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Governo Obama: quando il trans non fa scandalo

Bruno Gambardella

Credo che negli Stati Uniti siano in pochi a conoscere la vicenda di Piero Marrazzo, l’ex conduttore RAI paladino dei consumatori (quante prediche, quanti ditini alzati per ammonire…) divenuto poi presidente della regione Lazio, costretto alle dimissioni  per aver frequentato prostitute transessuali e  consumato cocaina. Mentre l’ex governatore lascia un centrosinistra allo sbando e si rifugia in un convento per ritrovare un suo equilibrio, un altro presidente, di tutt’altro calibro e residente dall’altra parte del mondo compie una scelta importante, quasi incomprensibile per un politico nostrano che mai si schiererebbe contro una  società ancora profondamente moralista e bigotta come la nostra.                                                                                                                                                                                             Barack Obama mette a segno un altro punto che lo consegna alla storia come il primo presidente americano ad aver accolto un transessuale nel suo entourage. E' Amanda Simpson, membro del consiglio d'amministrazione del National Center for Transgender Equality, scelta  come Consigliere Capo del Ministero del Commercio Usa.

La nomina, inevitabilmente, ha spaccato l'America in due: da una parte i progressisti, entusiasti della scelta del presidente e sempre più convinti di quanto sia urgente e necessaria l'approvazione delle nozze tra persone dello stesso sesso;  dall'altra i conservatori, che hanno storto la bocca, scandalizzati.

Non sono mancate, poi accuse ad Obama di aver utilizzato la nomina della Simpson per "accontentare" la folta comunità gay che lo ha sostenuto durante il periodo pre-elettorale. Ma al presidente è bastato mostrare il curriculum del neo Consigliere Capo del Ministero del Commercio per zittire i malevoli: prima di diventare donna, Simpson era un pilota collaudatore di aerei e oggi vanta trent'anni di esperienza nel settore aerospaziale e della difesa Usa, plurime lauree in fisica, ingegneria ed economia. Presentatasi alle elezioni per la Camera dell'Arizona, la sua candidatura non riscosse il successo sperato, ma fu in quell'occasione che divenne delegata democratica per Hillary Clinton alla convention che, nell'agosto 2008, incoronò Barack Obama come candidato per la Casa Bianca.

"Questa nomina è un grande onore per me e non vedo l'ora di lanciarmi in questa grande opportunità che mi si apre davanti", ha commentato Amanda Simpson, "Inoltre, come una delle prime persone transessuali nominate dal presidente, spero che presto ce ne siano altre centinaia e che questa nomina apra le porte per molti altri".

E così già sta accadendo grazie alle politiche pro-gay sostenute dall'amministrazione Obama cha, in meno di un anno, ha già nominato 100 funzionari apertamente gay, contro i 140 scelti da Clinton in ben 8 anni alla Casa Bianca.

Quello che mi fa piacere sottolineare è che non siamo dinanzi ad una scelta “politicamente corretta” fatta per lanciare un segnale o per aiutare una comunità, quella gay, ad uscire dalla discriminazione. Quello di Amanda Simpson è un caso lampante di meritocrazia, valore di cui l'Italia deve ancora capire l'esistenza. Fino a quando i movimenti per i diritti civili chiederanno le quote rosa per le donne e magari quelle arcobaleno per i gay indipendentemente dal valore delle persone non credo faremo grandi passi in avanti. E’ necessario rimuovere gli ostacoli che impediscono a certe persone di ricoprire gli incarichi di responsabilità che meritano: nominare un gay assessore o ministro solo  perché omosessuale e non tanto per i suoi meriti e le sue competenze  non è, a mio modesto parere, la strada giusta. La grande rivoluzione della modernità e dei diritti avverrà anche in Italia quando potremo dire che quel personaggio pubblico è bravo e competente indipendentemente dall’ideologia che professa, dalla sua identità sessuale e dalle persone che ama.                                                                                                                         

 



Mercoledì 06 Gennaio,2010 Ore: 19:56
 
 
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