Preti pedofili - Notizie
Rassegna stampa del 10-10-2008

Altre due inchieste su preti pedofili


Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Accuse-a-un-altro-prete:-%C2%ABMolestava-mio-figlio%C2%BB/2044274/6
Il religioso chiamato in causa non è lo stesso coinvolto nell’inchiesta partita in marzo e sfociata, in settembre, in una perquisizione all’istituto salesiano di via Don Bosco
Accuse a un altro prete:
«Molestava mio figlio»

Una mamma si è rivolta ai carabinieri riferendo episodi che sarebbero accaduti al Bearzi tra il 2005 e il 2007. All’epoca dei fatti il ragazzo aveva 11-12 anni
Una mamma friulana si è presentata dai carabinieri per segnalare presunte attenzioni a sfondo sessuale cui sarebbe stato sottoposto suo figlio mentre si trovava all’istituto salesiano Bearzi. Il religioso cui ha fatto riferimento questa madre non è lo stesso coinvolto nell’inchiesta partita in marzo e sfociata, i primi di settembre, nella perquisizione di un sacerdote sessantenne attualmente in servizio nella struttura. Si tratterebbe, invece, di un altro prete che, negli anni scorsi, ha lavorato anche in via Don Bosco.
Il ragazzo – nel periodo in cui sarebbero avvenuti i fatti denunciati da sua madre – aveva 11-12 anni e gli anni scolastici su cui ora si indaga sono quelli compresi tra il 2005 e il 2007.
Le dichiarazioni della donna giungono dopo quelle di un ventisettenne che, in primavera, aveva fornito agli investigatori elementi che, al termine di una prima fase di indagine, hanno indotto la Procura della Repubblica a disporre una perquisizione al Bearzi. Il destinatario è stato un prete nei confronti del quale è stato ipotizzato il reato di violenza sessuale su minorenne.
La testimonianza della signora è stata raccolta dagli uomini del Nucleo investigativo, il reparto che già da marzo sta svolgendo accertamenti sulla prima denuncia. Il secondo esposto, come detto, è arrivato da pochi giorni, ma sembra aver fornito agli investigatori elementi rilevanti su cui lavorare. Il contenuto delle dichiarazioni della donna, al momento, è coperto dal riserbo, perchè l’indagine è in pieno svolgimento. Da quanto si è potuto apprendere dalla stessa madre, che ha contattato il nostro giornale, la vicenda è emersa quando suo figlio le ha detto di non voler più vedere quel religioso che, fino a poco tempo prima, era stato per lui un importante punto di riferimento. A quel punto il ragazzo è stato tolto dalla scuola.
Intanto, continua il lavoro della Procura di Udine sulla segnalazione di marzo, quando un giovane di 27 anni ha riferito che tra il 1995 e il 1999 (ossia dai suoi 14 anni ai 18) sarebbe stato vittima di atti di carattere sessuale. Il ragazzo era stato affidato alla sezione dell’istituto che si occupa di bambini che, per qualche motivo, non possono essere seguiti dalla famiglia. Le attività di verifica dei carabinieri sono culminate il 4 settembre scorso nella perquisizione dell’alloggio e dello studio del religioso, un sessantenne che da tempo fa parte della comunità salesiana. I militari dell’Arma, coordinati dal tenente Fabio Pasquariello, hanno esaminato anche il computer personale del religioso e tutti i suoi cd. Il sacerdote era presente al momento dei controlli ed è stato assistito dal direttore dell’istituto, don Dino Marcon, indicato come persona di fiducia. Gli esiti della perquisizione non si conoscono, ma i responsabili dell’istituto salesiano hanno voluto precisare che gli inquirenti non hanno trovato nulla di quanto stavano cercando. Il sopralluogo è stato comunque ritenuto interessante dagli investigatori che sono coordinati dai pm Matteo Tripani e Lorenzo Del Giudice.
(10 ottobre 2008)

Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Foto-pedofile-sospeso-il-parroco/2044272
Il magistrato ha affidato ad un perito l’analisi del disco fisso del computer in uso al sacerdote
Foto pedofile, sospeso il parroco
(ma.be.)La decisione è stata presa dal responsabile della Curia
BOLZANO. Don Peter Gschnitzer, il parroco di Castelbello Ciardes indagato per detenzione di materiale pedopornografico, è stato sospeso dall’ incarico. La decisione è stata comunicata ieri dall’amministratore diocesano Josef Matzneller. Nel documento (di otto righe dattiloscritte) si ricorda che la Diocesi «condanna decisamente ogni forma di pedofilia». «Qualunque abuso - si legge nella nota della Curia vescovile - è inaccettabile». In relazione al caso di don Peter Gschnitzer nel documento si afferma che la Diocesi «confida nell’opera della giustizia». «Anche se si presume l’innocenza dell’accusato - scrive Josef Matzneller - per il momento il parroco don Peter Gschnitzer non seguirà più le parrocchie di Maragno/Castelbello e Ciardes».
A don Peter Gschnitzer, dunque, la Curia ha riservato un trattamento del tutto uguale a quello messo in atto nei confronti di don Hansjörg Rigger, il decano dello studio teologico accademico di Bressanone finito nei guai tre anni fa con la stessa imputazione poi sfociata in una condanna in primo grado a 18 mesi di reclusione.
Per don Gschnitzer l’inchiesta è ancora tutta in piedi. Come noto il parroco venostano sarebbe stato segnalato da alcuni tecnici informatici a cui lo stesso religioso aveva affidato il proprio computer per problemi di carattere tecnico. Dopo la segnalazione alla magistratura, la posizione del sacerdote si è ulteriormente aggravata perchè altre foto di carattere pedofilo (questa volta cartacee) sono state rinvenute e sequestrate sempre nell’abitazione dell’indagato. Perchè si possa parlare di materiale pedopornografico è necessario che le foto o le immagini elettroniche facciano riferimento a «materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori di anni 18». Le foto di cui era in possesso il parroco inquisito ritraevano bambini maschi nudi ripresi in comportamenti erotici tra loro.
Intanto l’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Igor Secco sta procedendo in maniera spedita. Il magistrato ha disposto una serie di test peritali sul computer del sacerdote. Si tratta di accertamenti tecnicamente irripetibili che dovranno essere effettuati con il rispetto di tutte le procedure e dei diritti della difesa. Compito principale del perito sarà stabilire l’esatto contenuto del disco fisso e se le foto in questione siano anche state diffuse a terze o solo scaricate dalla rete.
(10 ottobre 2008)



Domenica, 12 ottobre 2008