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www.ildialogo.org “La chiesa ed i diritti umani”,

Il libro del teologo spagnolo Jose’ Maria Castillo edito dai fratelli gabrielli di verona affronta in maniera chiara e convincente il tema de
“La chiesa ed i diritti umani”

Primo di 4 articoli


Il teologo di Granada mostra come il tema dei diritti umani e’ andato acquisendo grande importanza in tutto il mondo; fenomeno da collegrare alla crescente crisi delle religioni, anche del cristianesimo, quindi del cattolicesimo e della chiesa . Si parla spesso di questi due processi senza pero’ metterli in relazione.


JOSE’ MARIA CASTILLO - “LA CHIESA E I DIRITTI UMANI”, EDITO DAI FRATELLI GABRIELLI,
APRILE 2009, IN SAN PIETRO IN CARIANO, NEGARINE (VERONA)
LA PRESENTAZIONE DELL’EDITORE;
L’INTRODUZIONE AL LIBRO; I CONTENUTI ED IL COMMENTO
CHI E’ JOSE’ MARIA CASTILLO?
E’ nato a GRANADA ( SPAGNA); è DOTTOR EIN Teologia ed è stato Professore alla Facoltà di Teologia della sua città;è professore invitato alla Università Pontificia Gregoriana di Roma, all’Università Pontificia di Comillas (MADRID) ed alla Università Centroamericana CANAS di San Salvador. Ha pubblicato più di trenta libri, di cui finora, tradotti in Italia, oltre a questo: “DIO E LA NOSTRA FELICITA’”(2008); “I POVERI E LA TEOLOGIA” (2002); “SIMBOLI DI LIBERTA’”(1983).
TESTO. - I clamorosi fatti di cronaca che hanno coinvolto direttori di giornali cattolici (DINO BOFFO PER L’AVVENIRE) e laici (MARIO GIORDANO PER IL GIORNALE), mi hanno suggerito alcune riflessioni, sul modo con cui i vertici ufficiali della Chiesa del Potere, della Santa Sede, (così si diceva fino a ieri), dello Stato della Città del Vaticano (così si dice oggi).  Queste meditazioni ci conducono ai comportamenti ed ai rapporti che la Chiesa tiene rispetto ai Diritti Umani.
                In questo ci aiuta molto a fare chiarezza, il libro documentatissimo del teologo spagnolo JOSE’ MARIA CASTILLO, che è nato a Granada (SPAGNA) nel 1929. Già Docente nella Facoltà di Teologia della città omonima. In questi giorni è presente in Verona per una serie di incontri e di conferenze, ospite del qualificato centro di Studi dei Padri Stimmatini, e per la presentazione del suo libro edito in aprile 2009 “LA CHIESA E I DIRITTI UMANI”.
                 Non è un testo dai toni gridati, ma limpido nel suo argomentare e conseguente nelle sue argomentazioni. E’ stato tradotto dallo spagnolo  da EMILIO E CECILIA E LUCIA GABRIELLI, simpatici e polivalenti editori:“LA YGLESIA Y LOS DERECHIS HUMANOS”, EDITORIAL DESCLEES DE BROWER S.A., BILBAO, 2008; IN Italia è stato tradotto dagli accorti ed attenti Fratelli Gabrielli, titolari del Segno
            COSA SI PROPONE DI EVIDENZIARE QUESTO TESTO?
“Vuole mostrare come si sono realizzati due grandi fenomeni:da una parte la crescente importanza che il tema dei DIRITTI UMANI è andata acquisendo in tutto il mondo e anche la progressiva crisi delle religioni, del cristianesimo, e al suo interno del cattolicesimo”.
             MA IN ULTIMA ANALISI CHE COSA VUOLE DIMOSTRARE?
“Vuole evidenziare come, diversamente dal sentire comune, esiste una profonda relazione tra questi due fenomeni.
COSA VIENE MESSO IN LUCE? COSA VIENE AFFERMATO?
“Che la CHIESA CATTOLICA, intesa anche come STATO DELLA CITTA’ DEL VATICANO, non ha mai ufficialmente riconosciuto i “DIRITTI UMANI”.
CON QUALI CONSEGUENZE?
“Questa resistenza della CHIESA ad assumere senza restrizioni i DIRITTI UMANI ed a promuoverli, di fatto genera notevoli difficoltà nella coscienza di molti”. “Per questo il teologo di Granada Jose’ Maria Castillo, conduce fino alle estreme conseguenze questo problema cruciale, che coinvolge la vita e il funzionamento della Chiesa Cattolica, così come il progresso dell’intera società civile”.
MA IN FIN DEI CONTI QUAL E’ LA DOMANDA CHE CI PONIAMO E COSA VOGLIAMO SAPERE?
“….sapere se un’istituzione pubblicamente accettata, riconosciuta e ufficialmente protetta dall’ordinamento costituzionale di un paese, possa organizzarsi in modo che, in virtu’ delle sue credenze confessionali, si crede in diritto di privare i suoi fedeli di determinati diritti che hanno come cittadini”.
MA CI AIUTA A CAPIRE QUESTO TESTO E CHE COSA?
“La riflessione del teologo di Granada ci aiuta a comprendere come la necessità del potere temporale, che si esprime nella gestioen monarchica della Città del Vaticano, da parte del Papa, non sia di DIRITTO DIVINO; nei VANGELI infatti non vi è minimo cenno”.
ALLORA CHE COSA C’E’ NEL VANGELO?
“C’è invece una parola chiave: nel mandare i Dodici ed è un ordine: “E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche”(MC. 6, 8-9).
EMILIO GABRIELLI E’ COSI’? COME AFFERMI NELLA TUA PREMESSA EDITORIALE?
“Su questo tema, soprattutto a causa delle modalità con cui si è dato attuazione, nei secoli, alle parole di Gesu’, si sono consumate divisioni tra chiese e cristiani che hanno provocato silenzi e barriere profondissime, fino a sfociare in guerre sanguinose”.
VUOI ALLUDERE A QUALCOSA DI PARTICOLARE?
“……Allo scisma d’Oriente e a quello luterano che rappresentano soltanto la punta più evidente di un malessere – costante nella vita della Chiesa -, delle chiese e delle comunità cristiane – che ha compromesso l’immensa forza di METANOIA che il messaggio di Gesù contiene”.
MA ALLORA CHE COSA DOBBIAMO CONCLUDERE EMILIO GABRIELLI?
--------“La novità del VATICANO IIe la sua spinta verso la comunione, e la sensibilità conciliare, sia all’interno di ogni singola chiesa che tra le chiese cristiane, ha riproposto con forza la meta dell’unità in Cristo sostanziata da un m profondo rispetto per ogni membro delle stesse chiese”.
MA DI CHE COSA ABBIAMO BISOGNO?
“Ma questa Comunione e questa conciliarità, per essere vera ha bisogno di una universale conversione sia personale di ogni cristiano, che strutturale ad ogni livello, a partire dal modo con cui viene svolto e offerto il cosidetto servizio di confermazione del Primato di Pietro”.
(FINE DEL PRIMO ARTICOLO – NE SEGUONO ALTRI QUATTRO).
CARLO   CASTELLINI
 


Venerd́ 06 Novembre,2009 Ore: 14:54
 
 
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