Preti pedofili
Dichiarazione di SNAP riguardo i risarcimenti della Diocesi di San Diego.

Dichiarazione di Joelle Casteix di Newport Beach, CA, Direttore Area Sud-ovest di SNAP

Nessun risarcimento sanerà magicamente centinaia di infanzie negate, psiche traumatizzate, autostime sotterrate e relazioni danneggiate. Ma un risarcimento è un primo importante passo verso la guarigione, la consapevolezza, la responsabilizzazione e la prevenzione.

Per le vittime, un risarcimento può iniziare per lo meno restituire quanto hanno speso per le cure mediche, le terapie necessarie, i gruppi di supporto o i programmi di trattamento.

Per i cattolici, un risarcimento può significare una sorta di gratificazione, ma dovrebbe invece stimolare la ricerca di trasparenza e riforma della gerarchia ecclesiastica.

Quando nel 2003 è venuto alla luce il fenomeno degli abusi, i leader ecclesiastici della California hanno lanciato una campagnia di pubbliche relazioni molto ben orchestrata. Hanno cominciato a lamentare gravi difficoltà economiche nell’apprendere casi di molestie di minori attribuiti alla loro diocesi. Questo non lo abbiamo permesso e non lo permetteremo. Ogni responsabile ecclesiastico, da mons. Brom fino ai parroci, deve ammettere che ’le apocalittiche previsioni’ di difficoltà finanziarie e procedimenti di bancarotta già avviati sono semplicemente manovre legali ingannevoli.

Ora è chiaro che il disperato tentativo dei vescovi di proclamare bancarotta è pura finzione, prevista per diminuire il numero di processi, la visibilità e l’entità dei risarcimenti, rallentando così il processo di guarigione delle vittime. Questo modo di agire favorisce una sola persona - il Vescovo Brom. Ha continuato a nascondersi dietro i propri difensori e i curatori di immagine - sotto giuramento durante il processo - per occultare la sua complicità.

E’ necessario che i cattolici e i cittadini tengano a mente quanto segue:

- L’onore di questo risarcimento va prima di tutto alle vittime coraggiose, poi ai giudici comprensivi (che hanno reso possibile il processo), al Giudice Louise De Carl-Adler che è andata oltre la manipolazione della diocesi con la richiesta di bancarotta. Nessun onore spetta alla gerarchia ecclesiastica.

- E’ un rischio personale molto grande, di grande coraggio, che ogni vittima di abusi sessuali venga allo scoperto e parli. E’ ancor più difficile quando l’abusatore è una persona con autorità religiosa, con le spalle coperte da una istituzione incredibilmente ricca e potente come la chiesa. Ogni singola vittima merita la gratitudine dei cattolici californiani e di tutti i cittadini in genere. Ognuna di loro ha contribuito a rendere questo stato più sicuro.

- Forse molti di questi abusatori starebbero ancora lavorando nelle parrocchie, se non fosse per i giudici californiani e per il coraggio delle vittime. Gli scettici devono rendersi conto del grande vantaggio sociale ottenuto grazie alla forza, al coraggio delle centinaia di vittime minorenni, che hanno fatto causa ai preti e ai vescovi complici.

- Virtualmente nessun complice tra le fila della chiesa (chi ha ingannato i parrocchiani, ostacolato la polizia, ingessato i giudici e aiutato gli abusatori) sarebbe mai stato smascherato se non grazie alle vittime che hanno parlato e combattuto duramente per la verità. Le vittime - non i giudici, i mediatori o altri - meritano l’onore dei risultati raggiunti.

- Brom se l’è cavata evitando la propria responsabilità nella copertura degli abusi di minori, manipolando i tribunali con la bancarotta per negare alle vittime ciò che spettava loro per legge

- Brom e i suoi confratelli vescovi californiani hanno lottato a lungo e duramente per la chiusura dei casi, reclamando di tribunale in tribunale, che la legge che prevede la trattabilità di questi casi è incostituzionale. Poi, non avendo funzionato questa tattica, hanno tentato di fare in modo che la diocesi dichiarasse bancarotta per bloccare le indagini.

- Risarcire le vittime per un delitto devastante è assolutamente il passo minimo che i colpevoli devono fare. Questo passo è una abile mossa finanziaria da parte di Brom, niente di più.

- Il risarcimento rappresenta un grande successo per le vittime coraggiose, che hanno dovuto guardare in faccia il proprio dolore, condividere la proria esperienza, sopportando ripetuti ritardi e arresti legali, prima della vittoria. Noi li lodiamo per la loro audacia, saggezza, pazienza e ostinazione.

