http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=13128&sez=HOME_INITALIA
Pedopornografia: condannato il prete teologo
SIRACUSA (15 novembre) - Arriva la prima condanna per la vasta operazione del Nucleo investigativo telematico della Procura della Repubblica di Siracusa contro la pedofilia denominata Video privè, che nel 2005 aveva coinvolto 186 indagati in tutto il territorio nazionale. Il tribunale di Siracusa ha condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, e a duemila euro di multa uno dei tre sacerdoti indagati, don Rigger Hansjorg, decano dello studio teologico accademico di Bressanone, dove è professore ordinario di Nuovo testamento e Sacra scrittura. Il sacerdote dovrà anche risarcire lassociazione Telefono Arcobaleno, parte civile nel processo. Il Tribunale, accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e del sostituto Antonio Nicastro, ha anche disposto la vendita del computer sequestrato al prelato e la distruzione delle immagini pedopornografiche che erano state rinvenute nellabitazione dellimputato.
Loperazione aveva riguardato uno strato profondo della rete cui erano in grado di accedere soltanto gli utenti ben inseriti nei sodalizi internazionali di promozione e scambio della pedofilia. Il sito conteneva filmati di abusi sessuali, maltrattamenti e torture nei confronti di bambine di età compresa tra i 4 e gli 8 anni. Le indagini del Nit permisero di identificare 186 italiani che avevano una password daccesso.
Sulla vicenda è intervenuto, con una nota, Giovanni Arena, presidente di Telefono arcobaleno, lassociazione da undici anni in prima linea contro ogni forma di abuso sullinfanzia, parte civile al processo. «Non è sufficiente che la Chiesa risarcisca materialmente il danno delle vittime, come è successo e succede - ha detto Arena - se colui che ha commesso quello che è un crimine contro lumanità, continua a praticare il proprio ufficio sacerdotale tra la gente».
http://www.leggonline.it/viewnews2.php?file=news/ADN20071115165739.xml
PEDOFILIA: OPERAZIONE VIDEO PRIVE, CONDANNATO PRETE Siracusa, 15 nov. - (Adnkronos) - Accusato di aver scaricato da internet immagini a carattere pedopornografico, questa mattina e stato condannato dal Tribunale di Siracusa un sacerdote Loperazione del Nucleo Investigativo Telematico, denominata "Video prive", era scaturita da una serie di dettagliate denunce presentate dallAssociazione Telefono Arcobaleno, aveva riguardato uno strato profondo della rete cui erano in grado di accedere soltanto gli utenti ben inseriti nei sodalizi internazionali di promozione e scambio della pedofilia. (Rre/Pn/Adnkronos)
http://www.datamanager.it/interstitial2.php?idricercato=22112
Pedofilia: condannato prelato
Accusato di aver scaricato da internet immagini a carattere pedopornografico, questa mattina è stato condannato un sacerdote della chiesa cattolica.Telefono Arcobaleno è parte civile
Loperazione del Nucleo Investigativo Telematico, denominata "Video prive", era scaturita da una serie di dettagliate denunce presentate dallAssociazione Telefono Arcobaleno, aveva riguardato uno strato profondo della rete cui erano in grado di accedere soltanto gli utenti ben inseriti nei sodalizi internazionali di promozione e scambio della pedofilia.
Lindagine aveva avuto a oggetto un sito internet italiano che generava centinaia di contatti giornalieri da tutto il mondo, al quale era possibile accedere soltanto da parte degli utenti in possesso della password. Con la sentenza odierna il Tribunale ha anche disposto la vendita del computer sequestrato al prelato, la distruzione delle immagini pedopornografiche che erano state rinvenute presso labitazione del prelato stesso. Il Giudice Stefania Scarlata della sezione penale di Siracusa ha ritenuto vera la ricostruzione dei fatti operata dallaccusa del Procuratore aggiunto Toscano e del Procuratore Nicastro, a seguito di un indagine del Nucleo Investigativo Telematico su denuncia di Telefono Arcobaleno.
A conclusione del dibattimento la Pubblica Accusa ha chiesto e ottenuto per il prelato un anno e mezzo di reclusione e duemila euro di risarcimento.
Giovanni Arena, Presidente di Telefono Arcobaleno, lAssociazione da undici anni in prima linea contro ogni forma di abuso sullinfanzia, parte civile al processo, sottolinea non è sufficiente che la Chiesa risarcisca materialmente il danno delle vittime, come è successo e succede, se colui che ha commesso quello che è un crimine contro lumanità, continua a praticare il proprio ufficio sacerdotale tra la gente. In Italia, continua Giovanni Arena, sono diversi i casi di sacerdoti condannati o in attesa di giudizio, da undici anni lottiamo per far emergere i casi di abuso sullinfanzia, ci confrontiamo quotidianamente con il sommerso e con la diffidenza delle vittime o di coloro che vorrebbero ma non denunciano, andiamo nelle scuole a parlare di diritto e di giustizia a bambini, lottiamo per il rispetto dei loro diritti come riconosciuti dalla Convenzione ONU che si ricorderà il prossimo 20 novembre.
