Pedofilia preti
«VIA I PRETI PEDOFILI DALLA CHIESA»

Lettera di don Di Noto ai vescovi e al clero


METER
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COMUNICATO STAMPA

IN ESCLUSIVA SU AVVENIRE
Milano 10 luglio 2007 ------ “Coraggio e testimonianza contro i preti pedofili”. “Venite e amate i piccoli e i deboli” è il titolo della “Lettera che nasce dall’amore verso la Chiesa”, scritta da don Fortunato Di Noto, parroco siciliano e fondatore dell’Associazione Meter – e pubblicata oggi in esclusiva (dedicando una pagina intera) dal quotidiano dei vescovi Avvenire (pag. 11) e che affronta il triste fenomeno “preti e pedofilia” e che “chiede una scelta di coraggio e forte testimonianza” ai vescovi e ai sacerdoti.
Una Lettera, scrive don Di Noto, che vuole sollecitare “ad affrontare diversamente la questione della pedofilia quando è coinvolto un sacerdote con la consapevolezza che questi episodi non possono infangare l’intera azione della Chiesa”.
Numerose le adesioni, Radio Vaticana oggi trasmetterà una intervista esclusiva a don Fortunato e già dei sacerdoti hanno fatto pervenire la loro adesione e solidarietà da Palermo, Padova ed altre città.
Una Lettera, pubblicata sul quotidiano dei Vescovi che chiede “gesti forti anche in nome delle vittime dimenticate”; i preti che hanno abusato “sarebbe meglio lasciassero il ministero”, ribadisce don Di Noto.
“Non è una protesta, né tantomeno una denuncia – ci tiene a sottolineare don Di Noto -, bensì è il frutto della sollecitazione che ricevo dai numerosi messaggi che giungono a me e alla associazione”.
“Spero che la lettera – conclude don Fortunato Di Noto, possa essere spunto per una riflessione collettiva, che susciti dibattito e trovi risposte adeguate al fenomeno in modo da non doversi sentir un giorno da parte di un bambino abusato: Tu non eri dalla mia parte”.

Si allega la Lettera:

“Venite e amate i piccoli e i deboli”.
“Venite e amate i piccoli e i deboli”.
Chi scrive queste poche righe è un prete che ama la Chiesa come la sua stessa vita, parroco ad Avola (SR) nel profondo sud Italia. Che 15 anni fa con l’Associazione Meter, nata nell’ambito della comunità cristiana, ha iniziato un lungo e spesso difficile impegno dalla parte dei bambini contro la pedofilia.
Non riesco a raccontare l’immenso dolore dei bambini accolti dopo essere stati lacerati da uomini crudeli che hanno fatto scempio di loro. E che continuano a farlo. Un dramma di proporzioni inaudite, talmente vasto e inimmaginabile che a stento se ne prende consapevolezza. Un olocausto di piccoli, spesso dimenticato perché incredibilmente straziante.
Tanti adulti, uomini e donne, che non amano i bambini. Individui che appartengono a tutte le categorie sociali: dai padri alle madri, dai maestri ai bidelli, dai ricchi ai poveri. O anche preti.
Questa mia lettera, rivolta ai confratelli e vescovi, è per tutti quei “preti che non avrebbero ma dovuto essere ordinati e che non dovrebbero esercitare questo ministero donato da Dio alla Chiesa”.
Chiedo un atto di giustizia, coraggio, testimonianza forte: non possiamo accettare che un prete abusante di bambini possa pensare di aver fatto cosa gradita a Dio e all’umanità. Se la colpa è accertata e ammessa non può rimanere nella Chiesa; non può sentirsi in comunione con la comunità dei credenti; non può celebrare i sacramenti; non può, nel nome di Gesù Cristo, rimanere prete. E’ meglio per lui lasciare il ministero, volontariamente o con atti formali di “scomunica”, disposte e normate in maniera del tutto definitiva dalla autorità ecclesiastica.
I preti che compiono atti offensivi contro i bambini, come lo stesso Mons. Fisichella ha dichiarato insieme a me ad "Annozero", non dovevano diventare preti e non devono fare i preti.
Mi appello ai vescovi ed ai miei confratelli sacerdoti: la credibilità nella Chiesa è data dalla testimonianza coerente. Una testimonianza della verità che implicherà sì persecuzioni, ma anche la conquista della vera libertà in Gesù Cristo. Come anche la gioia di essere servitori nella Chiesa e nella Società di oggi, per il bene di tutti.
L’abuso sessuale nei confronti dei bambini è un peccato grave contro Dio e contro tutta la comunità cristiana. Non possiamo permettere che un bambino ci rimproveri: tu non eri dalla mia parte!
La presente lettera se condivisa può essere sottoscritta, basta inviare una email a donfortunatodinoto@associazionemeter.it; oppure un fax allo 0931 823160.
Avola, 3 luglio 2007



Martedě, 10 luglio 2007