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www.ildialogo.org Iniziato il “Tempo per il Creato di Dio”,di agenzia NEV del 2-set-2009

Ambiente/1
Iniziato il “Tempo per il Creato di Dio”

di agenzia NEV del 2-set-2009

Dal 1° settembre un mese di riflessione, preghiera ed azione per la salvaguardia del Creato


Roma (NEV), 2 settembre 2009 - Dal 1° settembre al 4 ottobre le chiese di tutto il mondo celebrano “Un tempo per il creato di Dio”. Questo mese di preghiera ed impegno per l’ambiente, che sta entrando nei calendari liturgici di diverse confessioni cristiane, è stato fortemente voluto e sostenuto dalla Rete cristiana europea per l’ambiente (European Christian Enviromental Network, ECEN) che dal 1998 opera in stretto rapporto con la Conferenza delle chiese europee (KEK).
Tra i primi e più convinti sostenitori di questa iniziativa il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, secondo cui “dovremmo utilizzare il periodo di ‘Un tempo per il Creato’ per pensare al passato e pentirci per tutto quello che abbiamo fatto o che non siamo stati capaci di fare per il bene della terra. Rinnoviamo il nostro impegno a lavorare insieme e realizzare i cambiamenti per i quali preghiamo – ha proseguito il patriarca ecumenico - rigettando ciò che danneggia la creazione, cambiando il nostro modo di pensare e quindi modificando drasticamente il nostro modo di vita”. L’impegno degli ortodossi su questo tema non è recente: già nel 1989, infatti, fu proprio un predecessore di Bartolomeo, il patriarca Dimitrios, ad istituire nel calendario liturgico ortodosso la giornata del 1° settembre come occasione di celebrazione per il Creato.
Sostegno a “Un tempo per il creato” è giunto anche da papa Benedetto XVI che nell’Angelus del 30 agosto ha richiamato questo “appuntamento significativo, di rilievo anche ecumenico”.
La testimonianza cristiana per l’ambiente è stata anche al centro del dibattito del Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) conclusosi oggi a Ginevra (26 agosto-2 settembre). Il CEC ha approvato all’unanimità un documento intitolato “Ecogiustizia e debito ecologico”. Nel testo si afferma che i cristiani hanno l’obbligo morale di promuovere la giustizia ecologica rimettendo il debito ai popoli maggiormente colpiti dalla distruzione ecologica e alla terra stessa. “La questione ecologica non è un tema soltanto morale ma anche spirituale - ha affermato la pastora riformata cubana Ofelia Ortega, uno degli otto presidenti del CEC, commentando questa risoluzione –. La Bibbia è un trattato ecologico dall’inizio alla fine e il lavoro pastorale nelle nostre chiese deve essere radicalmente ecologico”.


Venerdě 04 Settembre,2009 Ore: 14:37
 
 
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