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www.ildialogo.org E’ ora di dire da che parte stare: l’ex- canapifico deve restare un centro sociale autogestito,di C.S.A. “Ex canapificio”

Caserta - Appello
E’ ora di dire da che parte stare: l’ex- canapifico deve restare un centro sociale autogestito

di C.S.A. “Ex canapificio”

COMUNICATO STAMPA ED INVITO
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti” Antonio Gramsci.
“Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti”
Martin Luther King
 Da anni in questa città stiamo provando a costruire opportunità per un cambiamento. Lo abbiamo sempre fatto partendo dai bisogni concreti e con quanti hanno scelto di mettersi in gioco per costruire percorsi di trasformazione sociale. La nostra storia inizia con l’esigenza e la rivendicazione di spazi sociali, e l’inevitabile denuncia del patrimonio cittadino abbandonato ed inutilizzato. Dal 1995 al 1997 eravamo il Centro Sociale di Caserta che liberò l’Ex Macello di via Laviano dall’incuria offrendo un’alternativa ai giovani e ai bambini dei quartieri popolari, ma abbiamo ancora impresse nella memoria le ragioni con cui fummo costretti a lasciare quella struttura: bisognava fare spazio ad una biblioteca multimediale. Sono passati più di 10 anni da allora, e da quando abbiamo lasciato l’Ex Macello quello spazio è ancora chiuso e gli appalti hanno fatto la fortuna della Cogein di Pagano.
 L’allora amministrazione Bulzoni non volle fare una “scelta” rispetto alla nostra collocazione e fu così che il sindaco Falco ci buttò fuori dall’ex macello. Dopo una lunga vertenza mettemmo piede nell’Ex Canapificio di Viale Ellittico, di proprietà della Regione Campania, che dal 1998 ha iniziato a rivivere. Dal ’98 ad oggi, infatti, nell’ex canapificio le iniziative portate avanti grazie agli attivisti del centro sociale, sono state e sono tantissime.  
 Attività degli studenti, concerti, cineforum, iniziative all’interno dei quartieri, battaglia per il Ma.cri.co Verde, assemblee pubbliche, seminari, giochi per bambini, uno sportello per immigrati e rifugiati di utenza nazionale e riconosciuto anche dalle Istituzioni -sia locali che nazionali- per i servizi offerti, la promozione di un movimento autorganizzato di immigrati che hanno trovato nell’ex canapificio un punto di riferimento per rivendicare i loro diritti, manifestazioni contro la guerra, progetti di vivibilità urbana come il Piedibus nel quartiere Acquaviva, il sostegno alla ZTL di Corso Trieste.
Tutto questo, e molto altro, ha trovato vita nell’Ex Canapificio e grazie a questa struttura riesce a sopravvivere.
Ma forse si dovrebbe dire nonostante questa struttura. Perché questa è instabile, vi sono enormi infiltrazioni d’acqua, e il tetto precario. Questo il motivo per cui abbiamo sollecitato la Regione Campania ad intervenire per recuperare l’ex canapificio scongiurandone l’abbattimento e la speculazione edilizia.
     La Regione infine ha chiesto al ministero dell’interno la possibilità di ristrutturare l’Ex Canapificio utilizzando un finanziamento europeo. Ma non appena l’ipotesi che l’Ex Canapificio potesse diventare una struttura degna delle attività che ospita, i pescecani o poteri forti si sono scatenati! Finché il Centro Sociale Ex canapificio rimane una struttura decadente e situata in una zona della città degradata, nessuno mostra il minimo interesse per le sue attività.
 Ma quando spunta un piccolo parco verde di fronte il centro sociale, la zona si va riqualificando e c’è la possibilità di una ristrutturazione, sovvenzionata pubblicamente, volta a preservare l’edificio in quanto esempio di archeologia industriale ed in quanto sede di attività sociali, la struttura e tutto quello che essa ospita deve essere spostata in altri siti. Ancora centri commerciali, ancora soldi in pasto alla camorra: è questo il futuro dell’Ex Canapificio? Siamo stanchi della retorica di tanti che dicono di volere politiche solidali, ma che poi strumentalizzano le attività che fino a ieri erano positive per la città e che domani invece potrebbero far fuggire i turisti da Caserta.
 Noi le risposte a queste domande le daremo pubblicamente, in una CONFERENZA STAMPA il giorno MERCOLEDì 11 NOVEMBRE ALLE ORE 11:00 NEL CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO “EX CANAPIFICIO”, IN VIALE ELLITTICO 27.
 Spiegheremo cosa prevede veramente il progetto, e quali invece le menzogne a riguardo.
INVITIAMO TUTTI/E A PRENDERE POSIZIONE IN QUESTA CONFERENZA STAMPA. Tutti coloro che si schierano con il Centro Sociale “Ex Canapificio” e contro il suo abbattimento sociale, politico, strutturale. Perché questo è auspicato da coloro che rappresentano proprio il degrado di questa città: speculatori, politicanti e camorristi.
Infine, alla vigilia dell’inizio del processo a Setola, comunicheremo pubblicamente importanti novità circa la strage di Castel Volturno, in cui 6 africani innocenti hanno perso la vita, e che ha visto l’Ex Canapificio in prima linea contro la camorra.    
C.S.A. “Ex canapificio”


Venerdě 06 Novembre,2009 Ore: 16:49
 
 
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