- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (268) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org La tv intelligente,di Bruno Gambardella

La tv intelligente

di Bruno Gambardella

Poco più di un anno fa commentai su Sparta e Atene  una  notizia che avevo giudicato bella e interessante: una televisione di proprietà pubblica di un Paese scandiinavo  aveva assunto una conduttrice diversamente abile per un programma pomeridiano dedicato ai bambini. Alcuni genitori (pochi, a dire il vero) avevano protestato perché la “diversità” della donna e la evidente mancanza di un braccio rischiavano di turbare anzitempo la serenità dei loro pargoletti. La dirigenza della TV, ente pubblico e quindi finanziato da tutti i cittadini, fece quadrato in difesa della scelta di quella che, al di là delle menomazioni, era un’ottima professionista e il caso fu presto chiuso.

Il fatto mi è tornato alla mente leggendo di un episodio simile che si è verificato nei giorni scorsi in Gran Bretagna: un’importante e prestigiosa emittente televisiva quale é la Bbc ha scelto tra centinaia di candidate una ragazza priva di un avambraccio per condurre un programma per bambini. Anche in questo caso vi sono state proteste: alcune semplicemente razziste, altre con qualche fondamento di preoccupazione presto dissipate dalla bravura e dalla preziosa umanità della ragazza.

Una scelta come questa da parte di un’emittente televisiva commerciale (che in quanto tale ha come priorità la  crescita dell’audience), risulta coraggiosa e da prendere come esempio anche da altre televisioni in Italia e altrove, in quanto va nella direzione dell’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Purtroppo però se guardiamo a casa nostra tale scelta coraggiosa ad oggi appare utopica, visto e considerato che i conduttori e soprattutto le conduttrici dei programmi televisivi di intrattenimento e non, vengono selezionate in base a requisiti estetici, spesso anche mettendo in secondo piano bravura e professionalità.

Come cittadino mi auguro che in un futuro non lontano tutte le persone con disabilità abbiano le stesse opportunità professionali (ovviamente fin dove e’ possibile) dei soggetti normodotati: é chiedere troppo al Paese delle veline, delle letterine, delle meteorine, del Bilioneire, del Grande Fratello e di Corona?



Giovedì 21 Gennaio,2010 Ore: 02:13
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Sparta e Atene

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info