Il dibattito sul video della BBC trasmesso da Santoro
PEDOFILIA CLERICALE

di Ernesto Miragoli

Ho visto il talk show "ANNOZERO" condotto da Michele Santoro, l’ho rivisto e ho seguito anche il dibattito su Rai2 nella rubrica di approfondimento "Confronti" di Gigi Moncalvo con Gianni Vattimo ed Alessandro Meluzzi.
Il mio parere è il seguente: tanto tuonò che... piovve.
La trasmissione AnnoZero a mio avviso è stata seria, ben condotta, ma non coraggiosa.
Oggi non ci vuole coraggio a mandare in onda trasmissioni di questo genere (ce ne vuole di più a fare trasmissioni come Report), ma solo la furbizia di saperle gestire prima e dopo paventando fra le righe la possibilità di censure da parte di questo o di quel potente ecclesisatico o politico in modo da provocare una sacra aura di Verità oscurata perchè scomoda ai Potenti (che poi non si sa mai chi siano).
Non ci vuole coraggio, dicevo, perchè il film girava da tempo.
Io, che non sono nessuno, l’ho ricevuto da un mio corrispondente scozzese (un diacono che ha lasciato il ministero) forse un anno fa e, siccome non conosco l’inglese, l’ho visto e l’ho messo da parte. Poi l’ho ricevuto due mesi dopo, sempre dallo stesso corrispondente, che per farmi piacere l’aveva sottotitolato in italiano. L’ho rivisto e non gli ho dato molta importanza non perchè non ne abbia, ma perchè è un documentario denuncia come tanti altri.
Non ci vuole coraggio perchè il tema della pedofilia[1] (unito a quello dell’efebofilia[2]) è un tema che scotta.
Ciò detto va dato atto a Santoro di aver preso in considerazione il problema e d’averlo saputo gestire molto bene al punto da provocare scissioni nel CdA della Rai.
Da pedante analizzatore vorrei dare un giudizio.

1. Michele Santoro è uomo di comunicazione nato. Affinate le tecniche in anni di esperienza, ha magistralmente condotto il programma interrompendo quando s’accorgeva che quel che voleva comunicare non prendeva il binario giusto. Forse un po’ di servilismo nei confronti di mons.Fisichella.

2.Mons.Fisichella all’inizio era un po’ teso. Poi s’è sciolto perchè s’è accorto che, tutto sommato, non avrebbe trovato ostacoli. E’ un buon opportunista perchè ha detto quel che la gente vuole sentir dire da un vescovo:"Preti del genere non debbono neppure essere ordinati, vescovi che risolvono il problema spostando i preti sbagliano la soluzione...noi della Congregazione della Dottrina della Fede ci occupiamo seriamente di questi fatti e quindi non è vero che li passiamo sotto silenzio..." E’ stato anche un po’ arrogante quando ha ripetuto due o tre volte che non accettava addebiti o critiche sul comportamento delle gerarchie ecclesiastiche. Qui...beh...qui mi sarei aspettato un Santoro un po’ diverso. Mi sarebbe piaciuto il Santoro che a Samarcanda attaccava senza pietà il Presidente della Regione Sicilia Nicolosi o che, a Il Rosso e il Nero ha messo in croce Formigoni ecc per i rifiuti in Lombardia. Ma...forse...forse...

3.Don Di Noto ha cercato di passare dove l’acqua è bassa.

4.Marchese ha fatto un brutta figura. Ha detto che aveva scritto a don Di Noto e che questi non gli aveva risposto. Quando don Di Noto ha detto che aveva risposto...ha glissato.

5.Coraggio da vendere il gruppo perseguitato da don Canclini. Qui Fisichella non si è pronunciato. Un pastore zelate avrebbe usato quella trasmissione per fare pubblico appello affinchè quel prete fosse esemplarmente punito.

6.Magrissima figura il giornalista della BBC. Non ha avuto molto spazio e quel poco l’ha usato facendo trasparire malcelata animosità.

Tutto sommato è passato un messaggio. Quale?