Il tanto atteso giro di vite contro la pedopornografia online è arrivato: oggi è reato non solo inserire immagini pedofile online ma anche il collegamento a pagamento a siti ospitanti immagini pornografiche di minori. Lo ha confermato martedì scorso, la Terza Sezione della Corte di Cassazione con la sentenza con la sentenza 41570.
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http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=5753
Pedofilia. Telefono Arcobaleno: questa mattina condannato prelato
Roma, 15 nov. - Accusato di aver scaricato da internet immagini a carattere pedopornografico, questa mattina è stato condannato un sacerdote della Chiesa cattolica. A renderlo noto è, in una nota, Giovanni Arena, presidente di "Telefono Arcobaleno", associazione da undici anni in prima linea contro ogni forma di abuso sullinfanzia che si è dichiarata parte civile al processo contro il prelato. "Loperazione del nucleo investigativo telematico, denominata Video privé- spiega la nota di Telefono Arcobaleno - era scaturita da una serie di dettagliate denunce presentate dallassociazione, aveva riguardato uno strato profondo della rete cui erano in grado di accedere soltanto gli utenti ben inseriti nei sodalizi internazionali di promozione e scambio della pedofilia".
Lindagine "aveva avuto a oggetto un sito internet italiano che generava centinaia di contatti giornalieri da tutto il mondo, al quale era possibile accedere soltanto da parte degli utenti in possesso della password". Con la sentenza odierna, informa la nota di Telefono Arcobaleno, "il tribunale haanche disposto la vendita del computer sequestrato al prelato, la distruzione delle immagini pedopornografiche che erano state rinvenute presso labitazione del prelato stesso".Il giudice "Stefania Scarlata della sezione penale di Siracusa - si legge nella nota di "Telefono Arcobaleno - ha ritenuto vera la ricostruzione dei fatti operata dallaccusa del procuratore aggiunto Toscano e del procuratore Nicastro, a seguito di un indagine del nucleo investigativo telematico su denuncia di Telefono arcobaleno". A conclusione del dibattimento, informa la nota, "la pubblica accusa ha chiesto e ottenuto per il prelato un anno e mezzo di reclusione e duemila euro di risarcimento".
"Non è sufficiente - spiega Giovanni Arena, presidente dellassociazione - che la Chiesa risarcisca materialmente il danno delle vittime, come è successo e succede, se colui che ha commesso quello che è un crimine contro lumanità, continua a praticare il proprio ufficio sacerdotale tra la gente". In Italia, continua Arena, "sono diversi i casi di sacerdoti condannati o in attesa di giudizio. Da undici anni lottiamo per far emergere i casi di abuso sullinfanzia, ci confrontiamo quotidianamente con il sommerso e con la diffidenza delle vittime o di coloro che vorrebbero ma non denunciano, andiamo nelle scuole a parlare di diritto e di giustizia a bambini, lottiamo per il rispetto dei loro diritti come riconosciuti dalla Convenzione Onu che si ricorderà il prossimo 20 novembre".
(Com/Mua/Dire)
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http://www.asgmedia.it/asg/page.asp?VisImg=S&Art=30076&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=DallItalia
Pedofilia, condannato prelato, Telefono Arcobaleno è parte civile
Il presidente dellassociazione: "Non è sufficiente che la Chiesa risarcisca materialmente il danno delle vittime se il colpevole continua a praticare il proprio ufficio sacerdotale tra la gente" Accusato di aver scaricato da internet immagini a carattere pedopornografico, questa mattina è stato condannato un sacerdote della chiesa cattolica. Ne dà notizia in un nota lassociazione Telefono Arcobaleno, che fa sapere anche che loperazione del Nucleo Investigativo Telematico, denominata "Video prive", era scaturita da una serie di dettagliate denunce presentate dallassociazione stessa e aveva riguardato uno strato profondo della rete cui erano in grado di accedere soltanto gli utenti ben inseriti nei sodalizi internazionali di promozione e scambio della pedofilia.
Lindagine, si legge nel comunicato, aveva avuto a oggetto un sito internet italiano che generava centinaia di contatti giornalieri da tutto il mondo, al quale era possibile accedere soltanto da parte degli utenti in possesso della password. Con la sentenza odierna il Tribunale ha anche disposto la vendita del computer sequestrato al prelato, la distruzione delle immagini pedopornografiche che erano state rinvenute presso labitazione del prelato stesso. Il Giudice Stefania Scarlata della sezione penale di Siracusa ha ritenuto vera la ricostruzione dei fatti operata dallaccusa del Procuratore aggiunto Toscano e del Procuratore Nicastro, a seguito di un indagine del Nucleo Investigativo Telematico su denuncia di Telefono Arcobaleno. A conclusione del dibattimento la Pubblica Accusa ha chiesto e ottenuto per il prelato un anno e mezzo di reclusione e duemila euro di risarcimento
Venerdě, 16 novembre 2007
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