http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=2955&sez=HOME_ROMA http://www.ilmessaggero.it/home_page.php TIVOLI (9 giugno) - E stato prosciolto dallaccusa di calunnia e diffamazione, mentre il cappellano militare che lo aveva denunciato è stato indagato per molestie sessuali. E accaduto a un sergente maggiore Federico M. 25 anni, di Cassino, che è stato prosciolto dalle accuse a suo carico dal Gup del tribunale di Tivoli. Il militare alla fine dello scorso anno si era rivolto al suo colonnello denunciando continue molestie sessuali subite da parte del cappellano militare, un romano di 45 anni. Il prete, raccontava il sergente, lo infastidiva con ripetuti approcci sessuali promettendogli in cambio un avvicinamento a Cassino o a Sora. Dopo la denuncia, il colonnello ne discusse con il cappellano il quale, oltre a negare tutto, denunciò il sergente per diffamazione e calunnia, sostenendo che le accuse del sottufficiale erano motivate solo dal desiderio di vendetta per il mancato avvicinamento alla sua città di nascita. Sabato davanti al Giudice per le udienze preliminari di Tivoli, assistito dai legali Giampiero Vellucci e Emanuele Carbone, il sergente maggiore ha sostenuto il processo con rito abbreviato. Fondamentale è stata la testimonianza di un commilitone che, una sera di agosto dello scorso anno, ha riferito di essersi nascosto nel bagno dellalloggio del sergente e di aver assistito alle pressanti avance del cappellano che offriva in cambio dellatto sessuale la promessa del trasferimento. Il Gup quindi, oltre a prosciogliere il sergente maggiore, ha rimesso gli atti in mano alla procura perché indaghi il potente cappellano militare per molestie sessuali.
Domenica, 10 giugno 2007
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