Prostituzione e pedofilia, otto anni a don Giacomoni

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FORLI’ - Otto anni di reclusione e una provvisionale di 140mila euro. E’ la condanna inflitta dal gip di Forlì, Rita Chierici, a don Giuseppe Giacomoni, il sacerdote 82enne titolare dell’associazione ’’Arcobaleno’’ arrestato nell’ottobre del 2006 con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Assolta la 55enne Denise Sansoni, coordinatrice del consultorio familiare di Cesenatico. All’estero il rumeno Dan Joan Cilean, braccio destro di don Giacomoni.
Il 26enne di nazionalità rumena è accusato in concorso. Il rumeno aveva conosciuto alcuni anni fa don Giacomoni nella struttura ’’Arcobaleno’’ dove ci finì per reati contro il patrimonio. Difeso dall’avvocato Vincenzo Gallo, è ritenuto il braccio destro del sacerdote, con il capo d’imputazione di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La difesa aveva chiesto il proscioglimento da ogni capo d’accusa tramite il rito abbreviato. Ora però è irreperibile all’estero. Si andrà all’udienza preliminare.
Non è ancora stata decisa la posizione del ’’commendator’’ Giuseppe Farnedi, noto albergatore e ristoratore, difeso dall’avvocato Roberto Roccari, accusato di aver giovato di un rapporto sessuale a pagamento con un minore. La sentenza è attesa per il nove ottobre.
Per don Giacomoni, che ha cambiato avvocati affidandosi a Menotto Zauli e da Luigi Caravella del foro di Foggia, era stato chiesto il rito abbreviato, in modo tale da avere uno sconto di un terzo della pena. Il pubblico ministero, Fabio Di Vizio, aveva chiesto una condanna a sei anni e otto mesi di reclusione, mentre il gip Chierici lo ha condannato a otto anni. Le provvisionali, per un complessivo di 140mila euro, devono essere pagate subito.
Era stato chiesto il rito abbreviato anche per la 55enne Denise Sansoni, coordinatrice del consultorio familiare di Cesenatico, assistita dall’avvocato Marco Martines, colpevole di aver fornito delle informazioni riservate a don Giacomoni. La donna è stata assolta.



Venerd́, 05 ottobre 2007