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www.ildialogo.org Ripopolamento padano,Bruno Gambardella

Ripopolamento padano

Bruno Gambardella

Che i centri storici dei paesi italiani non godono di buona salute è cosa piuttosto nota. In montagna le amministrazioni devono combattere anche contro il fenomeno dello spopolamento e spesso vengono proposte soluzioni tra le più fantasiose per accrescere il numero dei residenti e impedire, tra l’altro, la chiusura delle scuole e di altri servizi pubblici. In Calabria, ad esempio, un intero borgo medioevale è stato ripopolato da immigrati asiatici che producono e vendono preziosi manufatti, ricercatissimi ormai non solo in zona, ma in tutta Italia.  Un sindaco abruzzese offre casa a costo zero alle famiglie che iscriveranno i loro figli alla locale scuola media, a forte rischio di chiusura a causa degli implacabili tagli al bilancio dell’istruzione pubblica. Non sono richiesti requisiti particolari: non occorre essere abruzzesi o italiani, basta stabilire lì la residenza, iscrivere i figli a scuola e continuare cos’ a tenere viva una comunità.

Diversa la ricetta per fronteggiare lo spopolamento e il degrado che avanza nel centro storico di Alzano Lombardo (Bergamo). La giunta comunale, ovviamente leghista, offre parcheggi gratuiti e sgravi fiscali solo alle giovani coppie sposate, escludendo coppie di fatto e cittadini non rigorosamente italiani.

Per le persone che rientrano nei requisiti sono previsti contributi doppi per le ristrutturazioni, niente pagamento dell'addizionale Irpef e della tassa sui rifiuti, posto auto nel box, a spese del Comune. L'opposizione ha subito protestato, chiedendo che questi benefici andassero almeno anche a chi fosse residente da almeno cinque anni. Ma il provvedimento è passato come deciso dalla giunta comunale.

Come al solito la Lega Nord-Padania risponde con la demagogia razzista ogni qual volta che si trova a dover affrontare problemi quali ordine pubblico, degrado dei centri storici delle città, qualità della vita. La propaganda padana deve essere sempre attiva per galvanizzare il proprio elettorato: anche in questo caso si  parte all'attacco con provvedimenti odiosi e discriminanti nei confronti di quelli che sono nemici pericolosi per il "popolo padano": l'immigrato extracomunitario (ma qualche volta anche meridionale), l'omosessuale e la coppia di fatto. Resta l’amaro in bocca: perché una delle parti economicamente più avanzate del Paese si riconosce maggioritariamente in un partito xenofobo? Perché le forze progressiste, solidariste, democratiche hanno perso i contatti con elettori che si chiudono sempre più tra i muri delle proprie paure?

 

 

 

 



Domenica 27 Dicembre,2009 Ore: 23:59
 
 
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