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www.ildialogo.org TELEGRAFO,di Agenzia NEV del 2-set-2009

TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 2-set-2009

(NEV) - “Profondo dolore” è stato espresso dal pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), all’indomani della tragedia avvenuta nel Mediterraneo, dove sono morte 73 persone, secondo le testimonianze di cinque degli eritrei superstiti che per una ventina di giorni hanno vagato su un gommone nel canale di Sicilia. Maselli sottolinea come sia assolutamente “impossibile continuare a fingere di ignorare queste tragedie che ci interpellano nel più profondo dei sentimenti cristiani: la fratellanza umana”. Inoltre auspica che l'Unione Europea, nonché quegli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, si attivino perché quel mare possa essere un luogo sicuro per tutti.
 
(NEV) - “Noi in Italia abbiamo assistito in questi anni al graduale accentramento in poche mani dei mezzi di informazione di massa e tale processo appare inarrestabile, nell’insensibilità e nell’indifferenza di tanti. Per questo ci uniamo a tutti coloro che chiedono con forza il rispetto del diritto di tutti noi ad un’informazione plurale”: con questa motivazione la pastora Anna Maffei, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) ha aderito all’appello per la libertà di stampa lanciato dai giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky. “Martin Luther King, pastore battista e leader nonviolento per la lotta dei diritti civili dei neri d’America – prosegue Maffei - sosteneva che soltanto chi è libero è veramente responsabile delle proprie azioni e soltanto chi si dimostra responsabile è veramente libero. La libertà non è arbitrio individualista o monopolio di qualcuno a scapito di altri, la vera libertà è sempre condivisa e in quanto tale essa è uno dei capisaldi della democrazia”. Inoltre, denunciando il silenzio stampa sul digiuno di don Albino Bazzotto contro l’ampliamento della base Dal Molin a Vicenza, la pastora Maffei esprime solidarietà a chi “offre il proprio corpo inerme come richiamo ai disattenti e come segno di una trasformazione ancora possibile del mondo che abitiamo”.
 
(NEV) - Anche quest'anno due eventi ecumenici verranno organizzati a Venezia, il 9 settembre, in occasione della Mostra internazionale del cinema, idealmente legati dal filo rosso dei diritti umani. A Lido, alle 11, in una tavola rotonda internazionale che si terrà all'Hotel Excelsior nello spazio della Fondazione ente dello spettacolo, cattolica, si discuterà di cinema e dignità umana con un focus sull'Iran. L'iniziativa è proposta dalla stessa Fondazione, dall'Associazione internazionale protestante INTERFILM e dall'Associazione protestante cinema "Roberto Sbaffi". Vi parteciperanno due registi iraniani, Babak Payami e la giovane Shirin Neshat, che quest’anno per la prima volta presenterà un film in concorso a Venezia. L'evento, coordinato da Peter Ciaccio, vedrà intervenire anche critici cinematografici di vari paesi. La seconda iniziativa, promossa dal Centro culturale Palazzo Cavagnis, dalla chiesa luterana e dal Segretariato attività ecumeniche (SAE) di Venezia, con la collaborazione dell'Associazione protestante cinema "Roberto Sbaffi", si terrà invece alle 16.45 nella Casa del cinema (Palazzo Mocenigo - San Polo), nella quale verrà proiettato il film "Come un uomo sulla terra", già premiato in molti festival, che racconta cosa si nasconde dietro gli accordi con la Libia e dà voce alla dignità e al coraggio dei migranti africani. Seguirà un dibattito stimolato da interventi della pastora Elisabetta Ribet e da Francesco Veldramin della Caritas di Venezia. Sarà presente anche il regista del film Andrea Segre. Per informazioni: alazzocavagnis@diaconiavaldese.org.
 
(NEV) - Indignazione è stata espressa in un comunicato stampa diffuso dalla Rete evangelica fede e omosessualità (REFO) per le recenti aggressioni contro persone gay, prima fra tutte quella compiuta a Roma ai danni di due giovani omosessuali all'uscita del Gay Village lo scorso 22 agosto, alla quale ne sono seguite altre: solo ieri notte, due bombe carta sono esplose nella zona della cosiddetta "gay street" della capitale. "Siamo sbalorditi e addolorati da quanto accaduto a Roma - ha dichiarato Giorgio Rainelli, presidente nazionale della REFO -, è veramente inconcepibile che nel XXI secolo possano ancora succedere queste cose, in un paese che si dice moderno e che per giunta si vanta delle sue 'radici cristiane'. Un paese che combatte e violenta l'amore non è un paese civile e democratico. Questi episodi ci devono far riflettere su cosa significhi oggi essere cristiani e cittadini democratici. L'omofobia, a parole negata, pervade la società civile, ma anche le chiese cristiane”. E’ intervenuta in merito anche la pastora valdese Letizia Tomassone, vicepresidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), che ha espresso profonda tristezza e amarezza per una società che non sa proteggere l'espressione dell'amore.


Venerd́ 04 Settembre,2009 Ore: 14:30
 
 
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