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Il dibattito sul velo e le sceneggiate dei fascistelli

Bruno Gambardella

Non sappiamo se l’ex deputata Daniela Garnero divorziata Santanchè abbia l’abitudine di leggere la stampa internazionale, in particolar modo quella araba. Considerati i proclami e l’agire politico dell’ex leader de La Destra francamente pensiamo di no. Se lo facesse scoprirebbe che sulle questioni dei diritti e della dignità delle donne (e non solo sul velo integrale)  il mondo musulmano non è un monolite ottuso e insensibile ai cambiamenti e che spesso il dibattito al suo interno  si infiamma.

Questa volta al centro di un'accesa polemica è Mohammed Said Tantawi, grande imam dell'università egiziana Al Azhar del Cairo, la massima autorità religiosa dell'islam sunnita nel mondo. Ieri, infatti, una situazione "incresciosa" si è verificata presso un istituto femminile gestito dall'università a Nasr City, vicino alla capitale egiziana, in occasione di una visita dell'imam durante la quale si è parlato dell'influenza H1N1.

Secondo quanto riportato dal quotidiano egiziano Al-Masri Al-Yom, l'imam, "rimasto colpito dalla presenza in classe di una studentessa che portava il niqab" (il velo integrale che lascia liberi solo gli occhi), visibilmente adirato ha chiesto e ottenuto che l'allieva del secondo anno di liceo se lo togliesse subito. La giovane ha provato a resistere ma la risposta di Mohammed Said Tantawi è stata dura e secca: "il niqab è un'usanza tribale che non ha niente a che vedere con l'islam e io - ha aggiunto rivolto alla studentessa - mi intendo di religione molto più di te e dei tuoi genitori". Touché.

L'imam ha dato immediatamente istruzione all'istituto religioso di bandire il velo e di non fare entrare ragazze che non abbiano intenzione di toglierselo e poi si è dichiarato deciso a "provvedere subito all'emissione di un comunicato ufficiale a nome di Al Azahar, per mettere al bando il niqab da tutte le istituzioni dipendenti dall'università".

Nella polemica sorta nel mondo islamico e in particolare in Arabia Saudita dove il niqab è spesso associato alla corrente fondamentalista islamica del salafismo, si inserisce anche la decisione del ministro dell'Istruzione superiore Hani Helal di vietare l'accesso agli ostelli universitari alle ragazze che lo indossano.

In Egitto, infatti, dove la maggior parte delle donne musulmane indossa l'hijab - il velo tradizionale che copre solo i capelli - la tendenza sempre più evidente di indossare il velo integrale ha cominciato a destare forti preoccupazioni nel governo.

Come abbiamo visto il dibattito è aperto, molto più vivace di quanto molti in occidente sospettino. Chi scrive sostiene il diritto della donna a scegliere liberamente come vestirsi, ovviamente nel rispetto della legge del Paese dove vive. Onorevole Garnero ex Santanché: non pretendiamo arguzia e ragionevolezza da Borghezio e da Gentilini (lo so, ancora loro: sono un ossessivo!), ma almeno lei eviti di rispondere ad un dibattito serio e profondo con stupide ma pericolose sceneggiate degne di fascistelli di quart’ordine…

 



Luned́ 05 Ottobre,2009 Ore: 22:15
 
 
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