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www.ildialogo.org A Lione celebrati i 50 anni della KEK,Di agenzia NEV del 20 luglio 2009

CONFERENZA DELLE CHIESE EUROPEE (KEK)
A Lione celebrati i 50 anni della KEK

Di agenzia NEV del 20 luglio 2009

Il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I apre alla chiesa Cattolica. Jean-Arnold De Clermont, presidente uscente della KEK: “Ripartiamo dalla Carta Ecumenica”


Roma, 20 luglio 2009 (NEV-CS55/09) – Una nave crociera in viaggio sul mare: questa la metafora che ieri pomeriggio ha fatto da filo rosso ai festeggiamenti del 50° anniversario della Conferenza delle chiese europee (KEK), svoltisi a Lione nell'ambito dell’Assemblea generale dello stesso organismo, che si riunisce nella città sul Rodano dal 15 al 21 luglio. Una cerimonia insieme festosa e riflessiva, durante la quale - con brani teatrali e testimonianze dirette di chi si è speso per la KEK - si sono ripercorsi i 50 anni di vita ecumenica delle chiese in Europa: mezzo secolo di storia inestricabilmente legato anche ai più grandi avvenimenti che hanno scosso il continente, primo fra tutti la caduta del muro di Berlino.
A tracciare un’ipotesi di lavoro per il futuro del movimento ecumenico in Europa è stato il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che nel suo discorso ha aperto alla chiesa cattolica: “Le chiese in Europa saranno in grado di proclamare efficacemente il Vangelo di Cristo solo se dialogheranno e lavoreranno a stretto contatto tra loro. Per questo proponiamo una cooperazione meglio strutturata tra la KEK e il Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE)”. La chiesa cattolica infatti non fa parte della KEK, che riunisce 126 chiese protestanti, anglicane, ortodosse e vecchio cattoliche.
L’invito alla chiesa cattolica di pensare seriamente ad una forma di partecipazione più organica con la KEK non è nuovo: già nel 1979, in occasione dell’VIII Assemblea generale della KEK a Creta, fu auspicata l’adesione della chiesa cattolica all’organismo. Rivolgendosi direttamente al cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione presente per l’occasione, Bartolomeo I lo ha invitato a portare “a chi di dovere” il suo messaggio. Nella serata di ieri il cardinale Barbarin ha dichiarato che avrebbe scritto direttamente al Papa per informarlo della proposta del Patriarca.
Sulla fattibilità di tale progetto, in una conferenza stampa svoltasi oggi, il presidente della KEK, il pastore riformato Jean-Arnold De Clermont, ha affermato: “Un’ipotesi di lavoro comune esiste già: è la Carta Ecumenica sottoscritta nel 2001 da KEK e CCEE a Strasburgo. Dobbiamo ripartire da qui”.
L’Assemblea della KEK, massimo organo decisionale dell’organismo ecumenico, si tiene ogni sei anni. A Lione riunisce circa 700 persone tra delegati di chiese con diritto di voto, rappresentanti delle organizzazioni associate, ospiti, giovani "steward" e staff. I lavori assembleari si concluderanno oggi pomeriggio con l’approvazione del messaggio finale e di sei mozioni su: migrazioni e traffico di esseri umani; la crisi finanziaria ed etica; la libertà religiosa come diritto umano; il cambiamento climatico; l’abolizione delle armi nucleari; le minoranze rom in Europa.


Lunedì 20 Luglio,2009 Ore: 16:02
 
 
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