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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 16-09-2009

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 16-09-2009

Notizie ecumeniche brevi


(NEV) - “Aderisco perché la libertà e il pluralismo dell'informazione devono essere tutelati contro ogni logica di monopolio, condizionamento e censura”. Motiva così la sua adesione all'appello per la libertà di stampa lanciato da tre eminenti giuristi, Franco Cordero, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Domenico Maselli. All'appello ha aderito anche la pastora Anna Maffei, presidente dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia, secondo cui “in Italia abbiamo assistito in questi anni al graduale accentramento in poche mani dei mezzi di informazione di massa e tale processo appare inarrestabile, nell'insensibilità e nell'indifferenza di tanti”. Spiega così la sua adesione la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese: “Firmo sperando che il sistema dell'informazione, difendendo la sua autonomia, trovi passione e gusto per quel pluralismo delle culture e delle fedi che costituisce un tratto sempre più rilevante della nostra società”.
 
(NEV) - Nell'Italia dei festival – della filosofia a Modena, della letteratura a Mantova, della spiritualità a Torino e così via – ha trovato una sua precisa collocazione anche “Uguali diversi”: tre giorni di dialoghi e confronti sulle culture, il pluralismo, le religioni nella cornice del comune emiliano di Novellara (RE) che tra l'altro ospita uno dei più grandi templi sikh d'Europa. Nel programma dell'edizione del 2009, svoltasi tra l'11 e il 13 settembre scorsi, si è svolta una tavola rotonda sul tema “Crisi della coscienza e futuro delle religioni” alla quale hanno partecipato il vicepriore della comunità di Bose Luciano Manicardi, l'esperto di ebraismo Paolo De Benedetti e la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese. “Nel quadro della crisi del nostro tempo – ha affermato quest'ultima – le religioni pensano di potersi prendere la loro rivincita sulla secolarizzazione pretendendo di offrire risposte esclusive e talvolta aggressive. Ma nella prospettiva cristiana la fede è una domanda assai più che una risposta, è una vocazione assai più che una prescrizione; è un punto di partenza piuttosto che la tappa finale di un cammino”.
 
(NEV) - Tra le tante associazioni che lo scorso 9 settembre a Firenze hanno detto "no" all'omofobia, c'erano la Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI), la Rete evangelica fede e omosessualità (REFO), e il gruppo di cristiani omosessuali Kairos. "Non ci sarà libertà per noi fin quando non contribuiremo tutti insieme, cattolici, valdesi, metodisti, battisti, veterocattolici, laici, atei, credenti e non, al cambiamento dei cuori e delle leggi - affermano -, e soprattutto delle nostre chiese perché, come ci grida ancora una volta il Vangelo, 'Non c'è più giudeo ne greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più né uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù' (Galati 3,27-28)". La fiaccolata, che si è svolta tra Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinita e Ponte alle Grazie, ha visto l'adesione di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze.
 
(NEV/ENI) - Dopo i numerosi messaggi di augurio rivoltigli da esponenti religiosi di tutto il mondo, lo scorso 3 settembre anche il presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, il card. Walter Kasper, si è congratulato con il pastore luterano norvegese Olav Fykse Tveit per la sua elezione a segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). "Il dialogo tra la chiesa cattolica e il CEC va intensamente portato avanti", ha affermato il card. Kasper, il quale, secondo Radio Vaticana, avrebbe già fatto anticipare un incontro, da tenersi l'anno prossimo, tra papa Benedetto XVI e il nuovo segretario generale del CEC. Tveit, eletto lo scorso 27 agosto dal Comitato centrale del CEC riunito a Ginevra, succederà a partire da gennaio 2010 a Samuel Kobia. Tra le sue priorità quella della promozione del dialogo tra CEC e chiesa cattolica, che non fa parte dell'organismo ecumenico, il quale conta 349 chiese membro in tutto il mondo in rappresentanza 560 milioni di cristiani.
 