1. Il clero ha devianze sessuali che spesso sono messe a tacere e, quando vengono forzatamente alla luce, non sono adeguatamente giudicate e punite. Messaggio pericoloso perchè non sono soli i preti ad essere deviati sessualmente. Anche le suore (qualcuno ricorda il film Madeleine?), ma anche rispettabili avvocati coniugati con rispettabilissime insegnanti, o medici coniugati con integerrime commercialiste...e via elencando...tutti benpensanti, bencattolicanti, ben iscritti non solo ai Rotary ed ai Soroptimist, ma anche a qualche associazione caritativa.

2. La chiesa è una società e il clero è casta di questa società. Quindi non può essere giudicato per reati che lo stato in cui questa societas opera giudicherebbe senza pietà con lo stesso metro dei cittadini di quello stato. A me non sta bene. Ma me lo faccio andar bene ugualmente, a patto che il clero non pretenda di interferire nella gestione dello stato in cui opera (vedi PACS, DICO, tanto per citare gli ultimi casi). Due pesi e due misure non vanno bene. E’ il capo della società cristiana che dice:"Sia il vostro linguaggio sì se sè sì, non se è no. Il resto viene dal maligno".

3. I preti sono tutti un po’ pericolosi. Ha avuto un bel dire mons. Fisichella che per un don Canclini ci sono 100 don Nessuno che operano seriamente. Mi sono messo nei panni di un genitore che ha visto AnnoZero e ha sentito testimonianze diverse da Firenze, da Napoli e Roma. E’ leggittimo chiedersi:"MA...il prete del mio oratorio, dell’oratorio dove vanno i miei figli sarà a posto?"

4. Ci sarebbe un quarto messaggio, più larvato. Se tuo figlio va all’oratorio o è in un collegio gestito da religiosi, sta’ attento. Può darsi che finisca in qualche soggetto pedofilo o efebofilo. E può darsi che tu non riesca a scoprirlo. Può anche darsi che se lo scopri, poi non avrai giustizia.

Mi auguro che la trasmissione sia servita a far capire a chi ha il timone della navicella di Cristo che:
- nessun privilegio debbono avere gli annunziatori del Vangelo
- la sessualità è un dono di Dio e mortificarla consustanziandola al sacramento dell’Ordine può provocare devianze sessuali che non fanno male solo al soggetto frustrato, ma provocano frustrazioni e gravi problemi psicologici a molte persone affidate alle cure di un educatore frustrato
- rifiutare di confrontarsi con chi cristiano o cattolico non è in nome di sicurezze e di poteri propri, è un pessimo modo per annunciare la Buona Novella il cui Annunciatore non chiese privilegi, non cercò corsie preferenziali, non rifiutò di sottomettersi al giudizio ingiusto della società in cui viveva che lo condannò a morte
- il tema della sessualità (ma non solo) necessita di una profonda riflessione ecclesiale che porti a CAMBIARE un’istituzione sclerotizzata su posizioni e schemi che sanno di vecchio. Non di antico.

Ernesto Miragoli

www.webalice.it/miragoli



Note

[1] Per Pedofilia s’intende l’abuso sessuale su minorenni prepubescenti.


[2] Efebofilia (o ebofilia) è invece l’abuso sessuale di minorenni pubescenti. Questa distinzione, fra pedofilia e efebofilia, è essenziale per meglio comprendere il fenomeno dello sviamento sessuale dei preti recrutati ed educati nel sistema seminaristico post-tridentino. L’abuso perpetrato dagli ecclesiastici risulta essere, per la maggior parte, caratteristicamente e specificamente efebofilia. Gli studi e la ricerca scientifica confermano che nella maggioranza dei casi i preti abusatori sono affetti da disturbi psicologici ed immaturità sessuale. Risulta che questi individui erano stati recrutati in tenera età, allontanati dalla vita, amore, e sicurezza della famiglia ed educati in un clima di sessuofobia e misogenia. Questa tesi è largamente provata dal Dr. Sipe ed altri psicoanalisti (cfr. Dossier) ed è ampiamente sostenuta anche dal fatto che non si riscontrano, se non rarissimi casi, tra i Diaconi (sposati).

(Le note sono tratta da http://www.chiesaincammino.org/)

Domenica, 03 giugno 2007