I vizietti dei Papi
Bruno Gambardella
Anche se ormai il tempo delle ferie volge al termine, qui, nella terra di mezzo tra Sparta e Atene ci permettiamo un’altra segnalazione per le vostre letture estive. I Papi e il sesso è scritto da uno storico spagnolo molto serio, Eric Frattini, che ha dato alle stampe un saggio sconvolgente e molto documentato, ma che si può leggere anche con spirito lieve, come se si avesse tra le mani uno di quei giornali che si trovano dal parrucchiere o sotto l’ombrellone. In questo libro sfilano secolo dopo secolo i sommi pontefici e i loro vizi davvero straordinari. Abbiamo contato almeno diciassette papi pedofili, dieci incestuosi, dieci ruffiani, nove stupratori. E poi, nonostante continue condanne dell’omosessualità, del matrimonio e del concubinato tra religiosi, decine di pontefici sposati, omosessuali, travestiti, concubinari, per non parlare dei sadici e dei masochisti, dei voyeur… Non è superfluo aggiungere che nemmeno il mangiapreti con la fantasia più fervida indovinerebbe quanti fra questi sono stati perfino canonizzati…. Qualche “assaggio” per stimolare la vostra curiosità. Leone X (1513-1521) fu portato in lettiga alla cerimonia d’incoronazione a causa delle ulcere anali provocate dalla sodomia. Tariffe – “L’ecclesiastico che commetta peccato carnale con suore, cugine, nipoti o figliocce oppure con una donna qualunque sia assolto se paga 67 libbre e 12 soldi di multa. Il sacerdote che svergini una fanciulla sia perdonato con 2 libbre e 8 soldi. La monaca che, dentro o fuori dal convento, si sia data a un uomo, o a più uomini, o a più uomini contemporaneamente, paghi per diventar badessa 131 libbre e 15 soldi” (Istruzioni della Taxa camarae, istituita dal Papa nel 1517). Giovanni XII (955-963), che nutriva i suoi mille cavalli con mandorle e fichi inzuppati nel vino e morì ventiquattrenne per mano di un marito, ordinava vescovi i bambini, poi li deflorava e pervertiva. Il medesimo Giovanni XII organizzava assalti di asini e cani alle prostitute. Pellicce - Clemente VI, volendo celebrare la vittoria sui turchi (1347) utilizzò 1800 pellicce d’ermellino: “68 per i cappucci, 430 per un mantello papale, 310 per un manto, 150 per altri due cappucci, 30 per un cappello, 80 per un cappuccio grande e 88 per mantelli papali” (testimonianza di Francesco Petrarca). Donna - Un nobile tedesco, che partì per un’udienza privata con Giulio II, secondo le testimonianze dei suoi concittadini riportate dalle cronache del tempo “partì ragazzo e tornò in Germania donna fatta”.
Domenica 22 Agosto,2010 Ore: 00:22 |