(NEV) - In molte chiese dell'ex DDR fervono i preparativi per commemorare i 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, il prossimo 9 novembre. Negli anni ottanta numerose chiese della Germania orientale infatti erano diventate veri e propri centri di dibattito e riflessione: luoghi di libertà considerati eversivi dal regime di Honecker. Sotto l'ala protettrice della Chiesa evangelica, che ufficialmente si asteneva dalla politica attiva, i dissidenti potevano trovare uno spazio di confronto. Un ruolo particolare ebbe il pastore evangelico Christian Führer della “Nikolaikirche” di Lipsia, che con le preghiere per la pace del lunedì fu tra i protagonisti della “rivoluzione pacifica”. “Era qui il fulcro della protesta - scrive Führer in un articolo pubblicato sul Sole24ore del 4 settembre -, da qui è partita la transizione che ha portato alla rivoluzione del 1989”. Nei mesi precedenti alla “svolta” a scendere in piazza dopo la preghiera furono in migliaia. A Lipsia il 9 ottobre erano in 70mila, e il 23 già in 300mila. Poco dopo crollò il muro di Berlino.
 
(NEV) - L'Istituto avventista di cultura biblica "Villa Aurora" di Firenze promuove un bando di concorso per assegnazione di due borse di studio in teologia per l'anno accademico 2009-10. Grazie alla generosità di una famiglia avventista fiorentina, l’Istituto mette a disposizione 3074 euro per ogni borsa di studio, ossia l'equivalente del 50% dell’intera retta per il primo anno accademico. Gli studenti che siano interessati ad usufruirne, dovranno inviare la propria candidatura sia tramite posta elettronica, sia tramite posta ordinaria, entro lunedì 21 settembre 2009. Gli eventuali colloqui sono previsti il 24 settembre. Per informazioni scrivere o telefonare alla segreteria dell’Istituto: info@villaaurora.it, tel. 055.412014. Istituto Avventista di Cultura Biblica “Villa Aurora”, Assegnazione borse di studio “Immanuel”, via del Pergolino, 12 - 50139 Firenze; http://www.avventisti.it/download/varie/villa_aurora-Bando_di_concorso_2009-10_immanuel.pdf
 
(NEV/SIR) - “L'aspetto più significativo per noi è incontrarci in un'atmosfera di fratellanza e di vera amicizia”. Le parole del vescovo luterano Christian Krause, già presidente della Federazione luterana mondiale (FLM), spiegano il senso dell’evento ecumenico svoltosi dall'8 al 14 settembre ad Eisleben (Germania), città natale del riformatore Martin Lutero (1483–1546). Insieme all’arcivescovo cattolico di Praga, card. Miloslav Vlk tra gli organizzatori del Convegno “Sono con voi tutti i giorni”, Krause, ha anche ricordato il decennale della firma congiunta cattolico-luterana sulla giustificazione. Tra le mete visitate dai 35 rappresentanti di diverse confessioni cristiane provenienti da 15 paesi, anche Wittenberg, dove nel 1517 Lutero affisse le sue 95 tesi sul portone della chiesa. L'idea era quella di incontrarsi per conoscere da vicino le origini della Riforma protestante e questo a pochi anni dalle celebrazioni per il cinquecentenario della Riforma che cadrà nel 2017.
 
(NEV) - “Un unico amore: costruire la pace nei Caraibi": questo il tema che accompagna la Giornata mondiale di preghiera per la pace di quest'anno, che cade il 21 settembre. L'iniziativa, intrapresa per la prima volta nel 2004 dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) nel quadro della campagna del Decennio per sconfiggere la violenza (2001-2010), coincide con la Giornata internazionale della pace, lanciata dall'ONU nel 2001. Per l'occasione il CEC diffonde sul sito www.overcomingviolence.orgmateriale liturgico, inni e preghiere provenienti dai Caraibi disponibili in varie lingue. La scelta dei Caraibi vuole sensibilizzare i credenti delle chiese membro del CEC sulla situazione di violenza che vige nella regione, e incentivare progetti e sforzi tesi a sconfiggere la violenza nella stessa regione.
 
(NEV/ENI) - Lo scorso 20 agosto è stata ratificata la “piena comunione” tra metodisti e luterani statunitensi. L’accordo, che prevede il riconoscimento reciproco dei ministeri, del battesimo e della Santa Cena, è stato approvato dall’Assemblea della Chiesa evangelica luterana in America (ELCA) svoltasi a Minneapolis in agosto; i metodisti l'avevano già approvato nel 2008 in occasione della loro Conferenza generale. L’auspicio, oltre ad un ecumenismo vissuto, è anche quello di facilitare gli scambi e ottimizzare le risorse del corpo pastorale, che deve affrontare un calo delle ordinazioni. Infatti, negli anni le due denominazioni hanno continuato a perdere costantemente membri. Per giungere alla "piena comunione" celebrata ora quale passo importante nell’unità tra le chiese, ci sono voluti ben 30 anni di paziente lavoro tra le parti. Oggi i luterani che si riconoscono nell’ELCA sono 4,6 milioni, i membri della Chiesa metodista unita (UMC) invece sono 11 milioni.
 
