terra,  né nell’aldilà, nessuno qualcuno potrà mai obbligarmi a dividere una cella con un altro detenuto.
Tutte le volte che l’Assassino dei Sogni ha provato a mettermi un compagno nella mia stanza ho sempre detto:
-Datemi una speranza, una sola, che un giorno potrei uscire e avrò un motivo per accettare un compagno in stanza.
Gli uomini ombra non possono stare in compagnia con le persone che hanno un futuro.
I morti non possono stare in cella con i vivi.
 
Carmelo Musumeci
Carcere di Spoleto Gennaio 2010


Venerdì 22 Gennaio,2010 Ore: 15:26
 
 
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