Pedofilia
Arrestato prete, stava tentando di inquinare prove

Fonte: http://www.agenews.it/

PEDOFILIA: ARRESTATO PRETE, STAVA TENTANDO DI INQUINARE PROVE


(AGE) ROMA - Un sacerdote, parroco di Sternadia (Lecce) è stato arrestato questa mattina dagli agenti della IV sezione della Squadra Mobile della Questura di Roma, diretti da Dania Manti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il sacerdote, che era agli arresti domiciliari perché era stato trovato in auto in compagnia di un minore, avrebbe tentato di inquinare le prove a suo carico. Per questo motivo il pm titolare dell’ inchiesta, Francesco Polino, ha disposto un inasprimento dell’originario provvedimento. Il parroco, che è stato portato nel carcere di Lecce, fu fermato un mese fa circa dalla polizia stradale su segnalazione di alcuni camionisti che lo avevano notato in un’auto parcheggiata in compagnia di un ragazzino, impegnato in atti osceni. Il sacerdote si chiama Donato Bono e l’accusa nei suoi confronti è di atti sessuali con minori. Don Donato, che è nato a Poggiardo (Lecce), da una decina di anni é parroco di un piccolo centro a una trentina di chilometri, Sternadia, dove ha fondato l’ Anspi, una associazione per la formazione spirituale, la catechesi e l’attività sportiva. L’inasprimento del provvedimento a suo carico sarebbe stato reso necessario in seguito al mancato rispetto delle regole previste per gli arresti domiciliari. Il prete avrebbe parlato e incontrato alcune persone, e si sarebbe adoperato per inquinare le prove a suo carico, in particolare facendo esercitare pressione sui genitori del minorenne, e sul ragazzo stesso, in compagnia del quale era stato sorpreso dagli agenti della Polizia Stradale.
(AGE)
Data: 03/05/06 17:31
Autore: NUN

La Gazzetta del Mezzogiorno
Pedofilia: arrestato sacerdote nel Leccese

Era stato già bloccato circa un mese fa in auto, a Roma, in compagnia di un 12enne ma poi avrebbe tentato di convincere la famiglia del bambino a non sporgere denuncia

ROMA - Un sacerdote 40enne è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile romana in un paese vicino Lecce nell’ambito di un’indagine su abusi sessuali nei confronti di minorenni. Secondo indiscrezioni il sacerdote, già bloccato circa un mese fa dagli agenti della polizia stradale mentre si trovava in compagnia di un 12enne a bordo della sua auto sul Grande raccordo anulare della capitale, avrebbe cercato di convincere la famiglia del minore a non sporgere denuncia nei suoi confronti. Per questo motivo il religioso, parroco della cittadina pugliese, sarebbe stato raggiunto da un nuovo provvedimento di custodia cautelare.
Le indagini degli investigatori della quarta sezione della Squadra mobile di Roma erano iniziate subito dopo la scoperta dei continui viaggi fatti a Roma dal sacerdote durante i quali l’uomo era solito farsi accompagnare da ragazzi del suo paese. La polizia, ascoltando varie testimonianze, compresa inizialmente quella del 12enne trovato in auto con il religioso, ha accertato che i minorenni venivano condotti sempre nello stesso ambiente romano.
Dopo essere finito agli arresti domiciliari nella sua abitazione il sacerdote, tuttavia, avrebbe continuato ad avere rapporti con i ragazzi, anche nel suo appartamento, ed avrebbe tentato, secondo l’accusa, di inquinare le prove a suo carico contattando le famiglie dei minorenni, tutte residenti nello stesso paese. Proseguendo nelle indagini sul conto del religioso, però, la polizia in collaborazione con la Mobile leccese, ha condotto una serie di accertamenti nel centro abitato, dove vivono circa 2.000 persone.
Con grandi difficoltà gli investigatori hanno scoperto che alcuni anni fa il sacerdote aveva fondato un gruppo religioso che organizzava campi estivi ed invernali per i giovani del paese ed aveva creato anche un gruppo direttivo, soprannominato «il gruppo dei 12» composto da adolescenti maschi alcuni dei quali avrebbero accompagnato il sacerdote nei suoi viaggi a Roma.
Fra le varie testiomonianze la polizia ha anche ottenuto quella della perpetua della parrocchia che, secondo quanto ha raccontato agli investigatori, già in passato avrebbe avuto sospetti sui comportamenti tenuti dal religioso nei confronti dei ragazzi e per questo sarebbe stata anche picchiata.

3/5/2006



Giovedì, 04 maggio 2006