- Per molti anni i leader ecclesiastici hanno occultato i casi di abusi. Nulla di nuovo. Il risarcimento non significa ’riforma’ o ’cambiamento’ da parte della gerarchia ecclesiastica. Quando i vescovi affrontano i casi di abusi sessuali su minori, è per risparmiarsi di comparire in tribunale, evitare domande imbarazzanti o il rischio di giurare il falso.

- Riteniamo che la maggior parte dei preti coinvolti in queste cause stiano ancora nel libro paga dell’arcidiocesi. Molti sono stati sospesi, ma non privati del proprio status. Pochi, secondo noi, sono stati sottoposti a cure o messi in condizioni di non nuocere.

- La vigilanza, non la compiacenza, protegge i bambini. I cattolici dovrebbero combattere la tentazione di essere compiacenti. Praticamente nulla è cambiato nella gerarchia ecclesiastica quanto a mala gestione e segretezza nei casi di abusi sessuali, nonostante le numerose campagne pubbliche suggeriscano diversamente.

- Ogni centesimo versato ha dovuto essere strappato, grazie all’incredibile coraggio e alla perseveranza del sistema giudiziario, dalle coraggiose, indefesse, doloranti vittime degli abusi.

- La gerarchia ecclesistica cercherà di dipingere questo accordo, i procedimenti di bancarotta e ogni altra azione imposa dal tribunale, quale segno del suo interessamento. Niente di più lontano dalla verità. Questo accordo significa che Robert Brom ha avuto paura del processo e che i suoi amministratori non sono stati tanto abili da proteggere i beni della diocesi davanti ai tribunali di bancarotta. E’ terrorizzato di dover ammettere quanto la diocesi già sapeva sull’argomento e quanto poco ha fatto nei riguardi dei preti, religiosi, suore e seminaristi pedofili.

- Tante e tante volte, Brom ha sborsato centinaia di migliaia di dollari, gentilmente donati da cattolici generosi, per ritardare il processo. Facendo questo, ha anche occultato la verità, tenendo al buio i fedeli e lasciando le vittime nell’angoscia. Il suo ruolo nel coprire le centinaia di crimini sessuali del clero è deprecabile. Anche il suo attuale agire rimane deprecabile.

Cosa dovrebbe accadere ora?

I risarcimenti di solito garantiscono un minimo di guarigione e prevenzione. Ma solo se le vittime e le controparti si rendono conto che è soltanto un passo iniziale.

VITTIME

- Molte vittime di abusi sessuali da parte del clero necessitano di trattamenti di rialibitazione per distintossicarsi da droghe o alcol o di altri programmi curativi. Hanno aspettato anni per iniziare una terapia, per affrontare disordini alimentari, depressione o tendenze suicide. Questo accordo aiuterà questi individui profondamente disturbati a rimettere insieme i pezzi della loro vita e andare avanti.

- Allo stesso tempo, comunque, dopo il saldo, le vittime di abusi continueranno ad avere incubi, insonnia, astenia e comportamenti auto-distruttivi. E’ fondamentale che le vittime continuino la terapia, frequentino i gruppi di sostegno e restino in trattamento. E’ essenziale che comprendano che nessuna somma di denaro garantirà la guarigione miracolosa.

- Ma bisogna ricordarsi che per anni, a volte per decenni, si è fatto credere alle vittime che l’abuso non era mai avvenuto, che fosse colpa loro, che non era cosa grave e che non li aveva danneggiati più di tanto. Un risarcimento come questo può essere un valido riconoscimento.

FEDELI CATTOLICI:

- dobbiamo insistere affinché la chiesa sia trasparente nelle sue finanze

- dobbiamo evitare la tentazione di diventare compiacenti

GERARCHIA ECCLESIASTICA

- Ogni membro della chiesa che sospetti abusi e rimanga in silenzio o sia stato a conoscenza di abusi e li abbia nascosti, dovrebbe uscire allo scoperto, ammettendo pubblicamente di aver sbagliato e chiedere perdono alle vittime e a tutta la chiesa

- Ciascun ex-membro attivo della chiesa che sospetti abusi e rimanga in silenzio o sia stato a conoscenza di abusi e li abbia nascosti, dovrebbe uscire allo scoperto, ammettendo pubblicamente di aver sbagliato e chiedere perdono alle vittime e a tutta la chiesa

- Ogni membro della chiesa, in esercizio o meno, deve guardarsi dentro, onorare il proprio dovere civile e morale, e riportare alle autorità civili ogni sospetto o informazione di cui dispone su crimini sessuali da parte del clero, sia attuale o di vecchia data. E’ nostro dovere di cittadini riferire alla polizia ciò che sappiamo. E’ dovere della polizia determinare se l’informazione debba dar luogo a ulteriori indagini.

Traduzione di Stefania Salomone



Martedì, 11 settembre 2007