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www.ildialogo.org Pensioni al femminile,di Giuseppe P. Fazio

Pensioni al femminile

La parità corre sul filo dell’età!


di Giuseppe P. Fazio

Che la parità tra i sessi sia cosa da perseguire in tutti i settori è cosa ormai assodata e ne è più che mai convinto l’attuale Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che, in un intervento tenuto al Forum della Terza Economia, ha spiegato come sia «…necessario porre al centro dell’agenda politica l’obiettivo della perequazione verso l’alto dell’età pensionabile di maschi e femmine». «Per quanto mi riguarda - ha aggiunto - sono datore di lavoro di 3 milioni e 650 mila persone e mi applicherò con determinazione al perseguimento di questo obiettivo».

La politica, ovviamente, non ha esitato a far sentire la sua voce. A tal proposito il leghista Roberto Calderoli ha commentato: «Prendiamo come una battuta quella detta sulle pensioni dal ministro Brunetta…». Ma Brunetta, nel corso della dichiarazione, era apparso alquanto serio, sostenendo la necessità di recuperare la vita lavorativa, favorendo così la ripresa del 10% del tasso di occupazione. «Questo significa 2,5 milioni di posti di lavoro in più, il che vuole dire incrementare il gettito fiscale e il PIL del paese». Ma come ottenere il progressivo allungamento dell’età pensionabile? Semplice! «Le uscite precoci dal mondo del lavoro - sostiene Brunetta - devono essere disincentivate».

Non sono mancate reazioni anche dal mondo sindacale: il segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni, ha chiarito: «Niente passi falsi sul tema delle pensioni. Al Ministro Brunetta bisogna ricordare che le pensioni sono una materia del governo ma anche delle parti sociali. Le pensioni sono un tema delicato che non può essere utilizzato come spot pubblicitario». Di contro, Luigi Angeletti, segretario UIL, ha espresso pareri meno rigidi: «Non sono d’accordo sulla necessità: sono favorevole a fondare l’innalzamento sulla volontarietà, con incentivi». Chi ha chiarito, al contrario, il suo secco no è stata la CGIL: «Il governo non ci provi nemmeno! - Ha avvertito il segretario Carlo Podda - Dire che la misura serve per risolvere la sperequazione è una provocazione intollerabile». Un ulteriore no al Ministro è arrivato anche dal segretario generale UGL Renata Polverini: «Una riforma delle pensioni in questa fase economica e sociale non avrebbe alcuna ragion d’essere.

Ma, in questo marasma generale, quale è l’opinione delle donne, dirette interessate della discussione? Quale l’opinione di chi, malgrado la parità voluta, raggiunta e spesso maledetta mal si trova a conciliare il dualismo tra lavoratrice al contempo moglie e madre? Insomma, ma quando la finiremo di prendere decisioni matematicamente asettiche sulla base di puri calcoli economici? Non bisogna dimenticare che, nostro malgrado, siamo esseri umani il cui lavoro dovrebbe essere qualcosa di funzionale al vivere e non il contrario come spesso accade! E poi, ma quando la smetteremo di fare della politica un teatro e degli eventi un puro pretesto per una insana polemica a fini propagandistici?



08 luglio 2008
 
 
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