(NEV) - Il Consiglio svizzero delle religioni (CSR) boccia senza appello il referendum lanciato dalla destra populista svizzera che chiede il divieto di costruire i minareti. Il CSR per parte sua invece sollecita l'integrazione attiva della comunità islamica in Svizzera. "La pluralità culturale è una caratteristica dell'identità elvetica, che rende forte il paese - afferma in una presa di posizione diffusa il 4 settembre -. I diritti contemplati nella Costituzione garantiscono una convivenza pacifica tra le varie religioni e culture, mentre l'iniziativa contro i minareti tende all'effetto opposto". Per il CSR il testo sottoposto a votazione popolare il prossimo 29 novembre, strumentalizzerebbe la religione a fini politici alimentando la diffidenza tra la popolazione. Il CSR, fondato il 15 maggio 2006 allo scopo di promuovere il dialogo tra le religioni, riunisce esponenti della Conferenza episcopale svizzera, della Federazione delle chiese evangeliche, della Federazione delle comunità israelite, della Federazione delle organizzazioni islamiche e delle chiese ortodosse.
 
(NEV) - “La generazione che ha attraversato il Vaticano II e i fervori del Sessantotto aveva immaginato, con una certa ingenuità, di non dover più assistere ai conflitti di religione, e invece nessuna fede postmoderna sembra esente dal virus della violenza” – spiega Brunetto Salvarani, nella sua introduzione al fascicolo da lui curato “La violenza e il sacro”, il numero monografico della rivista Confronti pubblicato a settembre -. “Perché accade, e qual è la responsabilità della politica negli orrori compiuti in nome dell’identità di popolo e di credo?” E' a questi interrogativi che tenta di rispondere questo numero speciale della rivista ospitando contributi molto vari sia sotto il profilo della competenza degli autori – sociologi, teologi, scrittori – che della loro appartenenza confessionale. Tra gli altri segnaliamo gli articoli di Mostafa El Ayoubi (Islam: jihad dell'anima o della spada?), Maurizio Abbà (I protestanti di fronte alla violenza “sacra”; Bonhoeffer e la fiducia disarmata), Jiso Forzani (Il Buddha? No, lui proprio non lo vuole), Anna Maffei (L'insegnamento di Martin Luther King), Paolo Naso (La nuova teologia della Casa Bianca), Lidia Maggi (L'indifferenza di fronte al male), Giampiero Comolli (Dialogo come argine ai fondamentalismi). Informazioni: www.confronti.net; o abbonamenti@confronti.net. Confronti, Via Firenze 38, 00184 Roma.
 
(NEV) - La rivista “Religioni e sette nel mondo” del GRIS, pubblica un numero speciale (5/2009) dedicato a “Le religioni degli immigrati come fattore di dis/integrazione sociale. I casi degli evangelici africani e della presenza evangelica tra i Rom”. Si tratta di contributi di studi proposti in occasione di un Convegno dell'Associazione italiana di sociologia svoltosi a Bologna il 28 e il 29 novembre scorso. Tra i casi di studio proposti, quelli delle minoranze pentecostali nella comunità romana (Massimo Introvigne), della Missione evangelica zigana (Alessandro Iovino) e delle chiese africane in Italia: mappe geografiche e teologiche (Paolo Naso). “I casi riportati – conclude il sociologo Pino Lucà, che ha curato la pubblicazione – invitano a riflettere sul futuro delle religioni degli immigrati. Se il recupero della cultura ancestrale è, soprattutto all'inizio, un elemento che dà forza nelle difficoltà, nel lungo periodo è un rischio mortale per le stesse religioni. La loro sopravvivenza, infatti, dipenderà dalla capacità di accogliere le successive generazioni”. Religioni e sette nel mondo, via Riva di Reno 57, 40122 Bologna; info@religioniesette.org; www.religioniesette.org
 


Giovedì 17 Settembre,2009 Ore: 17:33
 
 
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