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www.ildialogo.org Rassegna stampa del 2-12-2009,di José F. Padova

Rassegna stampa del 2-12-2009

di José F. Padova

 Dopo il voto svizzero (esultano Borghezio e Castelli!) che vieta i minareti, il B. che loda e imbroda un dittatore come Lukashenko - voglio e non posso, questo è il messaggio del B. -, il Letta che dice che B. deve difendersi DAI processi (ma chi è che parla: il Gianni o l'Enrico?), si ha la sensazione che dalla pioggia torrenziale si sia passati alla grandine da un chilo al chicco. Eppure non ci si scoraggia e fra tanto farneticare si cerca di ascoltare chi ancora ragiona, valuta, studia, commenta. Come testimonia questo articolo sull'immigrazione - un problema che si vuole far diventare e mantenere un (il?)  PROBLEMA.

Le Monde Diplomatique, novembre 2009
Dai discorsi volontaristici ai falsi dibattiti
L’immigrazione, un «problema»così comodo
Di Eric Fassin, sociologo presso l’École normale supérieure, membro dell’associazione « Questa Francia qui ». (traduzione dal francese di José F. Padova)
L’evacuazione forzata della «giungla» di Calais [ndt.: vasta area di sosta per “clandestini” che tentavano di raggiungere la Gran Bretagna], come l’hanno mostrata le espulsioni mediatiche dei sans papier [=immigrati senza documenti legali]: il controllo dell’immigrazione per il governo francese costituisce una priorità. Non si tratterebbe più di «subire» gli immigranti, ma di «sceglierli», così martella Nicolas Sarkozy. Ora, questi maschi discorsi di Stato contribuiscono più a mantenere efficiente un «problema», che procura benefici politici a buon prezzo a coloro che lo sfruttano, piuttosto che a prendere le misure della posta che esso mette in gioco.
Presiedendo una conferenza dell’Unione per un movimento popolare (UMP) dedicata all’immigrazione, Sarkozy, allora ministro dell’Interno, il 9 giugno 2005 collauda un nuovo vocabolario politico destinato a un considerevole successo: «Voglio passare da un’immigrazione subita a un’immigrazione scelta». L’immigrazione per lavoro non data certo da quel discorso, ma eccola ribattezzata: la scelta appartiene allo Stato, non agli immigranti – se non per i rimpatri...............[Leggi tutto]

Fra le tante reazioni della stampa svizzera questa de Le Temps porta nel finale una domanda che dovrebbe terrorizzare tutti noi, specie chi ha dimestichezza con la Storia delle Guerre di Religione.

Le Temps (quotidiano svizzero), editoriale di lunedì 30 novembre 2009
La paura e l’ignoranza
di François Modoux (traduzione dal francese di José F. Padova)
http://www.letemps.ch/Page/Uuid/9cce2ca2-dd30-11de-bc20-cbd5d36bc26f/La_peur_et_lignorance
 Lungi dal costituire una maggioranza casuale, il sì all’iniziativa anti-minareti sbatte [in faccia] in modo clamoroso. Gli svizzeri hanno votato con la loro pancia contro una disposizione che le loro autorità e le elite politiche, economiche e religiose chiedevano loro all’unisono di respingere in nome di solidi argomenti razionali.
 La campagna referendaria ha dimostrato tuttavia che la realtà dell’islam in Svizzera è totalmente discrepante dall’immagine maledetta che da molti anni viene incollata a questa religione – un integralismo che si manifesta in forme tanto scioccanti come il terrorismo, la sharia, il burka, la lapidazione delle donne, ecc. I musulmani della Svizzera non meritano quindi l’ingiustizia di questo voto-sanzione, ispirato dalla paura, dai fantasmi e dall’ignoranza.
 L’avvenire dirà se i rapporti fra svizzeri e musulmani, fino a oggi pacifici, si deterioreranno dopo questo brutale segnale di ostilità. Teniamo a mente tuttavia che gli svizzeri hanno votato contro i minareti e non contro le moschee. Tutti i votanti non [ndt.: o: non tutti i votanti?] sono contro l’islam ma contro ciò che essi interpretano come una rappresentazione eccessiva dell’islam nella vita nazionale. Confederati cristiani e musulmani della Svizzera sono posti di fronte alla sfida di riannodare il dialogo rispettando ognuno la libertà dell’altro. Riusciremo in avvenire ad assicurare ancora la libertà religiosa e di coscienza per tutti? E a quali condizioni? La sfida è immensa.

JFPadova



Mercoledì 02 Dicembre,2009 Ore: 15:32
 
 
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