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www.ildialogo.org Il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.,di Michele Zarrella

E’ terminato il vertice di Copenhagen
Il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.

di Michele Zarrella

Il summit di Copenhagen è finito. Impegni precisi pochissimi. Soprattutto impegni economici. Ci risiamo. Si continua a pensare al denaro. Si continua a pensare che tutto è comprabile che tutto ha un prezzo. NO. No.
Gaia, il pianeta che vive, non viene a patti con l’uomo. Si tratta di un sistema che ha le sue regole e i suoi equilibri. Se rompiamo questi equilibri dovremo subire le forze immense della natura che non fa patti con i denari. Come succede spesso gli accordi non accontentano nessuno. Questo di Copenhagen è certamente fra essi. La differenza è che in questi summit non si parla di prezzi di petrolio o di carne.  Qui si parla di cambiamenti climatici, si parla del futuro delle generazioni e della possibilità di sopravvivenza della specie. È assurdo continuare a far prevalere la logica del profitto. È assurdo continuare a fare solo proclami. È assurdo non prendere provvedimenti seri e stringenti con croprogrammi che stabiliscono le percentuali massime ammissibili nell’atmosfera. L’andamento del riscaldamento terrestre va monitorato e le percentuali vanno riallineate costantemente.
Il lato positivo, il bicchiere mezzo pieno, è che unanimamente  è stato riconosciuto che i cambiamenti climatici non sono fantascienza. E chi parla di cambiare il modello di sviluppo della società non viene più considerato un “matto” da isolare nell’interesse supremo del profitto. Tutti oramai siamo convinti che l’uomo e le sue attività stanno incidendo sul riscaldamento globale e che bisogna assolutamente prendere dei provvedimenti. Ribadisco: ognuno di noi contribuisce alla produzione di anidride carbonica e alla immissione di gas serra nell’atmosfera. Pertanto prima di tutto ognuno di noi deve iniziare a cambiare stile di vita. Ognuno di noi deve adeguarsi ad un comportamento sobrio e al minimo dispendio di energia. Iniziamo subito boicottando i prodotti troppo inquinanti. La legge del profitto lo capirà subito si adeguerà.
Se noi non compreremo più i SUV (tre tonnellate e mezzo di ferraglia per trasportare settanta chili di cristiano) se non compreremo più prodotti energivori, se useremo di più la testa e il buon senso, se applicheremo comportamenti sobri e rispettosi dell’ambiente, anche la logica del profitto, la logica del consumo infinito e dello spreco inutile cambierà. Il mercato è sensibile, molto sensibile, alle scelte dei consumatori. Pertanto non ci facciamo orientare dalla pubblicità e dai modelli propinati dalle multinazionali. Cominciamo ad usare la testa prima di tutto noi. I politici ci seguiranno e il mercato pure e Gaia e le generazioni future ci ringrazieranno.
Gesualdo, 19 dicembre 2009
Michele Zarrella


Domenica 20 Dicembre,2009 Ore: 00:20
 
 
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